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  • Il COBAS/CODIR si rivolge alla Procura su missioni nei week end dell’Assessore Baccei.
    di Segreteria Generale - (14 maggio 2015 in Ultimissime)

    Palermo 14 maggio 2015 - Facendo riferimento a un recente articolo di stampa (La Repubblica del 10 aprile 2015) relativo alle missioni a Roma effettuate nei fine settimana dall’attuale assessore all’economia, Alessandro Baccei, residente a Roma, il Cobas/Codir, nell’ambito delle proprie finalità istituzionali e nell’interesse stesso della Pubblica Amministrazione e dei cittadini siciliani, ha inoltrato un circostanziato esposto/denuncia alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti per chiedere di valutare se sussistano eventuali elementi di illegittimità, dolo e danno all’erario.

    Esposto denuncia missioni Baccei

    Decreto n. 502 del 9 marzo 2015

    Decreto n. 564 del 12 marzo 2015

    Decreto n. 693 del 26 marzo 2015




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  • 16 risposte a “Il COBAS/CODIR si rivolge alla Procura su missioni nei week end dell’Assessore Baccei.”

    1. max scrive:

      Ok! Volete raggiungere i vostri scopi ma pare evidente che state rasentando il ridicolo.
      Non perché non sia giusto la denuncia che state facendo: è sacrosanta!
      Quello che non va bene è che per casi “simili” in passato, se i vostri scopi erano già raggiunti, ve ne fregavate di fare simili “segnalazioni”. E penso che non ci sia chi non veda tutto ciò: almeno dotato della cosiddetta “onestà intellettuale”.

      • Marcello Minio scrive:

        Come vedi il tuo post è stato pubblicato anche se ti nascondi dietro l’anonimato. Guarda il titolo del nostro ultimo comunicato nella home page: a quale delle tre categorie appartieni?

    2. max scrive:

      Non penso proprio che le sia molto difficile scoprirlo…se già non lo sa.

      Anche se offensivo da parte sua rispondo malvolentieri al suo quesito: appartengo alla categoria delle persone che pensano con la loro testa.

      1) Crumiro mai stato, ma non seguo certo i dettami di un’organizzazione sindacale pedissequamente se non nel caso li ritenga giustificati;

      2) detrattore? Di chi? Non penso proprio: qualsiasi calunnia possa compiere, ammesso che sia in grado di farla, cosa che non ritengo possibile per mia educazione, possa sortire l’effetto di una sua possibile calunnia e ciò alla luce della differente posizione di “potere” mia e sua. Non ho il ben che minimo potere e meno che meno quello di avere ascendenza su chicchessia;

      3) infiltrato, non credo proprio, ma se vuole alla lunga, ne posso convenire.

      Cordiali saluti

    3. stanco scrive:

      Baccei e un killertrr

    4. impiegato abbandonato scrive:

      Baccei e un killer amministrativo mandato da renzi

    5. Paolo scrive:

      Baccei che si propone come colui che deve risolvere i problemi siciliani portando la scalpo dei regionali a Roma senza toccare nulla alla casta politica di questi 90 ladroni.
      Ci vorrebbe almeno la dignità che il viaggio per andare a casa e ritorno lo paghi dalle tasche proprie, VERGOGNA VERGOGNA. Magari stu galantuomo si giustificherà che le missioni a Roma sono state per lavoro. Ma quannu a ruminica? ahahahahaha

    6. Claudio Ciacciofera scrive:

      Al collega anonimo Max vorrei dire che non ci trovo nulla di ridicolo nelle iniziative che il cobas sta portando avanti, anzi FINALMENTE.
      L’unica cosa ridicola è che tu non ti sia chiesto come mai i Cobas lo stanno facendo e gli altri sindacati, a parte qualche dichiarazione di facciata, fin’ora non hanno fatto nulla. La critica perché prima no ed ora si, oltre che semplicemente puerile, dimostra che non hai altri argomenti.
      Comunque se hai idee per tutelare i nostri diritti e la nostra dignità vilipesa da chiunque, fatti avanti e fai proposte, anche se mi rendo conto che è più difficile della critica fine a stessa

    7. Ernesto scrive:

      Prima I killer poi i mandanti. I delitti contro il popolo sono i peggiori. Giustizia!

    8. Attilio Calabrese scrive:

      Egregio sig. Max, il sindacato non è un ente morale, semmai una organizzazione che deve tutelare gli interessi (legittimi, s’intende) dei lavoratori che allo stesso aderiscono; poi, in particolare la Cobas, è una organizzazione di categoria, nella fattispecie dei dipendenti regionali. Io non credo che la denuncia sia strumentale, nè una vile risposta ad una legge voluta per negare i diritti acquisiti ai lavoratori. Mi risulta, e si evince dalla copiosa documentazione pubblicata in questo sito, che la malapolitica è stata sempre attenzionate. Cosa è cambiato oggi? Semplicemente che, ormai da troppo tempo, l’opinione pubblica è stata addomesticata a credere, falsamente ed ingiustamente, che i dipendenti regionali sono i fautori dei guai di tutta l’Isola. Allora, se permette, bene fa questo sindacato ad evidenziare, con le denunce, che il marcio è altrove, e parte da chi blatera di volerlo eliminare, individuandolo, addirittura, negli ignari ed incolpevoli dipendenti, alimentando, inoltre, dissidi e dissapori fra i lavoratori stessi, nonchè astio odio e scontro sociale con i cittadini e, infine, con manovre unilaterali a “colpi” di legge, tentando di annientare e distruggere tutti i sindacati, unico strumento legale a tutela del lavoratore, oltre la giustizia del lavoro ed oltre la giustizia ordinaria. Sono, pertanto, stupito per la sua manifestazione di meraviglia, sempre che lei sia un collega dipendente regionale, in merito alla reazione del sindacato, anche in questa circostanza attivo per tutelare gli interessi dei lavoratori; non è assolutamente un’azione ridicola, bensì mi piace pensare che si tratti del primo passo di un’offensiva senza precedenti nei confronti dei malfattori della Sicilia…

    9. Michele scrive:

      La moglie di Cesare deve non solo essere onesta, ma anche sembrare onesta. Come dire che chiunque si appresta a recitare il ruolo dell’inquisitore e il detrattore di diritti inalienabili del personale dipendente dalla Regione Siciliana, dovrebbe, non solo essere puro e fedele ma, anche apparire impeccabile e serio non solo a tutti coloro che lo frequentano ma anche nei relativi comportamenti. Della sua purezza e della sua fedeltà nei confronti dell’erario, sig. Max Baccei, presto se ne renderanno conto gli organi competenti e inquirenti.

    10. Gianfranco Cannella scrive:

      Le manovre romane potevano intimidire, come di fatto è avvenuto, soltanto i signori da 25.000 euro al mese col culo incollato nella sedia. Ho riposto fiducia, giustamente, nel mio sindacato il Cobas, che in questi 15 anni, contrariamente a certe affermazioni di un paio di delatori che hanno abbandonato la barca (per andare dove, poi?…boh!…), ha sempre lottato per difendere i lavoratori, senza mai cadere nelle trappole e nelle provocazioni che anticipano il ricatto, e sicuramente non per calcolo, ma per scelta etica e morale. Il guaio di questi signori della politica è che si scontrano con un sindacato che non ha prezzo, e che non è, e non è mai stato, in vendita. E se così è, chi ha mal gestito la politica, nei prossimi mesi, non avrà vita facile. Io dico che abbiamo gli strumenti per stupire gli iscritti cobas, per stupire i lavoratori, per stupire i siciliani, e per ridimensionare gli arroganti di Roma che vorrebbero porre fine, materialmente, all’autonomia siciliana….

    11. Marc scrive:

      ..”..appartengo alla categoria delle persone che pensano con la loro testa.”

      Caro (si fa per dire)Max
      a quale testa fai riferimento.
      Sarò volgare ma è l’unica ispirazione del tuo “pensiero”

      Per Michele
      “La moglie di Cesare deve non solo essere onesta, ma anche sembrare onesta”.
      vedi il problema è che
      la moglie di Cesare non è onesta ne sembra onesta.

    12. ezio scrive:

      Avevo comunicato al COBAS che non avrei piu’ letto comunicati e che non mi sarei mai piu’ collegato vista la mia indignazione verso l’ARS e i 90 della banda bassotti guidati e ricattati da baccei, (scritto minuscolo perche’ e’ solo un piccolo piccolo lacche’ di Renzi Potere Forte). Vista la attule situazione, questo sindacato e’ tutto cio’ che abbiamo di vero per lottare contro il disfacimento della Autonomia Siciliana, la nostra Sicilia non e’ in vendita e spero che Roma se ne accorga a sue spese, anche se sappiamo che Bruxelles non vede di buon occhio la nostra condizione di Statuto Speciale. Risaliamo alla fonte, so che non e’ facile, e capiremo tanto di piu’. Tuttavia dico al COBAS: avanti tutta, sempre cosi’.

    13. rosario surrusca scrive:

      non che me ne importi poi tanto, credo che oramai si sia arrivati alla frutta e la rassegnazione ha preso il sopravvento, ma vorrei dire anche la mia.
      niente da dire sulla buona fede del sindacato anzi, ma se finalmente max ( unica voce del coro) vuole dare una spinta emotiva, affinchè chi gestisce il potere sindacale, possa fare meglio….. beh! non ci trovo nulla di male.
      Prima dell’approvazione della finanziaria il sindacato poteva agire meglio e più tempestivamente? questa è la domanda che tanti si pongono. piuttosto che criticare vorrei essere propositivo ed evidenziare un concetto già più volte esternato su questo forum e cioè che serve agire piuttosto che scrivere. serve far sentire all’opinione pubblica il peso del lavoro svolto dal dipendente regionale piuttosto che andare a dire ai 4 venti che chi ci gestisce è un ladro. lo sanno tutti quanto rubano e baccei non è l’eccezione che conferma la regola, ma a quanto pare non importa a nessuno.

      da leggere tra le righe: soprintendenza BBCCAA di caltanissetta, dopo circa sei mesi viene finalmente affettuata la pulizia dei locali, ma solo per una settimana! dopo di chè, sono già passati 15 gg dall’ultima passata di straccio e i bagni puzzano nuovamente di piscio, i cestini sono pieni fino all’inverosimile ed un velo nero dipinge il pavimento.
      ora, aldilà del fatto che siamo dei PECORONI e la singola protesta al capo dell’istituto non sortisce nè sortirà mai alcun effetto, dico; ma il sindacato non può far chiudere l’ufficio? o ancora; il sindacato non può essere presente ed invitare tutti i colleghi ad incrociare le braccia in segno di protesta?
      nella regione ci sono sicuramente tanti fannulloni, ma ci sono anche tantissimi che lavorano e svolgono egregiamente le proprie mansioni. facciamone sentire il peso, se si ferma il dipendente regionale si ferma la regione sicilia.
      chi è chiamato a svolgere una mansione superiore o chi reputa che le condizioni igienico sanitario del proprio ufficio siano fatiscenti o ancora chi finora ha acquistato materiali al posto dell’amministrazione (carta, detersivi etc.etc) DEVE, DEVE fermarsi ed incrociare le braccia.
      Il sindacato ha la forza o la voglia di farlo?

    14. Maurizio Gandolfo scrive:

      Sig. Rosario, io credo che Max non sia una voce fuori dal coro, bensì qualcuno che sta dalla parte avversa ai lavoratori, altrimenti, pur nella libertà di manifestare insoddisfazione per i risultati raggiunti, non avrebbe definito ridicola l’azione del sindacato che, comunque, è a tutela dei lavoratori. Non vi è dubbio che anche il Cobas possa aver commesso qualche errore, ed il diritto alla critica da parte degli iscritti è sacrosanto.
      A questo punto, un paio di precisazioni, per onore della verità, vanno fatte.
      Senza volere entrare nel merito dell’operato degli altri sindacati dai quali prendo la distanza, e per i quali soltanto motivi di opportunità legati alla circostanza li ha visti tutti insieme in una sorta di “cartello unitario” col Cobas, può senz’altro verificare, tramite i volantini di cui vi è traccia nel sito ufficiale del Cobas, che gli argomenti lamentati sono sempre stati posti all’attenzione, con azioni incisive e forti; ovviamente, è il lavoratore che deve fare la segnalazione al sindacato, affinchè emerga il problema, e molto spesso ragioni legate ai confidenziali rapporti fra dipendente e dirigente, lasciano sopito il problema.
      Resto convinto che il ruolo del sindacato è quello di mediare mediare mediare, mediare fino alla fine, pur contro ogni ragionevole mancata aspettativa, nell’esclusivo interesse dei lavoratori, dei propri iscritti in particolare. E questo non può certo avvenire, come alcuni sindacati ci hanno abituato, con un rapporto consociativo con le Istituzioni, barattando rinunce in cambio di trasferimenti, di privilegi, di oboli di “oleate” a vantaggio di pochi, e a danno della collettività. La mediazione è fallita, hanno perso tutti i sindacati, hanno perso tutti i lavoratori. A me personalmente non interessa affatto cosa diranno i vari responsabili di cgil cisl uil sadirs ugl siad dirsi, ai propri iscritti; anzi non mi interessa nemmeno conoscere le loro iniziative future; al momento, mi basta sapere che la mia organizzazione, il Cobas, ha fatto ciò che era giusto fare, a prescindere dai risultati, già macchiati in partenza proprio per un vecchio rapporto consociativo fra talune OO.SS. e l’Amministrazione. Io ritengo che sia giusto criticare (e non processare!!!) l’operato del sindacato, ma nella consapevolezza che gli errori, assolutamente involontari, rappresentano una sorta di eredità “sindacale”, nel senso ampio del termine, di cui il Cobas, ancora prima dei propri iscritti, ne è vittima.
      Ovviamente condivido le sue esternazioni in merito alla richiesta dell’”agire” del sindacato: è sacrosanto, e sono apprezzabili i suoi suggerimenti. Tuttavia, condivido anche, che il Cobas abbia iniziato una battaglia senza frontiere contro la politica, consapevole che non si tratta nè di vendetta, nè di azioni di rabbia, nè di ricatto, bensì credo si tratti delle prime iniziative contro i veri malfattori che voglio affossare definitivamente la Sicilia e la sua già defunta autonomia.
      Mi permetto, infine, di evidenziare che la proposta di taluni soggetti (pochi stupidi, per fortuna) di invitare tutti i lavoratori alle dimissioni da tutti i sindacati, pur nel rispetto di critica e nel rispetto dell’assoluta libertà di azione e di scelta, ne evidenzia soltanto, a mio modesto parere, il limite culturale, la mancanza di correttezza, la mancanza di concretezza, la fragilità emotiva, la bassezza morale, la profonda ignoranza…e, a volte, la palese malafede. Alcuni colleghi dimissionari, e non soltanto del Cobas, li conosco personalmente: chiedo a me stesso, come può, ad esempio, un dipendente regionale, funzionario direttivo, genitore di un parlamentare regionale del movimento pentastellato, inveire contro tutti i sindacati ed invitare i lavoratori alle dimissioni in massa, senza spendere una sola parola contro i parlamentari??? (interessi privati…); oppure, come può un dipendente regionale, istruttore direttivo, con trent’anni di servizio di cui oltre venti (gli ultimi!) trascorsi nei vari uffici di gabinetto, invitare i lavoratori alle dimnissioni da tutti i sindacati??? (ribadisco, interessi privati…).
      Ragioniamo, quindi, con la nostra testa: da un lato, gli inviti, a cuor leggero e senza scrupoli, di taluni soggetti animati da sete di vendetta ingiustificata e dalla rabbia che individui, a tutti i costi, i “colpevoli”; dall’altro, non si dimentichi che, al di la di ogni probabile stortura dell’operato sindacale, che possa aver mortificato ed umiliato ogni lavoratore, resta comunque il sindacato l’unico strumento legittimo che tutela gli interessi dei lavoratori. La delegittimazione del sindacato rappresenta la definitiva sconfitta dei lavoratori, che non avranno altri strumenti, se non subire passivamente ogni arbitraria iniziativa governativa, anche se questa si spingesse verso un’incredibile prospettiva di ingiustificato licenziamento… perchè tanto, ci hanno dimostrato, che è sufficiente fare una legge ad hoc. Manifestare malcontento è una cosa, ed è giusta e “sacra” per la sopravvivenza del sindacato; alimentare dissenso, scontentezza ed invitare alle dimissioni, aiuta Crocetta Baccei Renzi l’Unione Europea…che ringraziano per l’inaspettato regalo. Ritengo stupida, miope, infamante e priva del ben che minimo spessore, l’affermazione secondo cui “…poichè il sindacato non è stato in grado di darmi nulla, perchè continuare a pagare l’iscrizione?…”
      Ah!…dimenticavo: BUONA FESTA DELLA REGIONE A TUTTI!!!

    Rispondi a max



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