Palermo, 29 luglio 2018 – Ecco la delibera e le direttive di Governo che, finalmente, danno il via all’apertura delle trattative con l’Aran Sicilia per il rinnovo dei contratti giuridico ed economico del comparto e della dirigenza della Regione Siciliana.
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Questo contratto, che prevede un aumento del comparto dirigenza di circa 500,00€ mese MINIMO, mentre per un lavoratore di Cat. A di 18€, è la risultante dell’incapacità contrattuale che hanno ormai i sindacati a causa della crisi economica che da tempo si protrae. L’enorme domanda di lavoro, effetto della crisi, ha prodotto 2 effetti: il rafforzamento della capacità contrattuale di coloro i quali offrono il lavoro e l’impoverimento della capacità contrattuale di coloro i quali lo domandano, sindacati inclusi. I sindacati, sebbene rappresentanti della forza lavoro, non hanno più alcun “peso”. Ciò ha determinato la cancellazione da parte di molti di noi ex iscritti nella speranza che comunque ci fosse una reazione da parte delle maggiori sigle… nulla. L’unico effetto che oggi otteniamo è questo contratto che li vede proni agli interessi della categoria dirigenziale… è evidente che, per salvare la propria esistenza, il sindacato si è schierato col più forte (…almeno si sopravvive). Complimenti. Dal datore di lavoro, a questo punto, possiamo aspettarci un impinguamento dei capitoli di spesa destinati all’assistenza tecnica, così come vuole l’Europa, e un perdurare dello svuotamento delle funzioni dei lavoratori, che si limiteranno esclusivamente ad esercitare le funzioni di monitoraggio e controllo delle operazioni dell’A.T. Queste aziende, per lo più provenienti dall’estero (U.S.A., Svizzera, Francia), pagheranno profumatamente i loro dirigenti che, a loro volta, faranno lavorare i nostri neo laureati dando loro un piatto di pasta da mangiare, obbligatoriamente, in giacca e cravatta.
Mandateci in pensione, geni!
Quando partira’ la trattativa con il Governo regionale? Cosa stiamo aspettando?
i contratti ha che punto sono?