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  • LA PROTESTA CONTINUA ANCHE IL 30 APRILE!
    di Segreteria Generale - (29 aprile 2015 in Ultimissime)

    CHIESTO INCONTRO AL PRESIDENTE DELL’ARS: “SE POLITICA RIMANE SORDA, FRATTURA CON I LAVORATORI PUBBLICI REGIONALI SARA’ INSANABILE”.

    COMUNICATO STAMPA

    GRANDE PARTECIPAZIONE ALLO SCIOPERO DEI DIPENDENTI REGIONALI, LA PROTESTA CONTINUA DOMANI. CHIESTO INCONTRO AL PRESIDENTE DELL’ARS: “SE POLITICA RIMANE SORDA, FRATTURA CON I LAVORATORI PUBBLICI REGIONALI SARA’ INSANABILE”.

    Palermo, 29 aprile 2015. A seguito delle notizie pervenute sull’andamento dei lavori d’Aula e secondo cui la trattazione delle parti sul pubblico impiego regionale slitterà a domani, le organizzazioni sindacali hanno sospeso il presidio davanti l’Ars.

    Il sit in era iniziato questa mattina con lo sciopero dei dipendenti regionali proclamato unitariamente da confederali e autonomi. Insieme: Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas/Codir, Sadirs, Ugl, Siad e Dirsi. Seimila i lavoratori davanti a Palazzo dei Normanni e altri 3.000 alla manifestazione concomitante che si è svolta a Catania.

    I sindacati hanno chiesto un incontro al Presidente dell’Ars per formalizzare la richiesta al parlamento di “stralciare le parti relative al personale e discuterle in un disegno di legge organico di riforma della Regione che migliori i servizi ai cittadini e valorizzi le professionalitàinterne”.

    Fino alle 17,00, Ardizzone non aveva ancora ricevuto le segreterie regionali. L’incontro potrebbe avvenire questa sera a conclusione dei lavori o al più tardi domani mattina.

    “Dopo il gioco sporco condotto dal governo con le parti sociali che ha ulteriormente peggiorato le norme inizialmente prospettate, riteniamo –dicono i sindacati – che chi rappresenta il Parlamento siciliano debba sentire le nostre ragioni ed assumere le conseguenti decisioni. Non vorremmo che anche l’Ars si dimostrasse sorda alle nostre richieste. Se ciò dovesse avvenire, si consumerebbe una frattura insanabile tra la politica e i lavoratori del pubblico impiego regionale, che ormai sono chiaramente il capro espiatorio del patto scellerato fra Roma e Palermo”.

    Domani a partire dalle ore 12 continuerà il presidio delle organizzazioni sindacali sotto l’Ars fino alla definitiva conclusione dei lavori.

     Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas/Codir, Sadirs, Ugl, Siad e Dirsi

     




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  • Una risposta a “LA PROTESTA CONTINUA ANCHE IL 30 APRILE!”

    1. Gaspare Barraco scrive:

      Se tagli siano, lo siano per tutti, e abolire gli sprechi di risorse improduttive.Pertanto, aderisco allo sciopero.
      Un emendamento alla Finanziaria regionale che sarà approvata il 30 aprile p.v. per rispettare la Costituzione e lo sciopero generale del 29 aprile. Prepensionamenti per over 61: un lavoratore in esubero costa meno della metà se va in pensione.

      Il 29 aprile p.v. sciopero generale di tutte le sigle sindacali dei dipendenti della Regione Siciliana, contro la Finanziaria che deve essere approvata dall’ Ars entro il 30 aprile. Credo che la Finanziaria ormai è cosa fatta, infatti gli stessi partiti del governo Crocetta l’hanno approvata in Giunta e in Commissione. L’Ars da chi è governata? Le proteste dei sindacati se ridurranno il personale con il prepensionamento conveniente per il lavoratore può avere uno sbocco, perché vi è meno personale. Questo fecero le Ferrovie e le Poste, infatti un lavoratore in esubero che va in pensione con oltre 61 anni di età costa meno della metà: al pensionato il solo assegno di pensione al lavoratore: stipendio, contributi, costo del posto di lavoro ecc. Nella Finanziaria vi è però una stortura per correggere o per specificare il comma 2 dell’ articolo 10 della precedente legge regionale n.21 del 1986. “Nei confronti del personale in servizio ” aggiungere “o con inizio servizio statale riconosciuto dalla Regione siciliana ai fini della progressione giuridica ed economica antecedente alla data di entrata in vigore della presente legge”. Questo emendamento da aggiungere all’ articolo presentato all’Ars della Finanziaria sul prepensionamento può far rientrare con il personale assunto prima del 1986 il personale che ha maturato anni di servizio precedenti nello Stato e riconosciuti con le leggi regionali n.11/88 e n.53/85 come servizio regionale. Infatti per questo personale la loro decorrenza giuridica inizia, anche, prima del 1986. Praticamente nelle stesse condizioni i lavoratori avranno gli stessi diritti, infatti questo personale ha la stessa anzianità di servizio. Uguaglianza nei diritti: questo impone la sempre verde Costituzione, ottenuta con la Guerra di Liberazione.

      Cav Ing Gaspare Barraco ( RSA SADIRS). Marsala

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