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  • FAMP 2013: Firmato l’accordo, cambiano le prime regole.
    di Marcello Minio - (8 ottobre 2013 in Comunicati)

    comunicato 8 ottobre 2013




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  • 4 risposte a “FAMP 2013: Firmato l’accordo, cambiano le prime regole.”

    1. Carmelo scrive:

      Veramente dal verbale dell’accordo non sembrerebbe esserci alcun riferimento all’inizio delle trattative per quanto riguarda il contratto giuridico nel senso più ampio, limitandosi, mi pare d’aver capito, alla previsione di rivisitazione dell’istituto del FAMP. Sposo le preoccupazioni di tanti sul termine “riclassificazione del Personale”, poichè non si vorrebbe rivivere l’esperienza maturata tra il 2000 e 2001, a seguito della L.R. 10/2000, allorquando una ricollocazione di massa, indiscriminata, illegittima, (aggiungerei io), ed oggi impensabile, che non ha preso minimamente in considerazione dell’allora quadro normativo di riferimento, è stata barattata con le vere e propie progressioni verticali, che nella nostra Amministrazione non si effettuano ormai dal 1986. Nel frattempo, negli altri Enti locali, il Personale che ne aveva titolo, ha avuto almeno tre possibilità di avanzamento di livello o categoria. E’ inammissibile che si parli di riclassificazione se preliminarmente non si preme per le progressioni verticali, poichè è legittimo che chiunque sia all’apice di una categoria di lavoro sia essa A, B o C e ne abbia i titoli richiesti, passi alla categoria superiore, così come è giusto e legittimo che chi si trova all’apice della categoria D, sempre con il possesso dei titoli richiesti, abbia la possibilità di passare alla Dirigenza e tutto ciò senza dover pagare sulla propria pelle gli errori del passato e prima che una eventuale riclassificazione si inventi qualche figura di fantasia che si traduca in una frapposizione di ulteriori ostacoli in vista del traguardo e ciò in considerazione del principio di pari opportunità che dovrebbe garantire ai dipendenti di una Amministrazione, la possibilità di poter compiere tutto il percorso di carriera compatibile con i titoli posseduti e considerata l’anagrafe della maggior parte dei Regionali, già con lo status quo questo rappresenta un sogno americano! Quindi prima le progressioni verticali e in seguito l’attuazione della riclassificazione, con la giusta allocazione che compete ad ognuno.

      • Saro scrive:

        L’Amministrazione regionale non ha interesse ad attuare le progressioni verticali perchè già utilizza gratuitamente la competenza dei propri dipendenti laureati/abilitati e quindi non è interessata a cambiare lo status quo.
        Le stesse riclassificazioni attuate tramite l’istituzione dei profili professionali, di cui tanto si parla, sono ben accette dall’Amministrazione in quanto a costo zero, se fossero a titolo oneroso cambierebbe la musica.

    2. giandanilo scrive:

      Da 41 del 2012 ai 34 del 2013 riduzione de venti% circa questo non è stato detto e la vittoria di Pirro a me sembra che vi siete trovati tra due fuochi e vi siete calate come al solito le brache e quindi a che pro questa protesta? Per farci avere meno soldi ? Bene ci siete riusciti e per addolcire la supposta parlate di contratto ? Anche nel Febbraio 2012 stessa canzone ed adesso….. bhe .. ai posteri iovedo solo danni a ruota continua . Poi questa alleanza mi ricorda PD e PDL prima si pigghianu a sputazzati e ppui si vasano? Io questa cosa nn lo mai digerita mi dispiace ma avete perso quella diversità ammirata da tanti

    3. Francesco scrive:

      Oggi il vero rischio è quello della compressione di tutto il personale del comparto in tre fasce A, B e C, di cui beneficerebbero ( ma si fa per dire!!!) soltanto i colleghi collocati attualmente nella fascia C. Altro errore madornale, e qui sono d’accordo con Carmelo, è quello delle finta riqualificazione del personale, a costi zero per l’amministrazione, attraverso i profili professionali. Spero proprio che il Cobas faccia marcia indietro sui profili. Oggi la priorità è quella dei concorsi per la II Fascia della dirigenza e l’accorpamento con le dovute differenze economiche tabellari dei dirigenti di III fascia e dei funzionari direttivi.

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