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  • Grande SIT IN dei regionali nonostante la pioggia! Il Governo convoca un tavolo per domani ma lo sciopero resta confermato.
    di Marcello Minio - (17 marzo 2015 in Ultimissime)

    17 marzo 2015 – Grande manifestazione di protesta dei regionali sotto una pioggia battente che è continuata per quasi tutta la giornata. Nonostante il disagio i dipendenti della regione, degli enti e delle società partecipate hanno dimostrato di essere in grado di mettere in ginocchio le amministrazioni qualora si continui a cercare di cancellare i diritti minimi acquisti dai lavoratori. Il Presidente Crocetta, ricevendo i rappresentanti dei sindacati, ha annunciato per domani, 18 marzo alle ore 15,00, l’apertura di un tavolo tecnico/politico al quale saranno presenti, oltre a lui stesso, anche i tre assessori interessati alla Finanziaria, ovvero l’assessore all’economia, alla funzione pubblica e al lavoro. Nel corso della seduta di domani dovrà essere individuata e commisurata la volontà da parte del Governo circa l’accoglimento o meno delle legittime rivendicazioni dei lavoratori. Grazie a tutti i lavoratori che, con la loro presenza, hanno dato forza alla protesta! LO SCIOPERO DI VENERDI’ 20 MARZO RESTA COMUNQUE, AL MOMENTO, CONFERMATO.




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  • 5 risposte a “Grande SIT IN dei regionali nonostante la pioggia! Il Governo convoca un tavolo per domani ma lo sciopero resta confermato.”

    1. Gaspare Barraco scrive:

      L’ importante è che il prepensionamento rimanga nella Finanziaria ( vi sono voci di chiedere di stralciare la norma sul Pubblico impiego dalla Finanziaria). E’ fondamentale smaltire personale con un’ uscita conveniente per l’Amministrazione e per chi lascia il lavoro avendo di già 97 tra età e contributi. Questo fecero nelle Ferrovie dello Stato. Tra chi è nel contingente per inizio del servizio prima nel 1986 deve entrare chi ha un servizio riconosciuto dalle leggi regionali n.11/88 e la n. /85, per servizio prestato nella precedente Amministrazione statale. Cav.ing.Gaspare Barraco.Marsala.

    2. Gaspare Barraco scrive:

      L.r. n.53/85.

    3. rosalba scrive:

      Le intenzioni del governo sono di applicare la pre Fornero fino al 2019 con il coefficiente 97 e chi ce la fa ad andarsene in pensione ci perde poco. E chi rimane che fa la prende in quel posto e rischia di andare in pensione a 70 anni?
      Non è onesto noi che siamo figli della gallina nera x non essere volgare! Mi spiace ma non ci siamo, anche noi abbiamo versato soldi con il sistema contributivo come gli altri. E allora il Sindacato come la vuole risolvere sta situazione?

    4. rosario scrive:

      hai ragione ma se il sindacato invece di prolungare il periodo al 2020 nella propria proposta me lo riduce al 2018 mi sa che piglia un abbaglio

    5. Tano scrive:

      Crocetta non sa di che parla. Ha detto che gli assunti prima del 1986 che non accettano il prepensionamento sono soggetti che “vogliono fare i furbi”. Non sa che ci sono dipendenti che con la scaletta fatta da questi improvvisatori, che danno i numeri senza alcuna logica, pur essendo entrati ben prima del 1986 semplicemente non riusciranno a raggiungere la pensione, altro che fare i furbi.
      Perchè si tirano fuori i numeri a casaccio?
      2018 poi 2019, poi 2020 , poi si ritorna a 2018, poi chi va in pensione entro il 2015 non ha le penalizzazioni , gli altri invece si, ecc. ecc.
      Scusate, ma sembrano scorregge che assumono importanza solo in funzione del buco da cui escono!
      Non c’è nulla da inventare, la pre-fornero si chiama legge sacconi , fu approvata solo pochi mesi prima che la fornero partorisse quell’indecenza, e prevede una scalettatura fino al 31/12/2021.
      Se si vuole applicare la pre-fornero deve essere mantenuta la scalettatura fino al 31/12/2021.

    Rispondi a Gaspare Barraco



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