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  • Il Cobas-Codir scrive al Ministro della Funzione Pubblica.
    di Marcello Minio - (5 settembre 2013 in Ultimissime)

    5 settembre 2013 – E’ un altro tentativo messo in atto dal Cobas-Codir per rivendicare i diritti vilipesi dai dipendenti pubblici specialmente in Sicilia sia in termini giuridici che economici. Il Cobas-Codir chiede un incontro al Ministro dopo le sue dichiarazioni volte, almeno negli intenti, alla valorizzazione del personale pubblico e al rilancio della macchina amministrativa, argomenti molto a cuore del nostro sindacato. “Se son rose fioriranno!”.

    Nota al Ministro della Funzione Pubblica




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  • 8 risposte a “Il Cobas-Codir scrive al Ministro della Funzione Pubblica.”

    1. Romeo scrive:

      Ahi ahi, come ci siamo ridotti!
      A dover chiedere aiuto a D’Alia….

      • indignato scrive:

        Chiedere aiuto a D’Alia? Ma di che c…. parli?

        • Romeo scrive:

          @ Indignato:
          Non ti pare forse che la nota inviata al ministro D’Alia sia proprio una richiesta di aiuto, tendente a dare finalmente legittimo e concreto riconoscimento del merito ai dipendenti regionali (soprattutto quelli del comparto), dato che risulta abbastanza chiaro che ogni altro possibile strumento istituzionale tentato finora non ha dato alcun risultato?
          L’amara ironia della mia considerazione è relativa al fatto che l’interlocutore della disperata richiesta sia, oggi, proprio uno di quei rappresentanti politici siciliani che, anche in un recente passato, ha contribuito in larga misura allo sfascio generale in cui versa l’amministrazione regionale.
          Ma forse tu la pensi diversamente….

        • indignato scrive:

          Se la tua ironia era mirata a questo, ti chiedo venia. Condivido, però, l’iniziativa sindacale mirata a portare fuori dalla Sicilia tutte le cancrene che si annidano qui da noi e lo stato di mortificazione in cui ci troviamo, anche se concordo che il losco interlocutore è stato uno dei protagonisti dello sfascio siciliano.

    2. GIUSEPPE scrive:

      CARI SINDACATI DOPO L’OK MI RACCOMANDO FATE ANDARE AVANTI I FUNZIONARI DIRETTIVI CON I TITOLI A P………ANZICHE’ DECLASSARLI IN A – IN QUANTO MOLTI DI LORO NON LO SAPREBBERO NEPPURE FARLO. E POI ANCORA UNA RACCOMANDAZIONE GLI OPERATORI ED I COLLABORATORI ANZICHE’ PROSEGUIRE IN A1, A2, A3, A4, A5, A6 – B1, B2, B3, B4, B5, B6…. PASSATELI TUTTI IN C – COME AVETE FATTO IN PRECEDENZA. E QUELLI DI C TENETELI SEMPRE IN C ANZI PROSEGUITE IN C9, C10, C11, C MORTE.

      VERGOGNA – E PARLATE DI GIUSTIZIA – VERGOGNA. VOGLIO VEDERE CHI HA IL CORAGGIO DI SMENTIRMI.

    3. Giuseppe scrive:

      A Roma chiedete di ritornare al contratto unico dirigenza-comparto e si risolvono molti problemi sia di rinnovo contratti che di carriera anziché pagare tantissimi dirigenti incapaci.

    4. Benedetto Mineo scrive:

      Caro Romeo,
      io la nota a D’Alia non la ritengo proprio una richiesta di aiuto.
      Al momento della sua nomina a ministro D’Alia ebbe a dichiarare che il suo primo obiettivo sarebbe stato la valorizzazione del personale della PA.
      “Il Governo punterà a incentivare i dipendenti pubblici che fanno il proprio dovere e a isolare chi non lavora – dice il Ministro al Gr1 – “La crescita economica dipende anche dal tasso di efficienza della Pubblica Amministrazione, perché le imprese investono solo se hanno la possibilità di dialogare con uno Stato trasparente ed efficiente. Per questo, l’obiettivo sarà far crescere il livello di produttività nel pubblico impiego, incentivando i dipendenti pubblici che fanno il loro dovere e isolando coloro i quali invece, non lavorando, creano sacche di inefficienza e di corruzione. La parola d’ordine sarà distinguere tra chi lavora e chi non lavora”.
      http://www.formez.it/sites/default/files/intervista_ministro-messaggero.pdf
      Vorremmo semplicemente ricordarglielo, visto che il personale regionale non è tanto “avvezzo” alle manifestazioni di piazza e le altre organizzazioni sindacali pensano a tutto e a tutti (precari, formazione, posti di sottogoverno, poltrone politiche etc. etc…) ma hanno letteralmente gettato nel dimenticatoio tutte le problematiche dei dipendenti pubblici in generale.

    5. peppe scrive:

      dopo circa dieci anni dall’ultima progressione, ancora oggi ci si limita a scrivere solo parole inconcludenti e che non danno merito al cosiddetto sindacato della carriera che addirittura si vanta delle 5000 adesioni grazie alle iscrizioni, in buona fede, delle cat. A e B. credo che siamo arrivati al limite della sopportazione e credo che sono a rischio le 5000 tessere e la stessa sopravvivenza delle OO.SS. tutte.

    Rispondi a Romeo



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