veramente nel verbale dell’accordo non sembrerebbe esserci traccia di apertura del tavolo giuridico per la riclassificazione del Personale e quant’altro, limitandosi l’auspicio alla ridefinizione dell’istituto del FAMP. Inoltre, mi auguro che una eventuale (campa cavallo!) riclassificazione non venga barattata come nel 2001 con le progressioni verticali vere e pure, fatte a norma di legge che andrebbero svolte prima della riclassificazione, al fine di allocare nella giusta nuova posizione, corrispondente ai titoli posseduti, ogni lavoratore che neabbia diritto. Ciò per evitare che a coloro i quali dopo decenni, ( esattamente dal 1986, data ultima progressione), che hanno visto progredire i lavoratori di tutte le altre Amministrazioni locali di almeno tre livelli e hanno maturato legittime aspettative di approdo alla categoria superiore, si frappongano nuove e fantasiose posizioni giuridiche. Tanto per intenderci: a chi è al massimo delle categorie A,B,C, ed è in possesso dei titoli richiesti, è giusto sia data la possibilità di approdo alla categoria superiore e a chi è al massimo della categorioa D, è doveroso dare la possibilità di accesso alla Dirigenza. Tutto ciò in considerazione anche dell’età anagrafica del grosso del Personale regionale e del fatto che in una Amministrazione pubblica, durante lo sviluppo di carriera, deve essere data, a chi ne ha i titoli, la possibilità di percorrerla per intero. Sarebbe cosa buona, giusta e legittima. Gli USA insegnano!
veramente nel verbale dell’accordo non sembrerebbe esserci traccia di apertura del tavolo giuridico per la riclassificazione del Personale e quant’altro, limitandosi l’auspicio alla ridefinizione dell’istituto del FAMP. Inoltre, mi auguro che una eventuale (campa cavallo!) riclassificazione non venga barattata come nel 2001 con le progressioni verticali vere e pure, fatte a norma di legge che andrebbero svolte prima della riclassificazione, al fine di allocare nella giusta nuova posizione, corrispondente ai titoli posseduti, ogni lavoratore che neabbia diritto. Ciò per evitare che a coloro i quali dopo decenni, ( esattamente dal 1986, data ultima progressione), che hanno visto progredire i lavoratori di tutte le altre Amministrazioni locali di almeno tre livelli e hanno maturato legittime aspettative di approdo alla categoria superiore, si frappongano nuove e fantasiose posizioni giuridiche. Tanto per intenderci: a chi è al massimo delle categorie A,B,C, ed è in possesso dei titoli richiesti, è giusto sia data la possibilità di approdo alla categoria superiore e a chi è al massimo della categorioa D, è doveroso dare la possibilità di accesso alla Dirigenza. Tutto ciò in considerazione anche dell’età anagrafica del grosso del Personale regionale e del fatto che in una Amministrazione pubblica, durante lo sviluppo di carriera, deve essere data, a chi ne ha i titoli, la possibilità di percorrerla per intero. Sarebbe cosa buona, giusta e legittima. Gli USA insegnano!