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  • Ecco la Direttiva del Presidente Crocetta all’ARAN sulle norme del personale.
    di Segreteria Generale - (20 marzo 2015 in Leggi, Decreti, Circolari Ultimissime)

    20 marzo 2015 – La Giunta di Governo ha deliberato le Direttive da inviare all’ARAN Sicilia a seguito del protocollo sottoscritto dal Presidente Crocetta, dagli assessori Baccei, Leotta e Caruso e le organizzazioni sindacali COBAS/CODIR, CISL FP, SADIRS, UGL, DIRSI e SIAD. Un primo risultato è stato quindi raggiunto, adesso si tratta di constatare se all’ARAN, in tempi brevissimi, si possono raggiungere gli obiettivi prefissati. SOLTANTO IN QUESTO CASO, LE OO.SS. SI DICHIARERANNO DISPONIBILI A REVOCARE IL RICORSO ALLO SCIOPERO GENERALE. Anche sulle altre tematiche della Finanziaria, comunque, non comprese in queste direttive, proseguirà il dibattito con il Governo richiesto a gran voce al tavolo del 18 marzo scorso.

    Direttiva presidenziale 20 marzo 2015




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  • 19 risposte a “Ecco la Direttiva del Presidente Crocetta all’ARAN sulle norme del personale.”

    1. Chiciprendeper scrive:

      Mi pare chiaro che gli argomenti su cui si troverà l’accordo, saranno SOLTANTO quelli della direttiva!!! L’ultima frase che scrivete: ” Anche sulle altre tematiche della Finanziaria, comunque, non comprese in queste direttive, proseguirà il dibattito con il Governo richiesto a gran voce al tavolo del 18 marzo scorso” E’ UNA GRANDE, GRANDISSIMA,COLOSSALE, COSMICA CAVOLATA, e voi lo sapete benissimo!!! Praticamente gli argomenti veramente importanti non saranno presi in considerazione, ci daranno qualcosa che per qualcuno sarà un contentino, ci daranno un aumento/elemosina e così si chiuderà la partita!! Poi se ci mortificano e ci strappano i nostri diritti e i nostri soldi, che volete che sia?!? E ancora mi parlano di “primo risultato raggiunto” !!! Ma dite sul serio? Ci stanno prendendo il giro tutti: governo e sindacati!!!

      • Marcello Minio scrive:

        Non accetto le tue offese, ma ti rispondo. Da 15 anni abbiamo dimostrato sempre la nostra fermezza, buonafede e determinazione. Credi che otterremo poco? Bene, ti invito, però, a immaginare cosa avremmo ottenuto se lasciavamo liberi Crocetta, Baccei e Renzi di fare ciò che avevano dichiarato. Comunque noi ce la giocheremo al tavolo per ottenere il massimo e tu che farai?

        • Angelo scrive:

          condivido pienamente il tuo pensiero e condivido la strategia del sindacato fin qui attuata. Come dici tu, ce la giocheremo fino in fondo. La posta in gioco è troppo alta per rimanere a guardare senza agire. Non chiediamo l’impossibile , chiediamo il giusto, ciò che ci spetta . Le decurtazioni non possiamo accettarle . Ravviso la necessità che i sacrifici dobbiamo farli tutti compreso la casta politica, il governo e il presidente, Non c’è in questa finanziaria un comma che preveda la riduzione dei costi della politica e delle istituzioni. Ci vuole faccia tosta !!!!!!!!!!

    2. Angelo scrive:

      In questa direttiva c’è tutto e non c’è niente. Ci sono solo le questioni su cui discutere e trattare accettate dal governo su proposta dei sindacati. Vengono citate questioni in modo generico specialmente quando si fa riferimento alla spesa previdenziale e alla riduzione dei costi. Aspettiamo i fatti. Non possiamo stare tranquilli e occorre incalzare il governo senza tregua.

    3. Pino scrive:

      Certo, la direttiva dice tutto e niente, ma mi chiedo: Questo Governo ha o non ha capito che il giorno in cui dovesse decidere di attuare quelle che sono le disposizioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, si troverebbe contro migliaia di famiglie, che rappresentano centinaia di miglia e forse milioni, di sicuri voti contrari. Il guaio nostro consiste nel fatto ché il governante ed in genere il politico di turno, pensa solamente di sfruttare a proprio vantaggio il momento in cui egli si trova, non pensa a quello che succederà dopo di lui. Ma siccome sono sempre gli stessi o per meglio dire appartengono tutti ad un unico credo: PAPPARE IL PIU’ POSSIBILE , se ne fregano di tutto e di tutti. Comunque, per non andare fuori tema, sono rimasto sorpreso dalle notizie iodierne, negative, diramate sia dal Giornale di Sicilia che da TGS, di questo sarebbe gradita una riflessione da parte dei sindacati che hanno deciso di perseguire la via più morbida per il governo. Se volete una mia personale considerazione, bisognava iniziare a scioperare a tempo indeterminato fin dalla settimana scorsa. Solo bloccando tutto si potrebbe, visto il periodo storico che stiamo vivendo, non di riuscire ad ottenere quei miglioramenti che ci spetterebbero, ma quanto meno a mantenere quel po che abbiamo conquistato negli anni ormai passati. Scusate.

    4. Giulio scrive:

      Non sono completamente soddisfatto del comportamento del sindacato.
      Crocetta e il commissario Baccei prenderanno in giro tutto e tutti e l’Ars asservita al PD e al governo approverà tutto ed i nostri diritti saranno svenduti per i capricci di Renzi, Delrio e Faraone.
      Si doveva fare lo sciopero e anche l’occupazione ad oltranza.

    5. antonio scrive:

      Io penso che uno dei nodi chiave sia la pensione e soprattutto di farci andare con quel sistema vigente fino ad oggi misto senza nulla di più, vogliamo solo farci riconoscere solo quello che abbiamo già.Io ho 35 anni di servizio e dico che mai nessun presidente della regione ha colpito cosi direttamente e maldestramente i l popolo dei regionali sicuramente non si ricandiderà più e avra barattato il suo posto per Roma o alla comunità europea vedremo e con quali voti salirà?

    6. Ignazio scrive:

      Secondo me, la direttiva non è che non dica nulla e non dica niente, anzi, dice chiaramente di colpire di tutto ciò che comporta spese “secondo Crocetta & company”, ovvero, pensioni e riclassificazione senza alcun adeguato aumento stipendiale.
      Se la direttiva è non è esaustiva è fatto ad hoc, Crocetta verbalmente dirà al Presidente dell’ARAN quanto già detto sopra.
      Per scongiurare lo sciopero l’ARAN si accorderà sul non toccare i permessi sindacali e poi magari aggiungendo quelli per malattia e sulla riclassificazione a costo zero. Se gli altri punti non verranno accordati, anche i sindacati non dovranno cantare vittoria, perchè se si accorderanno sulle penalità alle pensioni, la campagna denigratoria contro i Sindacati sarà tale da indurre tutti i dipendenti alle dimissioni. I regionali non sono fessi. !!! Cari Dario e Marcello ricordate questo dettaglio alle altre sigle sindacali che lottano più per le loro aspettative sindacali che per gli interessi dei lavoratori. Speriamo bene !!!!

    7. rosario scrive:

      Mi pare di capire che il nodo della questione sia il prepensionamento. qualsiasi commento si voglia dare, a tal proposito in questo momento, il rischio che si corre è quello di fare gli affari propri. le direttive così espresse dicono soltanto che crocettaponziopilato ha delegato qualcun altro a piantare i chiodi. C’è poco di che essere allegri. Mi auguro solo che in una barca che affonda non si salvino soltanto i soliti noti. il sindacato dovrebbe mantenere la neutralità nel rappresentare tutti i lavoratori. secondo me, escludendo chi ha pochi contributi, per i quali questa finanziaria produrrà pochi effetti collaterali, per tutti gli altri dovrebbero aprirsi in automatico le opportunità per un prepensionamento. zero penalità a quanti tra il 2016 ed il 2019 raggiungono quota 97, mentre per gli altri si potrebbe rispolverare la proposta neanche tanto vecchia dell’assessore armao. In ogni caso in una barca che affonda si dovrebbe cercare di salvare più sorci possibile. Barattare l’intero salario accessorio in cambio di tutti gli altri punti?…..con questa supposizione credo di aver esaurito le minchiate a disposizione.

    8. rino scrive:

      Io sono per salvarli tutti i sorci per due motivi, il primo tecnico e il secondo politico:
      1) Crocetta vuole apllicare la legge pre-fornero, ossia la legge sacconi che è scalettata fino al 31 dicembre 2021. Quindi mi pare tecnicamente corretto riferirsi a tale termine invece che affidarsi a questa girandola di date che non hanno alcun senso logico, oltre ad essere tutte “inferiori” al 31/12/2021.
      2) Tra persone corrette i patti si fanno prima, e Crocetta non può cambiare a tradimento i patti che lo legano in quanto capo dell’amministrazione, agli attuali dipendenti della regione. Se vuole allineare il sistema pensionistico regionale a quello statale, con il quale personalmente sono in disaccordo , la novità deve valere per i nuovi assunti,come ha fatto Renzi per il Jobs-act, legge con cui sono in altrettanto disaccordo.
      Le coltellate a tradimento non si dimenticano facilmente, ed infatti la fornero , monti e mastropasqua sono spariti dalla scena politica, Renzi lo sa.
      Se Crocetta e gli attuali inquilini dell’ARS intendono ancora calcare la scena politica, devono abbandonare l’idea di attuare uno scippo sulla pensione dei regionali per dare “un segnale politico”, perchè i regionali , famiglie comprese, si ricorderanno di Crocetta e degli attuali inquilini dell’ARS in tutte le future elezioni.
      In Sicilia esistono centinaia di voci di spesa alquanto discutibili da cui trarre tutti “i segnali politici” di cui ha bisogno Crocetta. Se lo staff di cui si circonda è incapace di individuarle , possiamo suggerirne a ufo anche da queste pagine.

    9. Giovanni2 scrive:

      Personalmente, sono d’accordo con chi dice che bisogna lottare sino alla fine con il coltello tra i denti e cercare di ottenere il più possibile. Certo l’ideale sarebbe stato se il Governo al tavolo delle trattative avesse detto”ci servono tot € da tagliare al personale, ditemi voi(sindacati) dove possiamo reperire le somme”. a questo punto il sindacato si sarebbe dovuto presentare con proposte concrete. Ed invece il Governo vuole tagliare proprio dove ha deciso di tagliare senza se e senza ma. Io ad un certo punto preferirei perdere piuttosto che straperdere cioè meglio togliere il FAMP(dovevamo con tutti i mezzi possibili, in passato far si che fosse inglobato nello stipendio) al limite si perderebbero pochi soldi all’anno, che perdere una cifra abbastanza considerevole se ci allineiamo al sistema in uso per i dipendenti statali. La maggior parte dei colleghi in amministrazione siamo entrati con i concorsi banditi nel 2006 e quindi con il sistema pensionistico misto. Credo che se bisogna difendere qualcuno, allora bisogna difendere tutti e portare a compimento non un buon risultato ma il giusto risultato per tutti. Temo che se non finirà così in molti si cancelleranno da tutti i sindacati.

    10. Giovanni2 scrive:

      Scusatemi, ma perchè per giorno 26/03/2015, giorno di convocazione presso l’ARAN, non si invita il personale a fare sentire la propria insofferenza in quella sede? E poi perchè nei giorni passati, ma ancora oggi siamo in tempo, non si è fatto un po di casotto in tutte le strutture dell’Amministrazione, come hanno fatto al Bilancio, soprattutto all’ex Ufficio di collocamento, dove in questo momento sono impegnati nel progetto garanzia giovani a cui il Governo regionale tiene tantissimo?

    11. Gaspare Barraco scrive:

      Se Crocetta riuscirà con il piano di prepensionamento a ridurre gli esuberi potrà andare da Giletti e non essere attaccato. Questo piano deve essere conveniente per la Regione Siciliana e per i dipendenti della Regione Siciliana. Per gli altri temi a voi la parola. Gaspare Barraco.Marsala.

    12. pasquale scrive:

      Le sigle sindacali sono chiamate ad una trattativa dove devono obbligatoriamente tirare fuori gli attributi. il futuro delle sigle tutte dipende da cosa otterranno in sede di trattativa con l’aran. il fallimento della trattativa significherebbe infatti la cancellazione in massa degli iscritti. vedremo….

    13. Gaspare Barraco scrive:

      Roma non si fida dei deputati dell’Ars? Se non vi è malafede Roma e l’Ars trovano l’accordo. Ma davvero si vuole commissariare la Sicilia per far dimettere Crocetta? Gaspare Barraco.Marsala

    14. Paquino4 scrive:

      E mentre moderate ( ma dde che, ahò), ascortateve quest’antra:

      Doppo la prima dell’Aràn,
      Baccei va ar Palazzo e ffà:

      -’A Crocè, hai comprato i croccantini?

      - sagra Maestà, nun ho fatto spesa!

      - Ma ccome no?! Damoje da magnà a ‘sti bburini,
      che fingheno de tenè la corda tesa!

      - Croccantini de pollo, de sarmone, de che animale?

      - ‘A Crocè, croccantini de permesso sindacale!

    15. ZAGOR scrive:

      Il solito gioco delle tre carte, e alla fine a pagare saremo sempre noi lavoratori, ma questa volta venderemo cara la pelle e se ci sarà bisogno le nostre lamentele li sentiranno pure a Roma. Non si può giocare sempre sulla pelle dei lavoratori.

    16. Gaspare Barraco scrive:

      Scrivete: “fuoriuscita di una parte del personale”. Per aversi al fuoriuscita deve farsi una norma che sia conveniente per i lavoratori. Ancora la norma deve scriversi in maniera chiara. Il prepensionamento può avere successo o essere un flop, se vi sono assegni ridotti. Cav.ing.Gaspare Barraco.Marsala.

    17. rosario scrive:

      caro paquino4, non credo che il solo croccantino di permesso sindacale sia sufficente a zittire i sindacati sulle nostre rivendicazioni. la posta in gioco è altissima, se nascesse il pur minimo sentore di un accordo sottobanco e per giunta per un pugno di pasta, la reazione di quelli che hanno cervello sarebbe come minimo la cancellazione di massa.

    Rispondi a ZAGOR



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