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  • ANCORA NESSUN ACCORDO
    di Segreteria Generale - (10 aprile 2015 in Comunicati)

    comunicato 10 aprile 2015




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  • 7 risposte a “ANCORA NESSUN ACCORDO”

    1. Gaspare Barraco scrive:

      E’ pesce d’aprile? MARSALA.

    2. rosario scrive:

      continuo a vedere gli stessi film di spionaggio che mi rendono contorta la mente. vorrei sbagliare, ma ho la sensazione che questo non dire nulla, malgrado tre incontri, sia una subdola strategia messa in atto dai sindacati . …..se all’affamato continuerai a metter sotto il naso del cibo facendoglielo soltanto annusare dopo potrai permetterti di dargli da mangiare tutte le porcherie di questa terra che tanto quello sarà lo stesso sazio e appagato.
      inizialmente si era parlato di prepensionamenti mentre adesso si esulta al sentir parlare di flessibilità in uscita con penalità progressiva. ….contratto 1 o 2? terno, quaterna, o cinquina!!! ma da dove sono spuntati questi numeri?
      per far venire l’acquolina in bocca vengono a dirti che non spetterà a tutti ( in questa famiglia ci sono figli, pochi, ma anche tanti, troppi figliastri). Così quando diranno ai “figli” che i vecchi contratti sono acqua passata e che delle altre richieste (che nel frattempo si è persa memoria) non c’è aria, questi si consoleranno pensando che le loro penalità sono niente rispetto a quello che subiranno i figliastri.
      mentre in alcune amministrazioni hanno dato incentivi per invogliare i prepensionamenti, qui ti presentano un futuro nero per invogliarti ad accettare di buon grado penalità come fossero manna dal cielo.
      hanno eliminatola data limite del 2020 perchè tanto dopo tale data resteranno solo i figliastri.
      ebbene si, (l’ho già scritto in un altro commento)son convinto che i sindacati una volta ottenevano il massimo quando raggiungevano il risultato “oltre le aspettative” oggi camuffano le richieste di Baccei come una vittoria eclatante.
      vedremo se sarà più conveniente andare in pensione con la flessibilità regionale piuttosto che con quella nazionale, che intanto, tra qualche mese, sarà varata .
      pronto a scusarmi se il futuro sarà più roseo.

    3. Osservatore scrive:

      Decine di persone intervenute nei blog/ forum, e migliaia che invece non sono intervenute, hanno valutato negativamente questo “accordo” in tema di pensione ed hanno percepito i sindacati come favorevoli all’accordo.
      Può darsi che i sindacati siano stati fraintesi o che alcuni stiano modificando la rotta, in ogni caso il giudizio verrà dato sui fatti non sulle comunicazioni.
      Diverse volte la Sicilia è stata indicata come una regione che precorre i tempi della politica, ed oggi ha l’occasione di diventare un esempio per lo stato affermando con forza che la legge-fornero è stata un errore .
      Il ricatto di Roma va respinto; un ricatto particolarmente odioso perchè penalizza solo per fare propaganda, mentre dal punto di vista dei conti del ragioniere dice poco o niente.
      Qui si vuole levare “la 100 euro” al dipendente non per aggiustare i bilanci ma per compiacere l’imprenditore, che sappiamo bene come si fa imprenditoria in Italia e in Sicilia, o per compiacere il commerciante che non sa cosa sia uno scontrino fiscale e che le 1000 lire le trasformò in pochi mesi in 1 euro, ma non fù così per il lavoratore dipendente.
      Dopo la riforma del 2004 la regione non ha più niente da modificare, anzi deve abbandonare ogni timore reverenziale ed affermare che sono le pensioni dello stato una vergogna che andrebbe modificata.
      Ma veramente pensiamo che 40 anni di contribuzione sono troppo pochi per andare in pensione? O che sia giusto lavorare obbligatoriamente fino a 67/70 anni per andare in pensione?
      La pre-fornero è la legge Sacconi del governo Berlusconi, ossia di persone che regali ai lavoratori non ne hanno mai fatti, ed oggi un governo nazionale che dovrebbe essere di centro-sinistra, accoppiato ad un governo regionale che dovrebbe anch’esso essere di centro sinistra , considerano quella legge troppo “morbida” tanto da negarne l’applicazione oppure da volerla applicare con penalizzazioni.
      La regione Sicilia è a statuto speciale, e non si possono ricordare di questa particolarità soltanto quando equiparano i loro emolumenti a quelli del Senato; la pre-fornero negli enti locali siciliani è stata applicata senza penalizzazioni per sfoltire gli organici e deve essere applicata nello stesso modo anche per sfoltire gli organici regionali.
      Anzi, la Sicilia dovrebbe avere l’orgoglio di promuovere la pre-fornero a legge ordinaria per il pensionamento, perchè la legge fornero è una vergogna impresentabile.
      Un cedimento del Sindacato sul tema delle pensioni sarebbe un errore madornale, lo dimostra l’eccezionale interesse che questo tema sta suscitando tra tutti i dipendenti regionali.

    4. sandro scrive:

      io ho calcolato di andare in pensione verso 90 o cento anni quindi dov’e’ il problema ne ho 51 anni ma continuando cosi’ non lo so ai posteri l’ardua sentenza…………

    5. Gaspare Barraco scrive:

      Non rompere il giocattolo.Meglio l’articolo della Finanziaria presentata da Crocetta sul prepensionamento. Crocetta voleva migliorie e non cose improponibili come fatto all’Aran. L’unico emendamento da aggiungere all’ articolo presentato all’Ars della Finanziaria deve essere: rientrano con il personale assunto prima del 1986 il personale che con l’anzianità riconosciuta per servizio precedente nello Stato e riconosciuto con le leggi regionali n.11/88 e n.53/85 come servizio regionale e pertanto con una decorrenza giuridica che inizia prima del 1986. Praticamente nelle stesse condizioni devono avere gli stessi diritti il personale con stessa anzianità di servizio. Questo a modifica della L.R. n.21/86 art 10. . Cav ing Gaspare Barraco.Marsala.

    6. rino scrive:

      Questa legge Madia deve essere ricacciata dentro il cilindro dal quale è uscita. E’ la legge fornero a cui è stato rifatto il trucco per sembrare migliore e rendere meno evidenti le penalizzazioni di cui è infarcita.
      Presenta un solo aspetto positivo , ossia conferma che la legge fornero deve sparire come sono spariti i suoi “genitori”, ma non dobbiamo sostituirla con una fornero-bis.
      Aran e sindacati stanno giocando al piccolo chimico e vogliono inventare qualcosa a tutti i costi , forse per giustificare l’esistenza di questa Aran siciliana, ma i risultati sono deludenti come abbiamo visto fino ad ora.
      In realtà esiste già la soluzione della legge pre-fornero, collaudata ed utilizzata anche in Sicilia , e creata dal binomio Sacconi-Berlusconi, che certamente non possono essere accusati di favoritismi nei confronti dei lavoratori dipendenti a discapito dei commercianti e delle partite iva..
      Nei piccoli enti come le Province siciliane la legge-sacconi è stata applicata, e la trattativa è sostanzialmente avvenuta tra i dipendenti e la giunta senza inventare penalizzazioni ed altre cose strane, nella regione sicilia invece la trattativa si sta svolgendo con due grandi intermediari, Aran e Sindacati, e stiamo assistendo ad un fiorire di penalizzazioni varie.
      Invece gli iscritti pagano una tessera affinchè si raggiunga l’obiettivo di de-fornerizzare la sicilia senza penalizzazioni, come è stato fatto per gli esuberi delle province.

    7. tony scrive:

      Poletti, governo non ridurrà pensioni oltre 2mila euro (!!!)

      “Il governo ha espresso chiaramente l’intenzione di non voler procedere in questa direzione”: così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, nel corso del question time, ha risposto ad una interrogazione sull’eventualità di una “riduzione delle pensioni superiori a 2mila euro” ipotizzate dalla proposta di riforma del sistema pensionistico delineate dal presidente dell’Inps, Tito Boeri…

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