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  • SCIOPERO GENERALE della Regione, Enti e Società, mercoledì 29 Aprile!
    di Segreteria Generale - (17 aprile 2015 in Ultimissime)

    Palermo, 17 aprile 2015 – Stasera è andato in scena un teatrino della politica poco edificante in cui uno degli assessori ha smentito l’altro e il suo stesso impegno sottoscritto nel protocollo d’intesa con i sindacati. Non è accettabile che solo per demagogia e sudditanza alla politica romana si debbano calpestare diritti acquisiti e principi costituzionali. Pensioni troppo penalizzanti, tentativi di favoritismi per alcuni dirigenti con incarichi vicini al Governo del contratto 2 che sarebbero andati in pensione entro il 2020 tra l’altro senza penalizzazioni, mancata volontà di avviare subito il tavolo di riclassificazione e rinnovo contrattuale hanno convinto il COBAS/CODIR e tutti gli altri sindacati, unitariamente, a proclamare lo SCIOPERO GENERALE e spostare la loro protesta nelle stanze dell’Assemblea Regionale Siciliana.

    Scarica la Proclamazione Unitaria dello Sciopero




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  • 16 risposte a “SCIOPERO GENERALE della Regione, Enti e Società, mercoledì 29 Aprile!”

    1. rosario scrive:

      uno sciopero generale è poco incisivo se resta limitato al solo mercoledì. diventa più efficace se utilizzato per inviare il messaggio di inizio di una azione ancora più forte, penetrante. premesso che la maggior parte dei dipendenti regionali svolge funzioni che vanno al di fuori delle proprie mansioni. uno sciopero “”bianco”", di almeno un mese, dove ci rifiutiamo tutti quanti a muovere un dito(solo perchè non rientra nelle funzioni per il quale si è stati assunti) metterebbe in ginocchio l’amministrazione ottusa.
      domando ai miei sindacalisti, … ma è vero che la Regione è favorevole al pensionamento dei dirigenti senza applicare penale? Non solo! E’ vero che nel calcolo prepensionistico dei dirigenti verrà inserito il premio di funzione, facendo lievitare alla grande l’importo della LORO pensione? perchè se così fosse inviterei i colleghi a mettere a ferro e fuoco l’ARS e tutte le sedi che rappresentano la regione!!!!!
      Abbiamo superato e di troppo il tempo in cui ci si stava buoni buonini ad aspettare la manna dal cielo!
      Ma dobbiamo per forza subire solo porcherie????
      Ma il prepensionamento non era mirato al risparmio?
      E si deve risparmiare sempre e solo sulla pelle del comparto?

    2. Gaspare Barraco scrive:

      Sciopero Dipendenti Regionali del 29.4.15 per il prepensionamento con la Finanziaria.Cari Sindacati posso darvi un suggerimento? Propongo di chiudere con quanto detto con l’Aran e dire: a noi sta bene quanto inserito e approvato nel disegno di legge della Finanziaria approvata dalla Giunta Crocetta, da Baccei e presentata all’Ars. Si parlava di prepensionamento con la preFornero per chi compirà 97 ( età + contributi) entro il 2020, non si parlava di contratto 1 e 2. E’ inutile chiedere di più adesso. Se decidono di stralciare dalla Finanziaria quanto riguarda il personale regionale è la fine del prepensionamento.Infatti dopo la Finanziaria si potrà spendere meno e non di più da quanto previsto. Lo sciopero serva a poco, vedi lo sciopero contro la modifica dell’ art.18 e poi lo stesso approvato da Renzi con la Jobs act, fregandosene dello sciopero. Cav.ing.Gaspare Barraco.Marsala.

    3. Rosalba scrive:

      Nel prendere atto che finalmente ci si è’ resi conto che il Governo si e’preso gioco di noi, adesso è’ il momento di dire Basta!
      E questo non significa che dobbiamo farci bastare una giornata di sciopero. , ma significa che da OGGI IN POI, è’ guerra dichiarata!
      Significa che dobbiamo agire nei posti di lavoro e limitarsi alle mansioni della propria qualifica.
      Significa che dobbiamo rinunciare a quei pochi benefit che ci concedono e rallentare, nei limiti di legge, i tempi di svolgimento delle proprie mansioni.
      Significa che, anche dopo l’approvazione della Finanziaria, dobbiamo farci sentire perché’, cari colleghi, se non l’avete ancora capito, qui si stanno facendo le prove generali per mettere le mani anche sui nostri stipendi e contano sulla nostra rassegnazione, che, se non ci diamo una smossa, NON SOLO CON LO SCIOPERO, ci costerà’ molto cara!

    4. GIAN DANILO scrive:

      sono d’accordo con lo sciopero bianco saranno grossi sacrifici ma serviranno a qualcosa

    5. Rosalba scrive:

      Il ns. cav.ing. ci invita alla calma e ad inginocchiarci davanti al nostro padrone. Prendiamone atto.
      In fondo a che serve agitarsi se hanno gia’ deciso tutto. Noi dobbiamo sempre essere sudditi grati per lo stipendio che ci danno e non fare alterare i nostri politici che hanno ben altro da fare che occuparsi di queste piccolezze!
      Grazie per averci aperto gli occhi. Adesso farò’ la brava e battiam le mani al direttor!

    6. Gaspare Barraco scrive:

      Rosalba la mia non e’ una resa ma una strategia, con i furbi aguzzare l’ingegno e batterli.

    7. Gaspare Barraco scrive:

      Una tattica vincente: non fare sciopero e far approvare quanto approvato in Giunta da Crocetta e Baccei. Sciopero Dipendenti Regionali del 29.4.15 per il prepensionamento con la Finanziaria.Cari Sindacati posso darvi un suggerimento? Propongo di chiudere con quanto detto con l’Aran e dire: a noi sta bene quanto inserito e approvato nel disegno di legge della Finanziaria approvata dalla Giunta Crocetta, da Baccei e presentata all’Ars. Si parlava di prepensionamento con la preFornero per chi compirà 97 ( età + contributi) entro il 2020, non si parlava di contratto 1 e 2. E’ inutile chiedere di più adesso. Se decidono di stralciare dalla Finanziaria quanto riguarda il personale regionale è la fine del prepensionamento.Infatti dopo la Finanziaria si potrà spendere meno e non di più da quanto previsto. Lo sciopero serva a poco, vedi lo sciopero contro la modifica dell’ art.18 e poi lo stesso approvato da Renzi con la Jobs act, fregandosene dello sciopero. Cav.ing.Gaspare Barraco.Marsala.

    8. rosalba scrive:

      Colleghi, affiliamo le armi e da oggi…. ATTENIAMOCI SCRUPOLOSAMENTE ALLE MANSIONI PROPRIE DELLE QUALIFICHE. Ma questo non per uno o due giorni, ma all’infinito, perchè, svolgendo SOLTANTO ciò che ci spetta, si accorgeranno che l’Amministrazione si paralizza. Facciamo vedere a Baccei, Faraone, Alongi e compagnia cantando, che qui “nisciuno è fesso”, perchè, l’ho già scritto prima, con questa Finanziaria ci stanno tastando il polso e il prossimo passo, sicuramente, sarà contriubot di solidarietà e mobilità selvaggia.
      Non permettiamolo a nessuno!!!

    9. rosario scrive:

      ……e bravo il simpaticissimo Cav.ing.Gaspare Barraco di Marsala, che usa la strategia … per vincere. ma la tua strategia è quella di influenzare l’opinione pubblica e chiunque altro legga le tue bestialità? e cioè che il sindacato deve necessariamente o essere messo in padella o nella brace? e per ottenere il tuo risultato ti fai pure pubblicare interviste come se fossi uno studioso di economia? ma qualcuno conosce il cav. ing. e che mi rappresenta?
      E’ per caso amico intimo di Crocetta?

    10. Gaspare Barraco scrive:

      Rosario non sei degno di risposta. I due segretari del Codir mi conoscono di persona. Se mi vuoi conoscere scrivi il mio nome e cognome su http://www.google.it
      P.s.Complimenti per il tuo italiano, ahahah.

      • rosario scrive:

        Cav.ing.Gaspare Barraco di Marsala, scusa tanto, ma non pensavo potessero intercedere con te solo i laureati in lettere. Da quando è iniziata questa diatriba non fai altro che ripetere sempre le stesse cose. In particolare continui a rifilarci la solfa che bisogna accontentarsi di quel che passa il convento. Ripeto, scusa! Ah dimenticavo, per favore vai a raccontare i tuoi consigli a quanti rimarrebbero fuori dai giochi con il termine del 2020.
        P.s. non ho avuto il tempo di assumere un professore in lettere per il controllo ortografico e della punteggiatura, comunque so che la risata si scrive ah ah ah e magari con qualche altro ah ah ah ah ah.

    11. Gaspare Barraco scrive:

      Rosario, secondo te si puo’ approvare il prepensionamento per sempre, interessante.

    12. rino scrive:

      La validità e l’efficacia di uno sciopero bianco che segua lo sciopero generale è indubbia.
      E’ indispensabile però che venga proclamato dai sindacati e notificato a termini di legge, e soprattutto che venga dato supporto immediato da parte dei sindacati a tutti i lavoratori che verrebbero sicuramente “minacciati” di ritorsioni, in modo più o meno palese, per il semplice fatto di volersi attenere alle proprie mansioni.
      Sarebbe anche il caso di puntualizzare le mansioni proprie delle varie categorie, anche con esempi, perchè è talmente diffusa “l’elasticità” sia verso il basso che verso l’alto ( sempre rigorosamente a gratis, ovviamente) che si è persa la cognizione dei confini.

    13. rosario scrive:

      caro Gaspare, innanzi tutto dobbiamo precisare che NON stiamo parlando di prepensionamenti, quella è una favola inventata da crocetta e dai sindacati.
      Se dobbiamo discutere su una riforma di flessibilità in uscita ( perchè di questo si tratta) allora debbo rispondere ….SI!!!
      La flessibilità non conosce termine di scadenza perchè chi vuole utilizzarla deve necessariamente pagare una penale, esattamente come il governo renzi si prepara a legiferare.
      Crocetta & co. da bravi furbacchioni, non solo non propongono il prepensionamento, ma vorrebbero imporre una flessibilità in uscita e con una scadenza limitatissima. Allora vogliamo farci mettere solo i piedi in faccia o anche qualcos’altro che comincia con la M?

    14. Osservatore scrive:

      Bisogna vedere cosa vogliono ottenere i sindacati. Per esibire che hanno un seguito tra i lavoratori, una giornata di sciopero generale ben riuscito è sufficiente, ma per tentare di ottenere qualche risultato tangibile occorre di più.
      Da molti anni l’amministrazione regionale ha imposto un’asimmetria nel comparto non dirigenziale, infatti se per un verso periodicamente mette puntigliosamente tutti i puntini sulle i quando si tratta dei doveri dei dipendenti del comparto non dirigenziale , d’altra parte pretende grande elasticità da quegli stessi dipendenti , fino a sconfinare talvolta in una vera negazione dei loro diritti.
      E’ talmente radicata questa asimmetria che una sua riduzione rappresenterebbe un formidabile mezzo di pressione sul governo , molto più efficace di qualsiasi sciopero generale.
      Peraltro opporsi a tale asimmetria non è semplice , perchè le pretese dell’amministrazione si esplicano sul lavoratore preso di mira singolarmente, che spesso è lasciato solo a sopportare il peso di una coercizione, anche psicologica, verso cui pochissimi sono attrezzati per resistere.
      In tali frangenti diventa fondamentale l’azione dei sindacati, ma occorre capire quali sono i loro obiettivi.

    15. tony scrive:

      Il fallimento della Regione siciliana ultimo atto: bloccare i Tfr a circa 10 mila futuri prepensionati?
      Giulio Ambrosetti 24 Apr 2015

      Il Parlamento siciliano si accinge ad approvare un Bilancio 2015 con un ‘buco’ di un miliardo di euro (e forse più) provocato da Roma. Di fatto, sarà il fallimento della Regione siciliana controllato da Roma. La manovra sui Tfr di 10 mila futuri prepensionati.

      Un mese fa, o giù di lì, abbiamo scritto che il governo nazionale di Matteo Renzi sta utilizzando la Sicilia come primo ‘esperimento’ di fallimento controllato di una Regione italiana. Prima di noi anche il professore Massimo Costa, collaboratore del nostro giornale, ha parlato di “fallimento della Sicilia”. Quello che sta succedendo in queste ore nel Parlamento dell’Isola conferma la nostra tesi (e la tesi del professore Costa). Come ripetiamo spesso – soprattutto a beneficio dei lettori americani – la Sicilia è una Regione autonoma a Statuto speciale. Con un proprio Parlamento. Ebbene, in queste ore, la commissione Bilancio e Finanze dell’Assemblea regionale siciliana (questo il nome del Parlamento dell’Isola) ha quasi definito la manovra di Bilancio 2015. Con molta probabilità, la prossima settimana lo stesso Parlamento siciliano discuterà e approverà il Bilancio di quest’anno. Un Bilancio 2015 – che ora proveremo a illustrare per grandi linee – che sancisce il fallimento controllato (da Roma) della Regione siciliana…

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