la ricetta lacrime e sangue di Baccei, porterà la Regione Siciliana in ginocchio. Non affronta Baccei i costi della politica e delle consulenze esterne. Bisogna invece premiare i Comuni virtuosi e punire quelli che fanno debito utilizzando il denaro pubblico per feste e festicciole come capita nel periodo natalizio e non solo. Meglio aiutare le persone che non hanno da mangiare e non utilizzare il denaro pubblico per pranzi addobbi natalizi. Dove si può tagliare non si taglia e non si vuole tagliare. Dimezziamo il numero dei deputati regionali e le loro indennità. Poi la rappresentanza politica in tutti i Comuni e le relative indennità. Poi si può fare un sacrificio e il denaro risparmiato potrebbe essere impiegato per creare lavoro per tutti e per i giovani. Togliere dalla tasca i soldi a chi lavora non funziona, crea soltanto depressione e fa cadere i consumi. Invece occorre ridurre le tasse e dare i soldi a chi è in difficoltà. Comprando si crea occupazione. Se le aziende vendono, producono e per produrre devono assumere. la politica restrittiva in questi anni non è servita anzi è stata devastante. Occorre eliminare gli sprechi, mettere un tetto alle retribuzioni e alle pensioni. Ci sono persone che hanno uno stipendio di 400 /500 mila euro l’anno e chi deve vivere nella miseria e nella povertà. Ci sono pensionati che prendono anche 90.000 euro al mese e pensionati che non percepiscono nemmeno 500 euro mensili. Baccei non si commuova come la Fornero e abbia il coraggio di dire ai politici siciliani di ridurre i costi della politica e delle istituzioni. Un deputato regionale con 5000 euro al mese non muore di certo di fame. Niente vitalizio, niente consulenze esterne,niente stipendi d’oro. Sono esosi anche i 241.000 euro e i 160.000 euro all’anno non possiamo mantenere questi stipendi. Dimezziamo. Gli assessori regionali comincino a dimezzarsi lo stipendio per dare un segnale concreto di cambiamento.
la ricetta lacrime e sangue di Baccei, porterà la Regione Siciliana in ginocchio. Non affronta Baccei i costi della politica e delle consulenze esterne. Bisogna invece premiare i Comuni virtuosi e punire quelli che fanno debito utilizzando il denaro pubblico per feste e festicciole come capita nel periodo natalizio e non solo. Meglio aiutare le persone che non hanno da mangiare e non utilizzare il denaro pubblico per pranzi addobbi natalizi. Dove si può tagliare non si taglia e non si vuole tagliare. Dimezziamo il numero dei deputati regionali e le loro indennità. Poi la rappresentanza politica in tutti i Comuni e le relative indennità. Poi si può fare un sacrificio e il denaro risparmiato potrebbe essere impiegato per creare lavoro per tutti e per i giovani. Togliere dalla tasca i soldi a chi lavora non funziona, crea soltanto depressione e fa cadere i consumi. Invece occorre ridurre le tasse e dare i soldi a chi è in difficoltà. Comprando si crea occupazione. Se le aziende vendono, producono e per produrre devono assumere. la politica restrittiva in questi anni non è servita anzi è stata devastante. Occorre eliminare gli sprechi, mettere un tetto alle retribuzioni e alle pensioni. Ci sono persone che hanno uno stipendio di 400 /500 mila euro l’anno e chi deve vivere nella miseria e nella povertà. Ci sono pensionati che prendono anche 90.000 euro al mese e pensionati che non percepiscono nemmeno 500 euro mensili. Baccei non si commuova come la Fornero e abbia il coraggio di dire ai politici siciliani di ridurre i costi della politica e delle istituzioni. Un deputato regionale con 5000 euro al mese non muore di certo di fame. Niente vitalizio, niente consulenze esterne,niente stipendi d’oro. Sono esosi anche i 241.000 euro e i 160.000 euro all’anno non possiamo mantenere questi stipendi. Dimezziamo. Gli assessori regionali comincino a dimezzarsi lo stipendio per dare un segnale concreto di cambiamento.