Le Segreterie regionali di Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl – Sadirs – Dirsi – Cobas Codir – Ugl – Siad, nell’esprimere profonda preoccupazione per la grave situazione politica ed economica che si registra in ambito nazionale ed, ancor più aggravata, in ambito regionale, chiede di essere urgentemente convocata dal Presidente della Regione Siciliana in ordine alle notizie apparse sui giornali di oggi relative ad un disegno di legge di iniziativa governativa, di prossima approvazione da parte dell’Assemblea legislativa, che recepisce le norme nazionali in materia di spending review che hanno ricadute sul personale e sull’assetto organizzativo dell’amministrazione regionale e degli enti collegati.
Scarica il testo della richiesta di incontro col Presidente della Regione
COBAS-CODIR Segreteria Generale -90144 Palermo, via Francesco Cilea n. 11 Tel. 091 6824399 – Fax 091 6834432 – email: segreteria.codir@gmail.com – Pec: segreteria.generale@pec.codir.it
Penso proprio che il presidente utilizzerà la lettera con questa richiesta…..come carta straccia!
Ha dimostrato fin troppe volte, con i fatti, che dei dipendenti regionali (di ruolo…) non gliene importa un fico secco: perchè mai dovrebbe cambiare atteggiamento ora che sta per andare via?
I suoi potenziali clienti… pardon, elettori sono da cercare altrove e lui lo sa benissimo.
Questa lettera mi appare come l’epitaffio per una tristissima stagione sindacale.
Io penso che ci vogliono delle azioni più incisive….le parole non bastano…bisogna seguire l’esempio degli spagnoli che non sono rimasti li a guardare o a lamentarsi passivamente…E’ tempo di scendere in piazza per difendere i nostri stipendi già ridotti all’osso!!
mi viene proprio da ridere questo governo che stabilizza “cani e porci”, non me ne vogliano i cani e i porci, assume consulenti a destra e a manca (è proprio il caso di dirlo) minaccia di buttare a mare i dipendenti “veri” della Regione Siciliana…. E’ proprio vero… al peggio non c’è mai fine!!!!!
siamo appena agli inizi, la lotta sarà dura e i colpi definitivi lasceranno ferite gravi. ora dobbiamo salvare i posti di lavoro con tutti i mezzi possibili senza se o ma con decisioni congiunte che non salvaguardino il solito raccomandato o chi gestisce il banco. avanti tutta senza paura o meglio inutile non dire che siamo tutti SCANTATI!!!
CHE VERGOGNA!!! AL POSTO DELLE TROMBE LE SCORREGGE!!!! MA COSO VOGLIONO DIMOSTRARE STI SINDACATI?
A LIVELLO NAZIONALE STROMBAZZANO PER UN ADEGUAMENTO DEI SLARI CHE SONO TROPPO BASSI, IN SICILIA INVECE STROMBAZZANO CHE I REGIONALI SONO SUPERPAGATI DE QUO? CI PRENDIAMO A SPUTAZZATE TRA NOI LAVORATORI CHE INVECE DI FARE COMPATTEZZA ED UNITA’ CI FACCIAMO LA GUERRA. FORSE PUO’ DARSI CHE SIA UNA STRATEGIA
MHA!
la stagione della lotta si è appena aperta, già negli uffici si discute se uno è vincitore di concorso o no. Tra nn molto le porte delle stanze saranno chiuse perchè l’egoismo anzi l’egocentrismo dei regionali è arcinoto. La parola d’ordine sarà mi devo salvare ma facendo così, spero che i sindacati non ci caschino, qualcuno rischierà davvero il posto. Ed allora “vietato sbagliare” per il bene di tutti
Che la Regione Sicilia non potesse permettersi 18.000 dipendenti e 2.300 dirigenti lo sapevamo da anni.
Tant’è che un paio d’anni fa Armao era risucito, tallonato dal COBAS, ad approntare un piano decente di prepensionamenti, pronto per passare al vaglio dell’Assemblea Regionale.
Forse l’unica cosa seria che il Governo Lombardo abbia fatto.
Peccato che la Chinnici l’abbia chiuso nel cassetto. Forse paralizzata dallo sdoppiamento della personalità che l’ha attanagliata. Di mattina doveva presenziare a tutte le commemorazioni dei marftiri antimafia, babbo compreso, e di pomeriggio invece a riunioni di giunta in odore di concorso esterno in associazione mafiosa. Mafia o antimafia….Amleto sarebbe impallidito al confronto.
Peccato. Un’occasione persa di fare una cosa seria bruciando sul tempo il fior fiore di titolati cattedratici della Bocconi, da Fornero a Monti, e le loro genialate sulla spending review.
Adesso il caos nella macchina regionale sarà inevitabile.
E bisognerà prepararsi al peggio.
Spero che i sindacati,