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  • Mancata erogazione delle Liquidazioni: pronta la diffida e il ricorso (aggiornato al 10/1/2017)
    di Segreteria Generale - (27 dicembre 2016 in Rassegna legale Ultimissime)

    Palermo 27 dicembre 2016 – Si informano tutti i colleghi pensionati ai sensi della legge 9 del 2015 e s.m.i. nonché tutti i pensionandi dei prossimi anni ai sensi della stessa legge che, al fine di interrompere l’illegittimo ritardo nella liquidazione della buonuscita da parte dell’Amministrazione che richiede tempi di attesa non inferiori a 24 mesi dal raggiungimento del requisito “Fornero” (circa 67 anni di età anagrafica o circa 42 anni di contribuzione), il COBAS-CODIR ha predisposto un ricorso gratuito per tutti gli iscritti interessati. Al fine di potere perfezionare l’iter processuale, occorre, preliminarmente, inviare una diffida personale che, trascorsi infruttuosamente i termini, costituirà parte integrante del ricorso stesso. Si invitano, pertanto, i pensionati e i pensionandi, iscritti al COBAS-CODIR, a richiedere il modello della diffida predisposta dai legali del sindacato ai rappresentanti provinciali o dipartimentali oppure inviando una mail di richiesta direttamente all’indirizzo: segreteria.codir@gmail.com indicando nome, cognome, luogo e data di nascita MA NON SPEDITELA. Fate avere, infatti, tutto alla nostra Segreteria o ai vostri referenti sindacali che provvederanno a recapitarli allo studio legale Dalfino il quale si occuperà, a proprie spese, a notificarle legalmente al Fondo Pensioni.

    N.B. Si precisa che coloro che saranno collocati in quiescenza nei prossimi anni ai sensi della legge 9/15, dovranno presentare la diffida esclusivamente dopo il collocamento in quiescenza.




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  • 16 risposte a “Mancata erogazione delle Liquidazioni: pronta la diffida e il ricorso (aggiornato al 10/1/2017)”

    1. Cruciano Accettoso scrive:

      Non sono (ancora) un iscritto a questo Sindacato. Tuttavia, se volessi iscrivermi e fare quindi il ricorso da Voi proposto (gratuito come dite Voi) quanto vale l’iscrizione mensile al Cobas-Codir?
      Inoltre, per un non iscritto, e pagando ovviamente il dovuto, è possibile fare ugualmente il ricorso?
      Grazie e buone feste.
      Cruciano Accettoso

    2. salvatore scrive:

      Gentilmente gradirei maggiori chiarimenti in merito ai termini del ricorso che riguarda i tempi di erogazione delle buonuscite ed in particolare se le contestazioni riguardano l’interpretazione autentica della circolare inps del settembre 2015.

    3. Angelo scrive:

      Questo è l’ennesimo ricorso da fare. La Regione così come viene gestita non da altra scelta. Vorrei segnalare il notevole ritardo della corresponsione dell’acconto ai pensionati. Mi risultano colleghi che dopo 4 mesi alla collocazione in pensione non hanno ancora ricevuto l’acconto previsto dal Fondo Pensioni Sicilia. Lo ritengo assurdo e inammissibile. Occorre che il sindacato si faccia sentire. Essere umiliati e mortificati fino all’ultimo non è accettabile, atteso che siamo nell’era dell’informatica . Non è giusto e non ha senso. Non so di chi sia la colpa, ma mi appello ai dirigenti e ai funzionari preposti e di pensare che si tratta di colleghi. L’INPS eroga la pensione entro il mese successivo alla data di pensionamento . Questo ritardo non si giustifica.Ripeto spero che il sindacato verifichi e si faccia sentire. Dare l’acconto con questo ritardo appare una evidente presa in giro. Non si possono elemosinare i propri soldi dopo tanti anni di lavoro. Sono questi anche che inficiano la crescita e il cambiamento di mentalità della Sicilia e dell’Italia.

    4. vittorio scrive:

      salve, gradirei notizie per quanto riguarda spettanze per gli operatori dei centri per l’impiego che hanno cumulato ore di straordinario per i time sheet per la garanzia giovani vittorio

    5. Angelo scrive:

      Ciao Dario Matranga e Benedetto Mineo, vi invito a leggere qui i commenti degli iscritti e date una risposta. Sto ancora aspettando. Sollecito l’intervento dei sindacato per quanto sopra esposto. Il trend per avere liquidata la pensione dai 5 mesi di ritardo è passato ad oltre i sei mesi.

    6. angelo scrive:

      Siamo diversi colleghi, monoreddito, inseriti nell’organico dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana che nel corso del corrente anno saremo collocati in quiescenza e sinceramente ci preoccupa il fatto di dover aspettare 5/6 mesi per avere liquidato l’assegno pensionistico (tempi già sperimentati dai colleghi posti in quiescenza nel corso dell’anno 2016).
      Abbiamo constatato che le disposizioni emanate dal Fondo Pensioni Sicilia, con nota prot. n. 12491 del 07/04/2016 avente per oggetto: “direttiva su conferimento trattamento pensionistico provvisorio”, non vengono rispettate.
      Poniamo alcune domande, forse banali, ai colleghi più ferrati di noi e ove possibile gradiremmo delle risposte:
      • considerato, in linea di massima, che un dipendente regionale non percepirà una pensione annua inferiore a €. 20,000,00 al lordo è così difficile erogare l’anticipazione prevista dalla nota di cui trattasi già al primo o al massimo secondo mese dal collocamento in quiescenza?
      • è così difficile eliminare le pastoie burocratiche?
      • bisogna presentare domanda scritta per ottenere l’anticipazione? (arriva notizia che un collega della Protezione Civile posto in quiescenza nel 2016 ha ottenuto l’anticipazione a seguito di presentazione di apposita domanda – la stessa notizia gira per i Beni Culturali). Ma la nota del Fondo Pensioni non prevede che l’erogazione dell’anticipo pensione sia legata alla presentazione di alcuna domanda;
      • quali motivazioni impediscono la liquidazione dell’anticipazione?

      • Benedetto Mineo scrive:

        Caro Angelo,
        Abbiamo più volte segnalato il problema e avevamo ricevuto rassicurazioni che l’unificazione e l’accertamento dei servizi di gestione giuridica alla Funzione Pubblica avrebbe risolto la questione. A distanza di qualche mese, purtroppo, dobbiamo constatare che il problema non solo é rimasto, ma si é pure aggravato. Parecchio personale della funzione pubblica é andato in pensione e non é stato sostituito. A predisporre I decreti di pensione é rimasta una sola persona. In ogni caso, se il Fondo Pensioni non riceve la bozza di decreto provvisorio, non può erogare nessun acconto perché non nessuna contezza dell’importo della pensione.
        Solleciteremo ulteriormente la Funzione Pubblica per trovare una soluzione.
        Saluti

        • Angelo scrive:

          Caro Benedetto grazie per la tua risposta. Non ci resta altro che sperare che il fondo pensioni e la funzione pubblica arrivino ad un accordo per velocizzare e quindi evitare che molti colleghi possano ancora trovarsi in difficoltà. Sappiamo bene che nessuno può restare 4 mesi senza soldi. Comunque resta il fatto, come già segnalato, che qualcuno ha ricevuto l’acconto ha già ricevuto l’acconto dopo appena un mese dalla collocazione in pensione. Ritengo che non sia giusto e lo trovo discriminante e poco serio, sia da parte dei colleghi, sia da parte degli addetti ai lavori. Ciao e grazie ancora

    7. Angelo scrive:

      Ciao Benedetto, si può paradossalmente giustificare il ritardo della corresponsione della pensione,ma non si giustifica la corresponsione dell’acconto dopo quattro mesi dalla collocazione in pensione. per evitare ciò ritengo che basterebbe che la funzione pubblica possa concordare con il fondo pensioni delle modalità per rendere più veloce nei tempi la corresponsione dell’acconto. Secondo me basterebbe che la funzione pubblica,nelle more delle procedure, possa comunicare mensilmente al fondo pensione l’elenco dei pensionati con i dati anagrafici , qualifica , codice fiscale e IBAN per poter procedere tempestivamente all’acconto. la verità è che non c’è alcuna volontà di farlo. Poi inevitabilmente ci sono i raccomandati che appena collocati in pensione nel mese di dicembre e persino alla fine di dicembre 2016 a cui gli è stato corrisposto l’acconto. Vedi decreto del direttore del fondo pensioni pubblicato oggi 26 gennaio. Come già detto non è corretto e ciò dimostra che quando si vuole si fa, ciò che apparentemente sembra impossibile, Siamo colleghi e siamo sulla stessa barca ed è assurdo fare delle discriminazioni così palesi. Non ci prendiamo in giro. Ciao

    8. Angelo scrive:

      Nell’ultimo decreto del direttore del fondo pensioni relativo alla corresponsione dell’acconto,ci sono ben 12 colleghi che collocati in pensione nel mese di dicembre 2016 hanno già ricevuto l’acconto. Penso inevitabilmente che si tratta di raccomandati, considerato che fino ad oggi l’acconto a tutti è stato corrisposto dopo tre o quattro mesi dal colocamento in pensione.

    9. rosalba scrive:

      Hanno ragione i colleghi regionali che sono andati in quiescenza, io purtroppo sono ancora in servizio, ma sono solidale con loro anche perchè se continua questo disservizio sara anche un mio problema; casomai dovessi arrivare alla pensione. Il Governatore Crocetta e i 90 Parlamentari che x nostra fortuna alle prossime regionali scaleranno a 70 se lo chiedono come fa il dipendente che va in pensione a pagare l affitto, a pagare le bollette, a fare la spesa, e a pagare le medicine….Giustamente a loro che gliene fotte con i loro stipendi da nababbi gliene puo fregare di meno? Meditiamo quando andremo a votare…….

      • Angelo scrive:

        Ciao Rosalba, condivido quanto tu scrivi. Però ritengo che sia sconcertante riscontrare favoritismi. Mi riferisco a quei colleghi collocati in pensione nel mese di dicembre 2016 ai quali nel mese di gennaio 2017 è stato corrisposto l’acconto dal fondo pensioni sicilia,mentre solitamente quasi tutti hanno atteso per la corresponsione dell’acconto anche 4 mesi. Inevitabilmente non posso che pensare male.

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