Siamo diversi colleghi, monoreddito, inseriti nell’organico dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana che nel corso del corrente anno saremo collocati in quiescenza e sinceramente ci preoccupa il fatto di dover aspettare 5/6 mesi per avere liquidato l’assegno pensionistico (tempi già sperimentati dai colleghi posti in quiescenza nel corso dell’anno 2016).
Abbiamo constatato che le disposizioni emanate dal Fondo Pensioni Sicilia, con nota prot. n. 12491 del 07/04/2016 avente per oggetto: “direttiva su conferimento trattamento pensionistico provvisorio”, non vengono rispettate.
Poniamo alcune domande, forse banali, ai colleghi più ferrati di noi e ove possibile gradiremmo delle risposte:
• considerato, in linea di massima, che un dipendente regionale non percepirà una pensione annua inferiore a €. 20,000,00 al lordo è così difficile erogare l’anticipazione prevista dalla nota di cui trattasi già al primo o al massimo secondo mese dal collocamento in quiescenza?
• è così difficile eliminare le pastoie burocratiche?
• bisogna presentare domanda scritta per ottenere l’anticipazione? (arriva notizia che un collega della Protezione Civile posto in quiescenza nel 2016 ha ottenuto l’anticipazione a seguito di presentazione di apposita domanda – la stessa notizia gira per i Beni Culturali). Ma la nota del Fondo Pensioni non prevede che l’erogazione dell’anticipo pensione sia legata alla presentazione di alcuna domanda;
• quali motivazioni impediscono la liquidazione dell’anticipazione?