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  • Dopo 8 mesi, un primo bilancio su Crocetta: e chi lo conosce!
    di Marcello Minio - (24 giugno 2013 in Comunicati)

    comunicato 24 giugno 2013




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  • 3 risposte a “Dopo 8 mesi, un primo bilancio su Crocetta: e chi lo conosce!”

    1. Iacopo scrive:

      Se andavate al gay pride lo avreste conosciuto abbastanza bene!

    2. Lucio scrive:

      Ecco chi è Crocetta

      (fonte Wikipedia)

      Biografia [modifica]

      Figlio di un operaio e di una sarta, è fratello del senatore del PCI Salvatore Crocetta. Dopo aver conseguito il diploma ha lavorato con l’ENI a Gela. Ha collaborato dapprima con l’Unità, poi con il manifesto ed infine con Liberazione; nel 1987 ha pubblicato la raccolta di poesie Diario di una giostra.

      Dichiara di parlare quattro lingue: italiano, arabo, inglese e francese[1].

      Nella ricerca di una sua collocazione politica all’interno della Sinistra italiana, ha aderito prima al Partito Comunista Italiano e poi a Rifondazione Comunista, con cui è stato assessore alla cultura del comune di Gela dal 1996 al 1998. In quell’anno è stato eletto consigliere comunale con la Federazione dei Verdi, e si è impegnato nell’elaborazione di progetti culturali condivisi tra i Paesi del Mediterraneo; nel 2000, terminato tale incarico, si è iscritto al Partito dei Comunisti Italiani.
      Sindaco di Gela [modifica]

      Assessore comunale alla Pubblica Istruzione dal 2000 al 2001, nel maggio del 2002 si candida a sindaco della sua città per l’alleanza di centrosinistra. In un primo momento risulta eletto il candidato del centrodestra Giovanni Scaglione, con un margine esiguo, 197 voti in più rispetto al candidato dell’Ulivo[2]. In seguito Crocetta farà ricorso e nel 2003 il giudice del Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia farà effettuare un nuovo spoglio nel quale risultano 307 voti di vantaggio a favore di Crocetta e lo proclamerà primo cittadino[2], accertando la presenza di irregolarità e illeciti nella tornata elettorale cittadina, e garantendo così la volontà dei cittadini gelesi. In un’intercettazione telefonica è emerso che un boss mafioso intimava a un presidente di seggio di «far il possibile pur di non far vincere il “comunista finocchio”»[1].

      In campagna elettorale e durante l’intero mandato si è fatto portavoce della necessità di combattere Cosa Nostra[3], autodefinendosi “sindaco antimafia”. Tra le sue iniziative antimafia lo svolgimento delle gare per l’appalto delle opere pubbliche alla presenza dei Carabinieri ed il licenziamento di impiegati comunali vicini alla mafia[1].
      Al termine dei cinque anni di mandato, si ricandida nella carica di primo cittadino e viene riconfermato dal voto popolare al termine delle consultazioni amministrative del 2007, in cui stravince al primo turno con il 64,8% dei consensi.

      Nella campagna per le elezioni regionali in Sicilia del 2008 è proposto come assessore ai lavori pubblici dalla candidata presidente del centrosinistra Anna Finocchiaro[4], che tuttavia non viene eletta.

      Il 1º ottobre 2008 aderisce al Partito Democratico[5].

      Parlamentare Europeo [modifica]
      Alle elezioni europee del 2009 è candidato nella circoscrizione Italia insulare nella lista del Partito Democratico e con 150.091 preferenze risulta eletto al Parlamento europeo[6] assieme ad un altro simbolo dell’antimafia come Rita Borsellino e si dimette da sindaco di Gela dopo due anni dalla riconferma.
      Il 18 aprile 2012 diviene vicepresidente della Commissione speciale antimafia (Crim) dell’Unione europea[7].
      Presidente della Regione Siciliana [modifica]

      Nell’agosto 2012 viene ufficializzata la sua candidatura a Presidente della Regione Siciliana per le elezioni regionali in Sicilia del 2012. I partiti che sostengono Crocetta sono il Pd, l’UdC, l’Api e il Psi.
      Il 28 ottobre viene eletto Presidente della Regione Siciliana con il 30,50% dei voti[8], nonostante la vittoria, però, non ottiene la maggioranza in consiglio regionale necessaria a governare arrivando a 39 seggi su 90[9]. Entra in carica il 10 novembre successivo[10], diviene, in questo modo, il primo sindaco e il secondo presidente di regione dichiaratamente omosessuale nella storia d’Italia[2][11]. All’atto dell’insediamento, Crocetta annuncia una politica di rigore per i conti della Regione Siciliana[12]
      In data 29 novembre 2012 Crocetta forma la Giunta regionale. Tra gli assessori il professore Antonino Zichichi ai beni culturali, il pm della DDA Nicolò Marino all’energia e servizi pubblici, Lucia Borsellino alla salute e il cantautore Franco Battiato al turismo-sport e spettacolo[13]. Dopo le polemiche per una frase ingiuriosa di Battiato a Bruxelles sulle donne parlamentari [14] Crocetta revoca il 27 marzo 2013 gli incarichi di assessori allo stesso cantautore e a Zichichi [15] a causa di precedenti polemiche circa una dichiarazione a favore del nucleare resa nel corso della trasmissione radiofonica di Radio 24 ‘La Zanzara’[16], nominando al posto di Battiato al Turismo la sua segretaria bergamasca Michela Stancheris [17] e al posto di Zichichi alla Cultura l’archeologa siracusana Mariarita Sgarlata. [18]

      Questo lo dico io: per il resto che Dio ce la mandi buona!

    3. Anco Marzio scrive:

      Questo ha preso per il c… a tutti, me compreso!

      Ecco un esempio di persone di cui si attornia lautamente pagate, ma molto lautamente, roba da fare impallidire il presidente del consiglio Letta.

      La Repubblica > 2013 > Consulenze, sotto inchies…

      Consulenze, sotto inchiesta il capo dello staff di Crocetta.

      OTTANTADUEMILA euro per due incarichi di consulenza non giustificati. A tanto ammonta il “vantaggio patrimoniale” di cui avrebbe beneficiato l’ avvocato Stefano Polizzotto, il capo della segreteria tecnica del presidente della Regione Rosario Crocetta, professionista tra i più noti in città e “collezionista” di incarichi. Per Polizzotto e per tre ex dirigenti dell’ ospedale Cervello, la Procura di Palermo si appresta a chiedere ora il rinvio a giudizio per i reati di abuso d’ ufficio e truffa. L’ avviso di conclusione delle indagini, firmato dal sostituto procuratore Gaetano Paci, è stato notificato oltre che a Polizzotto anche a Francesco Falgares, ex manager del Cervello, a Roberto Colletti, ex direttore amministrativo e Giuseppe Ferrara, ex direttore sanitario del Cervello e oggi al San Raffaele Giglio di Cefalù. L’ inchiesta venne aperta l’ anno scorso in seguito alla denuncia dei nuovi vertici amministrativi del Cervello che si accorsero di quel contratto per la gestione tecnico-giuridico aziendale affidato a Polizzotto nel 2003 mentre era vacante l’ incarico di capo del settore Affari legali e generali ma poi mantenuto nel 2008 e addirittura prorogato fino al 2010 quando non ve n’ era più bisogno visto che al 31 luglio 2008 il settore Affari legali e generali aveva avuto nominato il suo dirigente. Sarebbe toccato al direttore generale revocare la proroga dell’ incarico a Polizzotto ma Falgares non lo fece e anzi nel 2009 firmò un nuovo contratto con il parere favorevole dei direttori amministrativo e sanitario. «Il tutto – scrive il pm nell’ avviso di conclusione delle indagini – affermando falsamente di aver ottenuto l’ autorizzazione dell’ assessorato regionale alla Sanità» e «inducendo in errore l’ amministrazione della Regione». Provocando così a Polizzotto un vantaggio patrimoniale non dovuto di ottantaduemila euro per quel biennio di consulenza non dovuto. L’ incarico fu poi revocato nel 2010 dal nuovo direttore generale del Cervello Salvatore La Rosa, succeduto a Falgares. Ora i quattro indagati hanno venti giorni di tempo per presentare elementi a loro discolpa o per chiedere di essere interrogati. Nella sua qualità di ex manager del Cervello Falgares è già a giudizio davanti al Tribunale di Palermo per un’ altra vicenda, questa volta legata al concorso per responsabile degli affari legali che vide vincitrice Daniela Antinoro, sorella dell’ eurodeputato del Pid, anche lei a giudizio. Entrambi sono chiamatia rispondere di truffa per aver retrodatato la lettera di affidamento dell’ incarico aggirando così il blocco delle assunzioni nelle aziende sanitarie disposto dalla Regione.
      ALESSANDRA ZINITI

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