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  • Spunta l’assessore Leotta e vorrebbero ricominciare da capo!
    di Segreteria Generale - (16 aprile 2015 in Ultimissime)

    16 aprile 2015 – Conclusa in tarda mattinata la convocazione della Commissione Legislativa all’Ars, avente per oggetto le norme sul personale inserite nella bozza di Finanziaria. Incredibilmente, sembrando frutto di una nota trasmissione televisiva, ecco spuntare l’Assessore alla Funzione Pubblica Leotta che, dimostrando anche poca conoscenza della materia, si è rimangiato tutto il lavoro prodotto dall’Aran (facendo fare al suo Segretario particolare Pistorio e al Commissario Aran, Avv. Claudio Alongi, la figura del due di coppe quando la briscola è a spade). Ormai, quindi, è chiara l’operazione messa in piedi da queste diverse anime del Governo e da queste diverse facce dell’Amministrazione: fare litigare tra loro i sindacati, mettere l’uno contro l’altro i 16 mula dipendenti per potere mettere in piedi la più grande operazione demagogica di “presa per i fondelli” che producesse soltanto degli effetti giornalistici anzichè i tanto agognati risparmi che resteranno soltanto una chimera.




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  • 14 risposte a “Spunta l’assessore Leotta e vorrebbero ricominciare da capo!”

    1. Rosalba scrive:

      E adesso? Quale è’ il prossimo passo? Ci dite che ci stanno prendendo tutti per i fondelli, ma non sento alcuna reazione, ne’ alcun progetto. La finiamo qui? Non vedo più’ il mio sindacato. Lo sento spento e senza più’ voglia di lottare. Lo sappiamo tutti: non c’è’ alcuna intenzione di venirci incontro. Mi aspettavo che diceste: da domani azione dura e incisiva. E invece sento solo sconforto e cronaca dei vari incontri che si susseguono. Poi….il nulla

    2. Mario scrive:

      Cara Collega, ma hai sentito mai parlare di accordi sindacali? Pensi che si raggiungano in una giornata, se i cobas scrivono quello che leggiamo nei comunicati io non ho alcun dubbio e non ho motivo di essere deluso, sono invece sempre pronto a una chiamata del sindacato. Il cobas è una fede. Abbi pazienza e vedrai. Un dipendente grato.

    3. rosario scrive:

      caro Mario, nulla togliendo al sindacato cobas, ma non hai per caso avvertito una piccola nota nostalgica in quello che ha detto Rosalba?Lei con quelle poche parole ci sta ricordando che il COBAS era molto più carismatico quando si chiamava “Gli incazzati”.Anch’io come lei vorrei fare sentire non la voce ma l’URLO dei dipendenti incazzati e sicuramente non soltanto con una giornata di sciopero, ma gradirei anche fermare con uno sciopero bianco di almeno un mese l’amministrazione regionale ottusa.

    4. Pietro scrive:

      Non c’è dubbio che il sindacato ha lavorato convinto di farlo bene. Io penso che è stato troppo ingenuo e fiducioso. Mario, la mia domanda è soltanto una: quando non ci sarà più nulla da fare e …. ce la saremo presa lì, cosa avrai da dire? per me è sempre meglio prevenire, dare fiducia stando con le spalle al muro. Mai prestare il fianco.

    5. Gaspare Barraco scrive:

      Per sanare i conti in Sicilia il prepensionamento.Crocetta aveva portato la questione all’Aran per portare miglioramenti per i dipendenti voluti dai sindacati, non certo per portare peggioramenti per i dipendenti. Infatti, Crocetta con la giunta di governo senza Aran aveva approvato il prepensionamento e trasmesso all’Ars. Quindi annullando quanto detto all’Aran rimangono gli articoli trasmessi all’Ars. Qual è il problema?Meglio l’articolo della Finanziaria presentata da Crocetta sul prepensionamento. Crocetta voleva migliorie e non cose improponibili come fatto all’Aran. L’unico emendamento da aggiungere all’ articolo presentato all’Ars della Finanziaria deve essere: rientrano con il personale assunto prima del 1986 il personale che con l’anzianità riconosciuta per servizio precedente nello Stato e riconosciuto con le leggi regionali n.11/88 e n.53/85 come servizio regionale e pertanto con una decorrenza giuridica che inizia prima del 1986. Praticamente nelle stesse condizioni devono avere gli stessi diritti il personale con stessa anzianità di servizio. Questo a modifica della L.R. n.21/86 art 10. . Cav Ing Gaspare Barraco.Marsala.

    6. Giorgio scrive:

      Ancora non capite che questi sono cani che non conoscono padroni!! Ancora una volta difendono a denti stretti le loro poltrone, i loro privilegi stipendiali, i loro privilegi vitalizi, fregandosene dei lavoratori regionali.
      sono d’accordo con Rosalba, perchè i sindacati non dichiarano una lotta dura ad oltranza bloccando la macchina burocratica regionale?
      Quando non potranno più spendere per esempio i fondi comunitari mettendo a rischio le proprie posizioni, allora si che ne vedremo delle belle.

    7. Angelo scrive:

      Il sindacato, mi riferisco ai Cobas, sta facendo la sua parte e non credo che si farà raggirare da questi che chiamiamo politici, ma che si rivelano inaffidabili per non avere mantenuto gli impegni. Ormai il governo è allo sbando senza idee e senza nessuna programmazione. Per me è il peggiore governo che la Regione Sicilia abbia mai avuto. Si improvvisa e basta e senza nessuna conoscenza delle questioni, alla faccia del governo dei tecnici. Deve tornare la politica. Sappiamo bene quanto sia stato devastante il governo dei tecnici del governo Monti. Ci vogliono i deputati eletti al governo. Almeno i deputati li abbiamo eletti noi. I tecnici non sono stati eletti da nessuno e poi non hanno certo brillato per competenza. Non conoscono l’amministrazione regionale, loro pensano solo a garantirsi la sedia e non possono avere quella sensibilità che la politica nel bene e nel male ha sempre dimostrato. Poi questi assessori nominati dal governatore non contano nulla, proprio nulla. L’Assemblea Regionale svolga il suo ruolo e faccia capire a questo governo che occorre legiferare con buon senso e non sulla scia delle trasmissioni televisive o dei media dove volutamente le questioni vengono raccontate mai con verità ma in modo solo per attirare l’opinione pubblica e disinformando. Poi la restrizione economica , i sacrifici ritengo che debbano farli tutti e in primis la casta politica ed istituzionale. E’ politicamente sbagliato ed è immorale proporre una finanziaria di restrizioni senza prevedere un minimo di riduzione dei costi della casta politica ed istituzionale. Non c’è sensibilità e non c’è senso delle istituzioni e dello Stato.

    8. rosalba scrive:

      Il Cobas non è una fede. Ho aderito al Cobas perchè ho condiviso dal momento della nascita di questo sindacato tutti gli obiettivi. Pertanto, non posso accettare per dictat tutto quello che viene detto se non sono d’accordo. Altrimenti sarei un burattino nelle mani di tutti. Invece io credo, e i colleghi del sindacato lo sanno, di essere una persona attenta e motivata e non aspetto che le cose siano diffuse a mezzo sms o e-mail, ma mi informo e cerchiamo, almeno all’interno del Dipartimento dove lavoro di trovare soluzioni e programmare azioni concrete.
      Io ho DUBBI perchè chi non ne ha, scusami ma…si accontenta

    9. salvatore scrive:

      il commento, è sulla parte che riguarda il cosiddetto prepensionamento dei regionali,il tempo passa, mesi,anzi ormai
      anni,certo prima o poi,in pensione ci andremo, SI ma di VECCHIAIA

    10. Rosalba scrive:

      Colleghi, sono contenta che condividiate il mio punto di vista, e non “per fede”, ma semplicemente perché’ siete consapevoli, come me, che siamo in un momento di stallo.
      Vorrei che i ns. rappresentanti sindacali accogliessero, come è’ giusto che sia, il nostro malcontento, perché’ in questo stato di cose, stiamo perdendo tutto e, soprattutto, stiamo perdendo tutti.
      Ci hanno tolto la dignità’ di una pensione equa per tutti i dipendenti , a prescindere da contratto 1 e contratto 2, e noi stiamo ancora qui ad elemosinare compromessi. Non dobbiamo accettare compromessi e questo loro devono capirlo. Come? Smettendo di credere alle favole e scendendo subito in piazza. Adesso!

    11. Gaspare Barraco scrive:

      Alla fine di questo percorso, ormai, non è meglio approvare il prepensionamento com’è nel disegno di legge presentato all’ Ars?Sciopero Dipendenti Regionali del 29.4.15 per il prepensionamento con la Finanziaria.Cari Sindacati posso darvi un suggerimento? Propongo di chiudere con quanto detto con l’Aran e dire: a noi sta bene quanto inserito e approvato nel disegno di legge della Finanziaria approvata dalla Giunta Crocetta, da Baccei e presentata all’Ars. Si parlava di prepensionamento con la preFornero per chi compirà 97 ( età + contributi) entro il 2020, non si parlava di contratto 1 e 2. E’ inutile chiedere di più adesso. Se decidono di stralciare dalla Finanziaria quanto riguarda il personale regionale è la fine del prepensionamento.Infatti dopo la Finanziaria si potrà spendere meno e non di più da quanto previsto. Lo sciopero serva a poco, vedi lo sciopero contro la modifica dell’ art.18 e poi lo stesso approvato da Renzi con la Jobs act, fregandosene dello sciopero. Cav.ing.Gaspare Barraco.Marsala.

    12. filippo scrive:

      Al responsabile del sito che ha cestinato il mio commento del 17.4.15, chiedo, considerato che tale commento che non conteneva ingiurie o diffamazioni, forse un po duro, ma visto il delicato argomento trattato, e condiviso peraltro da tanti altri collegi con posizioni anagrafica e contributiva simile alla mia, sarebbe opportuno da parte Sua, anche a mezzo mail, farci sapere la propria motivazione. In modo che anche noi convintamente aderiamo allo scipero del 29.
      Cordiali saluti

      • Marcello Minio scrive:

        Caro Filippo, non mi risulta che sia stato cestinato qualche tuo post. Probabilmente per qualche errore, che non so spiegarmi, non sarà stato registrato dal server. Ti invito a riproporlo. Grazie, Marcello

    13. Di Miceli Gianfranco scrive:

      Siamo tutti nei guai e molto grossi, s’è rientrato Il Sig. Leotta che ho conosciuto nel 2006 e non voleva farci firmare i contratti siamo in pericolo perché getta legna sul fuoco blocca tutte le decisioni prese dal governo coi sindacati, ricordo che persino l’ex Presidente Cuffaro gli ha dovuto rinfacciare che il contratto lo dovevano firmare pure i dipendenti dei servizi turistici regionali. “SIAMO IN GUAI MOLTO GROSSI”.

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