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  • SOSPESO LO SCIOPERO – Crocetta disponibile a mediare
    di Segreteria Generale - (19 marzo 2015 in Comunicati)

    comunicato 19 marzo 2015




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  • 15 risposte a “SOSPESO LO SCIOPERO – Crocetta disponibile a mediare”

    1. rino scrive:

      Occhio che qui si sta giocando col fuoco. La storia delle pensioni è molto sentita, e sarebbe pericoloso sacrificarla in modo strumentale per raggiungere altri scopi. Questa è la seconda volta che si ha la sensazione che le pensioni servano da scudo per la difesa di altre posizioni, ma se malauguratamente questa partita furba finisse male, c’è il rischio che finisca a “schifio”.
      Sarebbe più prudente separare le pensioni dalle altre questioni.
      Nel merito questo valzer dei numeri è un’indecenza, sembra di assistere alle estrazioni del lotto 2018, 2019, 2016, 2020,2015, ….
      Considerato che si tratta di applicare la pre-fornero, ossia la legge sacconi, va utilizzata la scaletta prevista da quella legge che arriva fino al 31/12/2021.
      Tra l’altro ci sono dipendenti assunti ben prima del 1986 che non potranno accedere al pensionamento se invece di utilizzare il termine precedente si utilizzano i termini che vengono sparati a casaccio e a ripetizione da Crocetta.
      Non solo, ma oltre il danno anche la beffa di sentirsi etichettati da Crocetta come “dipendenti che vogliono fare i furbi” perchè non fanno istanza di pensionamento nonostante assunti prima del 1986! Ma sa di cosa parla?
      In quanto alle penalizzazioni c’è da considerare che dal lontano 2004 a tutti i dipendenti regionali si applica il metodo contributivo ed inoltre ho sentito in una intervista TV Baccei dichiarare che queste penalizzazioni sono una goccia nel mare del bilancio, le chiede solo per dare un segnale politico.
      In pratica vuole penalizzare a tradimento dei lavoratori con oltre 30 anni di servizio per una questione d’immagine.
      Ma vi pare accettabile?

    2. Gaspare Barraco scrive:

      L’ importante è che il prepensionamento rimanga nella Finanziaria ( vi sono voci di chiedere di stralciare la norma sul Pubblico impiego dalla Finanziaria). E’ fondamentale smaltire personale con un’ uscita conveniente per l’Amministrazione e per chi lascia il lavoro avendo di già 97 tra età e contributi. Questo fecero nelle Ferrovie dello Stato. Tra chi è nel contingente per inizio del servizio prima nel 1986 deve entrare chi ha un servizio riconosciuto dalle leggi regionali n.11/88 e la n.53 /85, per servizio prestato nella precedente Amministrazione statale. Cav.ing.Gaspare Barraco.Marsala.

    3. Attila scrive:

      Cav. Barraco,
      pare di capire che di tutta questa bassa macelleria che il Governo regionale intende attuare sullo status dei dipendenti regionali a Lei interessi ossessivamente solo il capitolo del prepensionamento. Evidentemente il Suo. Ovvero che i favolosi diritti pensionistici “quesiti” vengano integralmente riconosciuti per l’ultima volta a Lei ed al drappello degli ultra 60enni della Regione Siciliana mentre di tutti gli altri, dai 59 anni in giù, si possa fare carne da pecora. L’insistenza con cui vengono qui postati i suoi commenti monocordi, in uno a certe voci che girano, sembrerebbero confermare la tesi malevola che la partita a scacchi con il governatore sia destinata a concludersi frettolosamente con un baratto finale alquanto inquietante: ricchi prepensionamenti per alcuni regionali (gli ultimi) baciati dalla ruota della fortuna contro sbaraccamento dei diritti dei regionali (che resteranno in servizio a pane e acqua e future pensioni da fame a 70 anni, caricandosi anche il lavoro dei fuoriusciti).
      Una puntualizzazione dei vertici sindacali sulle linee generali del “do ut des” da praticare al tavolo dell’Aran dei prossimi giorni sarebbe a questo punto alquanto opportuna. Sarebbe una beffa se il Governo riuscisse oltre che a dare uno schiaffo ai regionali anche a disarticolare contemporaneamente il maggiore sindacato che li rappresenta. Tombola e cinquina.

    4. Gaspare Barraco scrive:

      Attila, una cosa non capisco: perché le tue lamentele le fai con il nickname e non con il tuo nome e cognome veri? Hai paura di ritorsioni? Se insisto su un prepensionamento conveniente per i lavoratori e per l’ Amministrazione regionale, con personale in ESUBERO è perché è la MADRE DI TUTTI I PROBLEMI. Anche le tue lamentele ANONIME sono figlie dell’ ESUBERO. Cav.ing.Gaspare Barraco.Marsala.

    5. fenicottero scrive:

      cav. ing barraco non ha risposto ad attila che ha posto una questione importante, mi sembra la sua posizione quella di chi dice intanto mi salvo io poi vedremo per gli altri, urge una sua risposta chiarificatrice ad attila anonimo o non.

    6. Osservatore scrive:

      Io non perderei tempo con questi “cavalieri”, che ripetono in modo ottuso la stessa cosa senza uno straccio di argomentazione. Sono addirittura controproducenti per se stessi, potrebbero anche aver ragione ma si approcciano in modo tanto stupido al problema da attirare solo antipatie.
      La rapina sulle pensioni è un capitolo di un’operazione più ampia: il neo-schiavismo
      Fossimo in Svizzera potrei essere tentato di credere che hanno segato le gambe dei lavoratori con la legge fornero e con il jobs-act per risanare i conti.
      Ma siccome sono in Italia, e peggio ancora in Sicilia, e mi informo, constato che non è affatto vero.
      Il vero fine di questo neo-schiavismo è sì il risparmio, ma per mantenere in vita “costosissimi giocattoli” per il diletto dei lupi e dei figli dei lupi, dei cancellieri e dei figli dei cancellieri , delle fornero e delle figlie delle fornero, degli incalza e famiglia , degli ilarda e delle figlie degli ilarda, delle monterosso e dei mariti delle monterosso ,ecc, ecc, ecc, ……..
      I lavoratori invece di beccarsi tra loro come polli e auspicare che le gambe vengano tagliate a tutti, dovrebbero dare forza a chi vorrà restituire loro le gambe, e vorrà affermare che il risparmio per il risanamento deve ottenersi eliminando i predetti “costosissimi giocattoli”, e non attraverso questo neo-schiavismo.
      Specialmente i giovani abbiano chiaro che quell’indecenza della legge fornero va eliminata, e non si devono fare infinocchiare con quei discorsi sulla sostenibilità.
      Sostenibilità di che? Delle piscine piene di monete d’oro dei Paperon dei Paperoni?
      Hanno provato simbolicamente ad eliminare la Fornero con un referendum, e ovviamente la Consulta ha dovuto scrivere che per le leggi di bilancio non sono ammessi i referendum, ma non ha affermato l’incostituzionalità dell’idea e in ogni caso l’iniziativa ha dimostrato che c’è un grande interesse sul tema.
      Occorre far convergere quell’interesse su forze politiche e sindacali che possano far abrogare quella legge, e che impediscano a Crocetta per motivi d’immagine di allinearsi al ribasso.
      Se Crocetta ha bisogno di soldi li deve prendere dalle piscine piene di monete d’oro, e ce ne sono tantissime, e non rapinando le pensioni della povera gente dopo oltre 30 anni di lavoro.

    7. Attila scrive:

      Convengo che la Riforma Fornero sia stato uno scippo ai danni degli italiani. Uno degli atti + scellerati da tutti i punti di vista, al limite dello strozzinaggio. La vecchina aveva singhiozzato in TV che era necessaria per il futuro dei nostri figli. Invece nel giro di qualche mese la disoccupazione giovanile è balzata dal 30% a quasi il 50%. Un atto non degno di uno Stato civile, che contribuirà inevitabilmente ad accrescere un sentimento di sfiducia verso le istituzioni viste sempre di + come predatrici ed ingiuste.
      Quanto al protocollo di intesa sulla finanziaria regionale, ha l’aria di essere l’ennesima furbata che il Governatore ha tirato fuori dal cilindro per prendere un po di tempo. Le norme sui regionali sono rimaste tali e quali scritte nella finanziaria e in pochi credono che l’Aran abbia fretta ed interesse a concertare variazioni “migliorative” sostanziali per emendare la Finanziaria ormai, a quel punto, in votazione all’Assemblea Regionale. Spero che i vertici sindacali siano consapevoli che se non propugneranno un giusto bilanciamento tra i diritti di chi se ne andrà e di quelli che restano, 15 anni di sindacato potrebbero stavolta andare in fumo.
      Al Cav.Ing. Barraco rispondo con una citazione: le idee non hanno bisogno di titoli ed onorificenze per camminare, ma di gambe. Di facce, anche toste, ne abbiamo in giro anche troppe.

    8. rino scrive:

      In TV Baccei ammette che le penalizzazioni sulle pensioni servono solo per dare un segnale politico, ma dove è scritto che questo segnale politico si deve dare azzoppando a tradimento le pensioni?
      O forse mi è sfuggito che da quando comanda Crocetta siamo diventati la regione meglio governata del pianeta, per cui dovendo lanciare un segnale di risparmio non resta null’altro che azzannare le pensioni della povera gente?
      “Le costosissime partecipate rimarranno tutte dove e come sono, con i loro dirigenti, le loro strutture elefantiache, i loro debiti. Anche i tanti cortigiani e gabinettisti di Palazzo d’Orleans”. Non lo dice un dipendente regionale , ma il capogruppo di un partito all’ARS.
      Se Crocetta vuole dare un segnale politico ha solo l’imbarazzo della scelta, può intervenire lì , o su affittopoli, o sulle postazioni dirigenziali finte o su quella furbata chiamata clausola di salvaguardia o sugli altri mille sperperi, o peggio, che prosciugano le finanze pubbliche.
      Nelle pensioni dei regionali non c’è nulla da allineare, dal 2004 tutti i dipendenti regionali hanno il contributivo mentre lo stato ha introdotto questa uniformità solo nel 2012, e non c’è alcun privilegio; sono le pensioni dello stato ad essere sottodimensionate a furia di tagli, operati ufficialmente per far quadrare i conti ma che sono serviti in realtà per riempire con monete d’oro le piscine dei paperoni.
      Per me sull’allineamento al ribasso delle pensioni il sindacato si deve mettere di traverso, e questa sarebbe una battaglia di tutti , di chi resta e di chi se ne va.

    9. Gaspare Barraco scrive:

      Vorrei capire perché si sceglie di scrivere in anonimato? Perché questa paura? Mi identifico perché non capisco la paura di chi spara da dietro il muretto.

    10. Gaspare Barraco scrive:

      Non intendo aprire polemiche con i lavoratori. Poi se non si offende nessuno si può scrivere da anonimi con nickname. Poi ognuno dice la sua nei suoi interessi se non sono contro altri interessi. Spero di parlare con persone intelligenti e quindi per me è polemica chiusa.

    11. IGNAZIO scrive:

      Cari Attila e Fenicottero, non condivido il Vs. attacco a Barraco. Il problema, purtroppo, esiste solo per quelli che sono avanti negli anni perchè, come ha ricordato Attila, per coloro che andranno in pensione a 70 anni si ritroveranno ad avere un calcolo quasi tutto statale, considerato che la legge del 2003 prevede che dal 2004 il calcolo sarà equiparato a quello degli statali.
      Non dobbiamo cadere nella trappola della “guerra tra poveri”, semmai, oltre a quanto detto da Barraco bisogna pensare a chi resta, in particolare occorre lottare anche per difendere il FAMP e le progressioni verticali.

    12. ignazio scrive:

      CARI COLLEGHI, OCCHIO ALLA CISL, DURANTE LA RIUNIONE ALL’ARAN, CHE CI SARA’ A BREVE, ASSUMERA’ UN ATTEGGIAMENTO COSI’ MORBIDO DA ACCETTARE LA POSIZIONE DELL’ARAN A SFAVORE DI TUTTI I REGIONALI E PUR DI SALVARE I PERMESSI SINDACALI E MAGARI PER NON EVIDENZIARE TROPPO IL LORO COMPORTAMENTO ANTI REGIONALI, ACCETTARE I PASSAGGI DI QUALIFICA A COSTO ZERO.
      ACCETTO SCOMMESSE!!!!!

    13. rino scrive:

      Il sindacato deve fare abbandonare a Crocetta questa folle idea di rapinare le pensioni dei propri dipendenti per «lanciare un segnale politico» , per fare facile populismo da utilizzare in trasmissioni TV o sulla stampa.
      Il sindacato ha ancora i mezzi per incidere e su questo tema può attestarsi su 3 posizioni :
      1) La pre-fornero che vuole applicare Crocetta è la legge sacconi, legge “scalettata” fino al 31 dicembre 2021. Quindi è indecente questo balletto di date, peraltro sempre inferiori al 2021, perchè la data che quantomeno ha un supporto tecnicamente corretto è il 31/12/2021.
      2) In ogni ordinamento giuridico i patti si fanno prima e vanno rispettati
      Se Crocetta vuole allineare il sistema pensionistico regionale a quello statale , la novità deve valere per il futuro, per i nuovi assunti, come ha fatto Renzi per il Jobs-act.
      3) Crocetta ha a disposizione centinaia di voci di spesa adatte a mandare “un segnale politico” a Roma: partecipate d’oro, con i loro dirigenti, le loro strutture faraoniche, i loro debiti, i tanti cortigiani , le spese pazze, gli enti inutili che non chiudono mai e addirittura bruciano ulteriori risorse per la loro chiusura, affittopoli, le postazioni dirigenziali finte, i gabinettisti , le consulenze d’oro, ecc. ecc; sono queste le voci di spesa su cui intervenire per mandare “segnali” e non le pensioni.
      Se gli staff di Crocetta è Baccei sono incapaci di individuare le predette voci di spesa,deve essere il sindacato a mettergliele sotto il naso.
      Sui questi punti uniti, alla valorizzazione retribuita del personale (il lavoro si paga , altrimenti non è lavoro), e all’avvicinamento retributivo tra comparto e dirigenza, il sindacato può raccogliere una notevole forza da far valere sul tavolo delle trattative.

    14. Gaspare Barraco scrive:

      Se Crocetta riuscirà con il piano di prepensionamento a ridurre gli esuberi potrà andare da Giletti e non essere attaccato. Questo piano deve essere conveniente per la Regione Siciliana e per i dipendenti della Regione Siciliana. Per gli altri temi a voi la parola. Gaspare Barraco.Marsala.

    15. Gaspare Barraco scrive:

      Roma non si fida dei deputati dell’Ars? Se non vi è malafede Roma e l’Ars trovano l’accordo. Ma davvero si vuole commissariare la Sicilia per far dimettere Crocetta? Gaspare Barraco.Marsala.

    Rispondi a rino



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