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  • Il giorno della vergogna
    di Marcello Minio - (15 gennaio 2014 in Comunicati)

    Comunicato congiunto Cobas/Codir e Sadirs del  15 gennaio 2014




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  • 5 risposte a “Il giorno della vergogna”

    1. homer scrive:

      A Crocetta dico solo che è nei miei pensieri!

    2. lavoratore fesso scrive:

      vergogna,vergogna,vergogna……..ci trattano come mangia pane a tradimento a noi……..

    3. Elio scrive:

      Ottimo comunicato, ma la questione va approfondita.
      Crocetta, i politici, sono tutto il problema o solo una parte?
      Occorre “congelare” delle somme , questo è un fatto, dove reperirle invece è una scelta.
      Si è scelto di farla pagare ai dipendenti del comparto non dirigenziale.
      Non è un vaso che ti cade accidentalmente in testa , sono persone che scelgono deliberatamente di tirartelo.
      Chi ha costruito questa brillante idea ? Tutti politici?

    4. Angelo scrive:

      Ormai la classe politica non è credibile. Non è credibile nelle sue funzioni di legislatore, non volendo prendere i provvedimenti necessari e continuando con la mentalità di sempre, senza pensare di cambiare atteggiamento e senza rendersi conto che il sistema clientelare non può che continuare a devastere ciò che è rimasto ancorqa di buono. Non è credibile nemmeno nei suoi comportapenti considerato ciò che abbiamo appreso sui finaziamenti pubblici ai partiti. Dovrebbero tutti indistintamente dimettersi chiedendo scusa ai Siciliani che li hanno eletti, nessuno escluso anche perchè anche chi non si è macchiato è sicuramente complice passivo per non avere denunciato il mal costume di cui sicuramente era a conoscenza. Lqa nostra nazione non può avere via d’uscita se ogni Italiano non cambia mentalità e comportamento. Non ci può essere nessun sacrificio economico che possa risolvere la crisi economica, se non cambiamo atteggiamento verso lo Stato e se lo Stato non cambia atteggiamento verso i cittadini. Facciamo quindi tutti autocritica e ricominciamo nuovamente ad essere cittadini normali e coerenti, nel nostro modo di pensare e di agire. Chi occupa le istituzioni deve sentirsi responsabile verso tutti di ciò che dice e di ciò che fa. Il cambiamento è a portata di mano, perchè l’alternativa se andiamo avanti così non potrà che essere la guerra civile. I sacrifici dobbiamo farli tutti e secondo quello che abbiamo. la classe politica dia l’esempio e i cittadini si adegueranno senza lamentarsi e senza protestare. la rinascita della Nazione potrà attuarsi solo con l’uguaglianza e con la concordia di tutti.

    5. Lucia scrive:

      Tagliano indiscriminatamente per raccattare soldi , congelano il salario accessorio dei dipendenti del comparto e poi stoppano il prepensionamento di persone che magari hanno 40 anni di contributi e che sicuramente rappresenterebbe un risparmio per le casse regionali. Ai pensionati il salario accessorio non si paga !

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