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  • Sbloccato il contratto. Riclassificazione verso una svolta epocale
    di Segreteria Generale - (28 gennaio 2019 in Comunicati)

    comunicato-28-gennaio-2019




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  • 8 risposte a “Sbloccato il contratto. Riclassificazione verso una svolta epocale”

    1. Angolelo scrive:

      Complimenti ai Cobas ottimo risultato più di quanto si potessimo aspettare. Mi chiedo per chi era ancora in servizio fino al 31 dicembre 2016 cosa percepirà ? Forse solo l’aumento tabellare previsto nel 2016 che risulta molto misero per tutte le qualifiche? Se è così non mi appare giusto ed equo la progressione tabellare degli aumenti approvata mi mi appare molto sbilanciata per chi e’ dato in pensione dal 2017 giusto ed equo. Attendo una cortese risposta alle mie domande da qualcuno..

    2. Giuseppe scrive:

      Finalmente Giustizia dopo Anni di attesa e di tentativi di denigrazione in genere su tutto il Comparto poiché siamo tutti nella “Stessa Barca” e se mi permettete FACCIO UNA DISTINZIONE CON UNA IDEALE PARENTESI “GRAF”: Da un Canto il Mio pensiero Va ai Colleghi “Anziani di Ruolo” Istruttorie Funzionari che da Anni aspettavano una Progressione di cui mi sono Fatto partecipe essendo in stretta Collaborazione con tanta Brava Gente di cui mi Onoro di Essergli Amico e (Mi/Ci Riguarda Direttamente) il Flusso dei Precari (ex Art. 23 e in seguito L.R. 85/95 e ss.mm. e integrazioni che con Professionalità Acquisite nei 12/13 di Atetsa di Applicazione della Predetta Legge Siamo stati “MOTORE” Insieme ai Colleghi citati prima che conoscendoci Bene avranno lo Stesso Sentimento nei Nostri Confronti; Da Anni anche nelle Riunioni Oceaniche predico L’Unità Massima contro una Burocrazia sempre Mutevole (sempre + Giovane mentre Noi Invecchiamo) e Sorda spesso alle Nostre Problematiche. Detto Ciò Siamo Disposti Tutti a Dare per Ricevere il Nostro Giusto Compenso Economico e di Riconoscimento Professionale; Concludo Porgendo un Caloroso Saluto e Ringraziamento al Ns Sindacato SEMPRE VIGILE SULLE VICENDE REGIONALI;

    3. Giuseppe scrive:

      ERRATA CORRIGE: Su e-mail precedente Digitata Velocemente: NO 11) istruttorie>> MA
      <> <> MA <>
      Saluti a Tutto il COBAS-CODIR E BUON LAVORO.

    4. leone scrive:

      Ma i pensionati, ancora si lamentano? visto che siete andati in pensione, con lo stipendio, quasi pieno, mentre chi è in servizio prenderà una fregatura, accontentatevi, se volevate l’aumento contrattuale perchè non rimanevate in servizio? o la botte piena o la moglie ubriaca!

    5. Angolo scrive:

      I fatti dicono che i contratti dopo 12 anni sono stati bloccati con una sentenza della corte costituzionale con decorrenza dal 2016. Sentenza ingiusta e favorevole allo Stato che ha avuto l’effetto di cancellare il passato. Sarebbe stato corretto sbloccare i contratti almeno cinque anni prima o riconoscere un aumento degli stipendi con un una tantum medio di 150 euro. Per i pensionati che erano ancora in servizio nel 2016 è previsto un aumento di 13_02 euro per la categoria D6 e per tutte le altre che sono state trattate ancora peggio. pur avendo anche loro subito 12 anni di blocco dei contratti. Poteva essere valutata diversamente la progressione economica tabellare prevedendo sempre lo stesso importo finale concordato con l’Aran prevedendo nell’anno 2016 un aumento maggiore. Voglio dire che sia mancata da parte del sindacato un”attenzione per i pensionati che ancora nel 2016 erano in servizio. Penso che ciò non sia dovuto al caso ma che sia frutto di una strategia del sindacato stesso che ha dimostrato che i pensionati non costituiscono un minimo interesse . Certo molti pensionati non hanno confermato l’iscrizione al sindacato una volta andati in pensione. Ma questo non giustifica la disattenzione da parte del sindacato nei loro confronti. Non costava nulla prevedere un aumento tabellare più equilibrato e più corretto . Riscontro che si agisce come al solito accade in Italia di fare dei provvedimenti che coinvolgano una platea più ampia finendo poi per penalizzare come è accaduto in questo caso i pochi quasi per punirli. Mi dispiace che in questo caso ha agito con lo stesso metro della politica. Nel mio caso avrò un aumento di 13_02 €sulla pensione direi grazie al sindacato distratto che sostanzialmente non ha saputo svolgere pienamente la sua funzione che deve essere finalizzata a garantire tutti e quindi anche chi oggi pensionato era in servizio nel periodo 2016/2018 e in particolare era in servizio nel 2016. Dopo questo ritengo di avere fatto benissimo a non avere confermato l’iscrizione al sindacato una volta andato in pensione. Il sindacato dovrebbe avere dei comportamenti diversi. Ma i sindacalisti sono uomini e come tali sono soggetti come tutti a sbagliare. Certo dopo 12 anni di blocco dei contratti avere solo 13.02 di aumento lascia tanta amarezza ed è molto mortificante.Grazie comunque per gli altri risultati ottenuti.

    6. Angolo scrive:

      Se le mie valutazioni e considerazioni precedente espresse dovessero essere infondate e sbagliate o già fin d’ora esprimo le mie scuse.

    7. Salvatore scrive:

      Sento di dovere riconoscere che il rinnovo del contratto è stato un grande successo per l’amministrazione. Per i lavoratori, che in esso avevano riposto fiduciosamente tutte le loro attese, è stata una disfatta e, considerate le perdite subite, temo che il seguito si paleserà ancora più disastroso. -Gli aumenti previsti non coprono la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni, che per non essere ulteriormente svalutate sono state, per cosi dire, autofinanziate dallo stesso personale, giacché le somme messe a disposizione sono state sottratte dal fondo per incentivo della produttività riservato agli lavoratori del comparto; -Le progressioni economiche interne limitate a pochi; – l’abolizione del FAMP (!!!) e l’introduzione di nuovi criteri di selettività (???). Eterogeneità degli aumenti, attuati con pratiche discriminatorie in danno di taluni lavoratori che vedono sminuire il loro impegno e il loro precipuo ruolo nell’attività amministrativa, lesi nella loro dignità e nei propri interessi economici; dette discriminazioni negli aumenti (dal 11% fino al 70% circa), segnatamente riferite all’indennità di amministrazione, infatti, non sono proporzionali al grado di professionalità e responsabilità attribuiti dai mansionari di categoria.
      Grazie e buon lavoro.

    8. Salvatore scrive:

      refuso: (agli lavoratori….) frase esatta: (ai lavoratori…..)

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