Palermo 30 ottobre 2018 – Si è concluso nel tardo pomeriggio di oggi il previsto incontro tra ARAN Sicilia e sindacati per la definizione dell’accordo FAMP 2018 ai sensi dell’art. 89 comma 3 del CCRL. Dopo ampie discussioni, valutando troppo minimali le garanzie contenute nell’ipotesi di accordo che porterebbero all’esigibilità di un acconto, il COBAS/CODIR ha ritenuto di non sottoscrivere riservandosi di valutare ogni aspetto e sciogliere successivamente la propria riserva comunque fortemente negativa. Tutti gli altri sindacati, con motivazioni diverse, sembrerebbe che abbiano sottoscritto l’accordo nonostante fossero previsti oltre 7 milioni di euro di estrapolazioni extra-contrattuali che, tolti dalla tasca di tutti i lavoratori, andrebbero a rimpinguare gli appetiti dei dirigenti generali. Ma vi è di più!
L’articolo dell’ipotesi di accordo di stasera che prevede “la possibilità” di erogare una anticipazione del piano di lavoro a tutti i dipendenti prevedrebbe una quota massima del 50% del netto restante da tutte le estrapolazioni, indennità e straordinari ovvero, a conti fatti, non più di 10 milioni di euro che, in soldoni, sarebbero poco più della metà dell’acconto FAMP ricevuto lo scorso anno: il COBAS/CODIR spera di sbagliarsi ma se le cose stessero così, come sembra che siano, questa offerta rappresenta la solita elemosina erogata in cambio delle estrapolazioni extra regalate alle direzioni. Inoltre è chiara la volontà e dell’Amministrazione di volere subordinare al cosiddetto “merito” (ancor prima che se ne contrattino i requisiti) l’erogazione o meno dell’ulteriore quota del 50% anche se si parla di somme già maturate in quanto, appunto, del 2018. Anche questo sarebbe assolutamente inaccettabile. Seguirà comunicato.
La Segreteria Generale
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Io condivido pienamente il vosrto operato nell’interesse dell’impiegato
Condivido le preoccupazioni avanzate dal COBAS/CODIR, e la ripetizione continua di un sistema di relazione sindacati ARAN già vista negli anni passati. Sicuramente questo meccanismo deve essere cambiato nel prossimo rinnovo contrattuale e reso compatibile con i tempi di applicazione, in modo da interrompere la cronica relazione politico clientelare che persiste ancora nella amministrazione regionale, magari se fosse il caso vedere quello che viene applicato in altre regioni ad es.
E ‘una vergogna.come noi custodi facciamo il nostro dovere chi ha altre mansioni li deve svolgere regolarmente.pagamenti in ritardo da anni cotratti in ritardo.ma cosa state a fare li? E se noi facessimo come voi nel aprire e chiudere i musei ? Ravvedetevi.
mi chiedo e Vi chiedo a che punto è il saldo del “17,
saluti