Autore Topic: Forma di protesta efficace e pacifica.  (Letto 12102 volte)

ignazio

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Forma di protesta efficace e pacifica.
« il: Settembre 02, 2012, 10:00:30 am »
propongo a tutti i sindacati di invitare tutti i lavoratori ad intraprendere un’azione di protesta pacifica scrivendo su un foglio A4, con un pennarello, la frase “MI SONO ROTTO” affiggendolo all’esterno della porta della propria stanza, tenendola chiusa per tutta la durata degli incontri fra Sindacati e Funzione Pubblica per l’esame sulla spesa relativa al personale regionale.
Ricordando a tutti i lavoratori di spiegare, eventualmente, agli utenti che dovessero chiederne spiegazioni che siamo l’unico Comparto in Italia a non avere ancora chiuso gli ultimi 2 contratti economici e con una spesa familiare che negli ultimi 6 anni è aumentata del 300%.

Fedele

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Re:Forma di protesta efficace e pacifica.
« Risposta #1 il: Settembre 02, 2012, 03:14:56 pm »
Non posso che condividere la tua rabbia e le tue considerazioni sui lavoratori del Comparto della Regione Siciliana.
Tuttavia penso che è assolutamente da evitare ogni "spiegazione" all'opinione pubblica, già vergognosamente male informata da certa stampa da strapazzo, cui daremmo l'occasione di farci ingiustamente linciare. In molti lavorano per lo scontro sociale...e ci stanno riuscendo! Non vorrei che debba essere proprio la nostra categoria a prestare il fianco...

ziorottame

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Re:Forma di protesta efficace e pacifica.
« Risposta #2 il: Settembre 02, 2012, 10:15:44 pm »
giusto benissimo allora che facciamo stiamo a guardare che è più bello ....

Fedele

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Re:Forma di protesta efficace e pacifica.
« Risposta #3 il: Settembre 02, 2012, 11:16:46 pm »
Stavo in pena, ancora mi mancava l'osservazione stupida!
Certo che non stiamo a guardare, ma se una proposta può risultare dannosa, se ne valutano altre, no?
La situazione è assai delicata e richiede massima attenzione, pertanto, azioni frettolose rischiano di portarci risultati negativi irrimediabili. A mio parere, bisogna muoversi con estrema cautela e bisogna tenere nervi saldi...per intenderci, "manifestazioni" eclatanti, come quella appena suggerita, ci metterebbero inappellabilmente in "croce"!... In verità, adesso, ogni azione "di forza" ci crea più danno che altro...

pietro62

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Re:Forma di protesta efficace e pacifica.
« Risposta #4 il: Settembre 03, 2012, 09:02:09 am »
Perfetto, si, e allora che si fa?????
Condivido ma, ........ qualcosa si deve pur fare!!! Credo che il nostro stare a guardare in questi anni ci abbia portato a questa vergognosa situazione. Compreso il fatto che "l'opinione pubblica" ci vede con il sangue agli occhi.
Ma mi chiedo: forse anche perchè noi "siamo stati a guardare"??? senza mai replicare e senza mai mettere a conoscenza "l'opinione pubblica" della realtà dei fatti???
( a tal proposito non so se avete letto l'articolo sui "dipendenti" e le spese della lombardia)
Onestamente io farei qualsiasi tipo di azione, più o meno eclatante, pur di uscire da questa situazione che ci vede succubi dei capoccioni che ci tolgono sempre di più, tanto ...... noi non facciamo niente perchè altrimenti "l'opinione pubblica" ...
Ma quello che proprio non sopporto, scusatemi, è il dire che questa o quella azione è inutile, controproducente, ecc ecc. senza proporre qualcos'altro se non continuare a "stare a guardare"!!!
Mi dispiace non lo accetto! Se una proposta è sbagliata, lecito per carità, proponi qualcos'altro tranne il continuare a non fare nulla!
Credo che se il primo gennaio del 2008 avessimo dato un pur minimo segno di "attenzione" forse, forse, oggi ci ritroveremmo con 100€ in più nello stipendio da ben 57 mesi.

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Re:Forma di protesta efficace e pacifica.
« Risposta #5 il: Settembre 03, 2012, 12:43:25 pm »
CARISSIMI! POSSO BENISSIMO ADERIRE ALL'INIZIATIVA UN APPUNTO, PERO' FOGLIO A4 CON "MI SONO ROTTO" SPEDIAMOLO ANCHE VIA MAIL O FAX ANCHE A TUTTI I SINDACATI  CHE CI MARCIANO!!!!

Fedele

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Re:Forma di protesta efficace e pacifica.
« Risposta #6 il: Settembre 03, 2012, 01:30:57 pm »
Perfetto, si, e allora che si fa?????
Condivido ma, ........ qualcosa si deve pur fare!!! Credo che il nostro stare a guardare in questi anni ci abbia portato a questa vergognosa situazione. Compreso il fatto che "l'opinione pubblica" ci vede con il sangue agli occhi.
Ma mi chiedo: forse anche perchè noi "siamo stati a guardare"??? senza mai replicare e senza mai mettere a conoscenza "l'opinione pubblica" della realtà dei fatti???
( a tal proposito non so se avete letto l'articolo sui "dipendenti" e le spese della lombardia)
Onestamente io farei qualsiasi tipo di azione, più o meno eclatante, pur di uscire da questa situazione che ci vede succubi dei capoccioni che ci tolgono sempre di più, tanto ...... noi non facciamo niente perchè altrimenti "l'opinione pubblica" ...
Ma quello che proprio non sopporto, scusatemi, è il dire che questa o quella azione è inutile, controproducente, ecc ecc. senza proporre qualcos'altro se non continuare a "stare a guardare"!!!
Mi dispiace non lo accetto! Se una proposta è sbagliata, lecito per carità, proponi qualcos'altro tranne il continuare a non fare nulla!
Credo che se il primo gennaio del 2008 avessimo dato un pur minimo segno di "attenzione" forse, forse, oggi ci ritroveremmo con 100€ in più nello stipendio da ben 57 mesi.
Egregio collega, mi spiace,ma credo che tu non sia sufficientemente informato. O meglio, non sei informato perchè, pur utilizzando il forum del Cobas, non sei un iscritto al Cobas e, pertanto, non hai seguito le azioni Cobas, in proposito. Potresti approfondire la conoscenza del sito ufficiale e, andando a ritroso, trovare tutti i "documenti" ed i volantini che evidenziano che proprio il Cobas non è stato mai a guardare, nè ha mai avuto timore dell'opinione pubblica. Se approfondisci le tue conoscenze, scoprirai, pure, che un paio di testate giornalistiche hanno beccato pure la querela dal Cobas (n.b.: solo dal Cobas!), proprio per le fandonie dette sul conto dei regionali. Il punto è un altro. L'Amministrazione persevera a massacrarci perchè è comportamento diffuso quello dei cari colleghi (quasi tutti!!!) che "delegano", sine die, e lasciando loro carta bianca, i propri sindacati, quelli cui aderiscono, a "trattare" ai tavoli di contrattazione su tutte le tematiche. La "colpa" del dipendente regionale è quella di non volere "cummattere" ... vuole solo il risultato...e se quello non arriva, inizia un'assurda caccia al "responsabile"! Evidentemente, poi, non deve stare cos' male! E sì, caro collega. Nei posti di lavoro dove sono messi seriamente a rischio i diritti, dove non vi è più certezza del "pane", stai tranquillo che sono gli stessi lavoratori a spronare i propri sindacati...e li sono tutti, pronti a tutto! Orbene, i nostri colleghi, distratti da ben altre faccende (cui affaccendarsi....), credono che i sindacato abbiano la bacchetta magica e pensano ancora che sia sufficiente una "parrata" coi politici di turno per risolvere ogni problema, come se "a parrata" non l'abbiano fatta! Certo, i soliti sindacati, a parrata a fìciru, ma non serve più, ormai da tempo! Nel Cobas, cui mi onoro di appartenere, al contrario, rispetto ad altri sindacati, i colleghi vengono coinvolti. L'informazione è costante tramite il sito e gli sms e, sovente, ricevo anche inviti a dare il mio contributo con iniziative e proposte.
Qual'è l'unico vero strumento per rivendicare i propri diritti???? Certo, non è "a parrata"; non sono, tanto meno, iniziative goliardiche e a costo zero che lasciano il tempo che trovano. Le rivendicazioni possono essere solo quelle riconosciute per norma, facendo ricorso allo strumento sindacale: ovvero, forme di lotta che, inevitabilmente, conducono allo sciopero! Soltanto in quel caso, egregio collega, puoi turarti le orecchie, e chiudere gli occhi, per non sentire e non vedere le reazioni dell'opinione pubblica, perchè, con coerenza, andresti a rivendicare i tuoi VERI diritti! Ma, la storia recente ci insegna che il dipendente regionale "delega", paga 10 euro al mese di sindacato e non vuol sapere più nulla, vuole solo il risultato!!!  Lui ha pagato!!! Ma sappiamo che così non funziona: gli ultimi scioperi sono stati una delusione, un fallimento! Anzi, per la verità, i colleghi non partecipano nemmeno ai sit-in retribuiti! Vergogna! Comprendi cosa ha capito la nostra Amministrazione???? Ha capito ca semu nuddu mmiscastu ccu nenti! Ha registrato il totale disinteresse dei lavoratori! Tant'è: riflettiamo su tutte le iniziative di governo degli ultimi due anni, messe in atto, in barba a qualunque legge e a qualunque accordo sindacale, in maniera unilaterale, senza alcuna convocazione delle parti sociali. Loro sono i "padroni", e a noi non resta che ubbidire! Conosci un solo lavoratore che si è posto il problema? No! Si continua a dire "...ah!, la colpa è dei sindacati!...che fanno i sindacati???...". Certo che i sindacati sono colpevoli!!!! Ma noi non ci possiamo permettere il lusso di delegittimare il sindaco nei confronti del datore di lavoro perchè significherebbe che già domani uno di noi, a caso, può essere licenziato, senza alcuna ragione, e senza alcuna protezione!
Poi, se vuoi, possiamo fare le distinzioni fra i vari sindacati. Qualcosa potrebbe cambiare se anche gli altri, come il Cobas, rendesse partecipi i propri iscritti e non lo considerassero proprie pedine da muovere a proprio piacimento.     

pietro62

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Re:Forma di protesta efficace e pacifica.
« Risposta #7 il: Settembre 04, 2012, 12:31:01 pm »
Carissimo collega, credo che tu, nella foga di rispondere, non ti sei reso conto che non ho mai parlato del sindacato! Non ho mai usato il singolare ma sempre il plurale.
Credo sia evidente che il "nostro stare a guardare" non possa intendersi riferito al nostro sindacato (ebbene si sono anch'io un iscritto ed anche da molti anni) ma bensì a noi dipendenti.
In pratica volevo solo dire in due parole quello che tu hai ben riportato nel tuo lungo post (sono stato da sempre per commenti sintetici. Diretti e non ti annoia leggerli - ricordo ancora i commenti dei prof. di italiano sui miei temi - soprattutto in questo periodo in cui I COLLEGHI non vogliono perdere tempo dietro qualsiasi cosa che sia seria).
Condivido la quasi totalità del tuo post e non condividendo l'aspettare da parte di NOI DIPENDENTI REGIONALI che qualcun'altro faccia qualcosa, facendo contemporaneamente finta che il problema non esista, non riesco ancor di più ad accettare il nostro (NOI DIPENDENTI REGIONALI) non fare nulla di nulla.
Piccolo o grande che sia.
Eclatante o meno che sia!
Chiarisco che sono dell'idea che NOI DIPENDENTI REGIONALI dovremmo, ognuno per la propria parte ed a cominciare dall'interno del nostro posto di lavoro, fare vedere e fare sapere che non siamo più disposti a subire, sopportare, tollerare alcun che sia contro di noi, dei nostri diritti, del nostro futuro.
Rispettando i nostri doveri dobbiamo pretendere i nostri diritti!
Sono contrario ad azioni tipo il foglio con scritto "mi sono rotto" siamo in un ufficio e dobbiamo avere un certo decoro (che l'Amministrazione non ha nei nostri confronti) ma apprezzo la buona  volontà nel proporre un qualcosa che dimostri il nostro malessere.
Ma ciò non significa, per me, aspettare che qualcun'altro indica qualche manifestazione (dove, dici bene, non partecipa nessuno) uno sciopero (dove, anche in questo caso dici bene, partecipano ben pochi - un giorno è poco, una settimana non concludi niente, un mese è troppo ecc ecc-) o altro. Così diamo, appunto, l'occasione di dire
che stiamo bene e non ce ne f------ niente di come ci stanno vessando.
Adesso che anch'io, stranamente, ho scritto abbastanza concludo chiedendo ai colleghi di darci una mossa, pensiamo di fare qualcosa prima che sia troppo tardi, diamo forza al nostro sindacato facendo sapere che siamo pronti a dare manforte ed a partecipare (veramente) a qualsiasi forma di lotta che il nostro sindacato vorrà adottare. Altrimenti faranno, o meglio, continueranno a fare di noi ciò che vorranno e sicuramente non in meglio.
Per come la penso io chiunque è libero, ed anzi, secondo me, ha il dovere di proporre qualsiasi forma di "protesta" ed altrettanto, chiunque è libero di non condividerla, però deve proporre una soluzione alternativa!
Non possiamo più stare con il "sederino" sulla sedia aspettando ......
Spero adesso sia stato chiaro  ;)
PS gli altri sindacati .........

Fedele

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Re:Forma di protesta efficace e pacifica.
« Risposta #8 il: Settembre 04, 2012, 07:22:26 pm »
Carissimo collega, credo che tu, nella foga di rispondere, non ti sei reso conto che non ho mai parlato del sindacato! Non ho mai usato il singolare ma sempre il plurale.
Credo sia evidente che il "nostro stare a guardare" non possa intendersi riferito al nostro sindacato (ebbene si sono anch'io un iscritto ed anche da molti anni) ma bensì a noi dipendenti.
In pratica volevo solo dire in due parole quello che tu hai ben riportato nel tuo lungo post (sono stato da sempre per commenti sintetici. Diretti e non ti annoia leggerli - ricordo ancora i commenti dei prof. di italiano sui miei temi - soprattutto in questo periodo in cui I COLLEGHI non vogliono perdere tempo dietro qualsiasi cosa che sia seria).
Condivido la quasi totalità del tuo post e non condividendo l'aspettare da parte di NOI DIPENDENTI REGIONALI che qualcun'altro faccia qualcosa, facendo contemporaneamente finta che il problema non esista, non riesco ancor di più ad accettare il nostro (NOI DIPENDENTI REGIONALI) non fare nulla di nulla.
Piccolo o grande che sia.
Eclatante o meno che sia!
Chiarisco che sono dell'idea che NOI DIPENDENTI REGIONALI dovremmo, ognuno per la propria parte ed a cominciare dall'interno del nostro posto di lavoro, fare vedere e fare sapere che non siamo più disposti a subire, sopportare, tollerare alcun che sia contro di noi, dei nostri diritti, del nostro futuro.
Rispettando i nostri doveri dobbiamo pretendere i nostri diritti!
Sono contrario ad azioni tipo il foglio con scritto "mi sono rotto" siamo in un ufficio e dobbiamo avere un certo decoro (che l'Amministrazione non ha nei nostri confronti) ma apprezzo la buona  volontà nel proporre un qualcosa che dimostri il nostro malessere.
Ma ciò non significa, per me, aspettare che qualcun'altro indica qualche manifestazione (dove, dici bene, non partecipa nessuno) uno sciopero (dove, anche in questo caso dici bene, partecipano ben pochi - un giorno è poco, una settimana non concludi niente, un mese è troppo ecc ecc-) o altro. Così diamo, appunto, l'occasione di dire
che stiamo bene e non ce ne f------ niente di come ci stanno vessando.
Adesso che anch'io, stranamente, ho scritto abbastanza concludo chiedendo ai colleghi di darci una mossa, pensiamo di fare qualcosa prima che sia troppo tardi, diamo forza al nostro sindacato facendo sapere che siamo pronti a dare manforte ed a partecipare (veramente) a qualsiasi forma di lotta che il nostro sindacato vorrà adottare. Altrimenti faranno, o meglio, continueranno a fare di noi ciò che vorranno e sicuramente non in meglio.
Per come la penso io chiunque è libero, ed anzi, secondo me, ha il dovere di proporre qualsiasi forma di "protesta" ed altrettanto, chiunque è libero di non condividerla, però deve proporre una soluzione alternativa!
Non possiamo più stare con il "sederino" sulla sedia aspettando ......
Spero adesso sia stato chiaro  ;)
PS gli altri sindacati .........
Caro Pietro, intanto condivido il fatto che gli interventi debbano essere sintetici e, generalmente i miei lo sono. Quando, però, le precisazioni dovute richiedono maggiore spazio, beh!...allora si è inevitabilmente maggiormente prolissi. E pazienza se i più ricusano la lettura del post perchè si annoiano...evidentemente non sono interessati alle nostre problematiche. Anche tu, nel tentativo affannoso di chiarire meglio il tuo precedente intervento, obtorto collo, ti sei dilungato....
Mi pare di capire, comunque, che non aggiungi nulla alle mie considerazioni; anzi, hai evidenziato che qualche cosa bisogna pur farla e non stare con le mani in mano. Non credo di avere detto cose diverse, semplicemente, come te, non condivido la proposta che è stata fatta...ho anche detto, ben vengano le proposte...da valutare...e da evitare gratuiti linciaggi... 

Romeo

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Re:Forma di protesta efficace e pacifica.
« Risposta #9 il: Settembre 04, 2012, 09:27:12 pm »
L'unica forma di protesta attuabile in questo momento è quella di contrastare in tutti i modi leciti possibili il raggiungimento degli obiettivi assegnati ai dirigenti ed ai dirigenti generali, almeno nella parte di essi in cui viene coinvolto il personale del comparto.
Sicuramente perderemo dei soldi, ma molto probabilmente li avremmo persi comunque, giacchè allo stato attuale, a causa della famigerata "spending review", nessuno è in grado di sapere su quanto salario accessorio potremmo contare quest'anno.
Più conciso di così.... >:(