• caf_convenzionati_2016
     adesioni  email
     INKAZZATO
  • SIT-IN CONTRO CHI CALPESTA I LAVORATORI
    di Marcello Minio - (31 gennaio 2014 in Comunicati)

    comunicato congiunto 31 gennaio 2014




  • Messaggio pubblicitario

  • Messaggio pubblicitario


  • 2 risposte a “SIT-IN CONTRO CHI CALPESTA I LAVORATORI”

    1. Angelo scrive:

      occorre più che mai stabilire un principio per risanare la finanza pubblica dello Stato e della Regione: ogni cittadino deve contribuire al risanamento in base a quello che ha. La classe politica, le Istituzioni sono chiamate a dare l’esempio. A tal fine è inutile nascondersi e fare finta di non vedere, quindi è inevitabile ridurre i costi della politica e delle istituzioni,mettere un tetto invalicabile valido per tutti sulle retribuzioni, dimezzare gli stipendi d’oro e le pensioni d’oro, le indennità ai parlamentari e ridurre il numero dlle rappresentanze politiche e istituzionali a qualsiasi livello, partendo dal parlamento fino al più piccolo comune . quindi 300 deputati, eliminazione del senato, riduzione dei componenti di ogni organismo istituzionale, come la corte costituzionale e la corte dei conti……..eliminazione del vitalizio, del finanziamento pubblico ai partiti. dimezzamento delle indennità ai deputati regionali,abrogazione della legge sulla consulenza esterna nella pubblica amm.ne, dei doppi incarichi pubblici e privati. Ripeto la classe politica e le istituzioni devono dare l’esempio senza inventarsi altre indennità come hanno fatto per i capi gruppo dei partiti all’Ars, esempio questo di cecità e di indifferenza assoluta e di suicidio politico e istituzionale. Esempio che la politica è lontana dai problemi della gente, dai poveri, da coloro che hanno perso il lavoro, dai giovani che aspirano ad un lavoro. La classe politica inetta non può restare a guardare e se è incapace di risolvere i problemi faccia sacrifici insieme al popolo

    2. Angelo scrive:

      sarebbe già abbastanza se dessero l’esempio e in tal caso sarebbero meno criticabili. Ci vuole uno scatto di orgoglio e semplicemente buon senso. le riforme sono necessarie e quindi non si possono rinviare, altrimenti affonderemo tutti e finiremo nella guerra civile. A volte penso che ci vorrebbe una dittatura a tempo che attui le riforme necessarie che tutti vogliono a parole ma non nei fatti. Occorre il compromesso e agire nell’interesse della Nazione e non di parte . Altrimenti ci sarà un esodo biblico dei giovani e degli anziani verso le altre nazioni come sta già avvenendo. Ci vuole un cambiamento di mentalità da parte di tutti e dello Stato e di chi ci governa. Non è più il tempo delle beghe e degli insulti è tempo di unità per salvare l’Italia e noi stessi.

    Lascia un Commento



    COBAS-CODIR Segreteria Generale -90144 Palermo, via Francesco Cilea n. 11 Tel. 091 6824399 – Fax 091 6834432 – email: segreteria.codir@gmail.comPec: segreteria.generale@pec.codir.it

    Area privata