Palermo, 15 luglio 2015 – Lo sciopero a oltranza proclamato dai 57 lavoratori di Sicilia e Servizi i cui contratti a tempo determinato sono in scadenza il prossimo 22 luglio, rischia di paralizzare l’intera amministrazione regionale, dal sistema di pagamento dei ticket sanitari, al 118, fino alla gestione delle buste paga dei regionali, nonché al pagamento dei rimborsi Irpef.
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Hanno già pronta la soluzione.
Distacco di 25 dipendenti dall’ufficio informatico a sicilia-e-disservizi.
Il sindacato dov’è?
Il sindacato è qui, semmai tu dove sei! Chi altri si è preoccupato di dare la notizia e denunciare pubblicamente questa interruzione di servizio pubblico?
Come giustamente dice Minio, il sindacato è qui, a grattarselo.
So che non pubblicherete questo commento, la verità fa male.
Francamente il comunicato del 15 potevate risparmiarvelo.
Finitela con la bufala dell’interruzione di pubblico servizio,
appannaggio, lo sapete, solo del socio privato valdostano.
I 25 dipendenti, potrebbero tranquillamente gestire il tutto,
come si gestiva l’informatica prima del rovinoso avvento
di questi quattro raccomandati siese, dalle capacità lottomatiche
più che informatiche.
Forse vi fanno gola i 57/59 ormai “dirigenti” di Sicilia e Disservizi?
Perchè, caro Minio und Matranga, lo sapete che i 57/59
di Sicilia e Disservizi sono stati tutti promossi con
i contratti di somministrazione della manpower, vero?
Adesso hanno stipendi da favola, sono diventati “quadri”,
qualcuno ha addirittura fatto un salto di ben cinque livelli!
Certo che lo sapete.Adesso con stipendi da favola cumannanu
sui 25 dipendenti regionali con stipendi da fame.
E magari sperate dentro di voi che ci sia la possibilità
di infilarci pure qualche figlio di sindacalista, come hanno fatto
alle Poste, neh?
Eh, già.A dispetto di ogni legge vigente, sapete pure questo.
Ma questi sono figli di, lo sanno tutti, s’hannu a ‘mpustari!
Non sono come i rimanenti 16 figli di nessuno licenziati in tronco.
E che ci mettiamo contro i vari ex capi di gabinetto, etc. etc.?
Meglio fare finta di niente, anzichè denunciare alla magistratura
quanto sta avvenendo.
Altro che presidi di legalità dichiarati da Pantano!
Fatevi un’esame di coscienza ed intervenite!!!
Nicola Bajamonte