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Inserito da: numa
« il: Aprile 16, 2019, 02:55:06 pm »

Grazie Massimo, ma sto cadendo in depressione, oltre il danno la beffa, ma questi se ne fregano.
Inserito da: Massimo
« il: Aprile 16, 2019, 12:16:13 pm »

È ovvio che per nessuno (anche per chi non è direttamente interessato) è una situazione normale, ma tieni conto che abbiamo a che fare con chi si sente da sempre padrone ed abituato a decidere con disinvoltura ed in modo scellerato dove impiegare più convenientemente, per i loro fini, le risorse pubbliche con l’aggravante che nel caso in esame NON SONO QUATTRINI PUBBLICI, ma soldi accantonati dai lavoratori (dovrebbe essere come averli messi in una banca, al sicuro: sempre che, visti i tempi, le banche siano luoghi sicuri) e che perciò AVREBBERO DOVUTO ESSERE INTOCCABILI e fuori dai giochetti allegri che ha operato ed opera la finanza creativa della politica della Regione Siciliana sui nostri soldi e perciò blindati ed a DISPOSIZIONE SUBITO DI CHI VA IN PENSIONE E CHIEDE I SUOI SOLDI.

In questo “calderone” tutto siciliano e cioè sulla particolarissima gestione della previdenza, la Sicilia si pone, come in molti in altre “occasioni”, come uno staterello indipendente che decide sulle proprie risorse, ma ha nel contempo la pretesa di farsi dare dallo Stato Italiano i soldini per impiegarli come più gli aggrada e molte volte fuori dalle regole nazionali, tralasciando le operazioni del tutto illegali.

Il Fondo Pensioni non è stato creato a caso ed in questa istituzione, scaturità dalla creatività in possesso ai governanti siciliani, vi partecipano anche i cosiddetti sindacati dei lavoratori i quali hanno deciso che fa “più cassa” spingere per le anticipazioni sul TFS versato dai dipendenti che ancora lavorano che sui pensionati i quali dovrebbero a maggior ragione averne diritto e ciò molto probabilmente (non ho i dati è una semplice intuizione) per il semplice motivo che attraverso il “canale” delle anticipazioni si è fatta man bassa da sempre e son pochi quelli che non ne hanno fatto richiesta per la casa, per spese sanitarie, eccetera e perciò siamo in minoranza: ecco perché i sindacati non sono tanto… INKAZZATI facciamo, come ho detto sopra, poca “cassa”.

I dolori non finiscono qui perché domani, 17 apr 2019 saranno più o meno accuiti dalla decisione della Corte Costituzionale (se ci sarà!) in merito alla “tempistica” sul TFS dei dipendenti pubblici nello Stato Italiano che, Fiat iustitia, ruat caelum, potranno mettere in crisi anche la finanziaria del governo nazionale (trattasi di miliardi di euro).

Sempre l’intuizione mi dice (speriamo sbagli!) che la Corte emmetterà una sentenza sfavorevole ai dipendenti pubblici italiani, ma anche in caso contrario i tempi comunque non saranno brevi affinché questa decisione si applichi ai dipendenti pubblici italiani figuriamoci poi per noi che risiediamo nello staterello della Regione Siciliana.
Ciò dimostrerà per l’ennesima volta, se ve ne fosse bisogno, che la Costituzione Italiana non è poi così meravigliosa (Regione Siciliana a Statuto Speciale) come certuni affermano, né che non possa essere elusa come più aggrada.
Inserito da: numa
« il: Aprile 16, 2019, 09:09:10 am »

In pensione dal 01.12.2015 ai sensi della lr 9/2015 con una anzianità anagrafica di 64 anni 10 mesi e 19 giorni e anzianità contributiva di 39 anni 3 mesi e 11 giorni a tutt'oggi in attesa della prima rata del TFS. Per legge devi prima compiere l'età anagrafica prevista dalla L- fornero 66 anni e tre mesi, ok,  si ma poi devi aspettare 24 mesi da quest'ultima data, ok. Oggi all'età di 68 anni e 4 mesi, ben dopo 4 anni,  ancora in attesa della liquidazione della prima rata del TFS spalmato su tre anni, quindi la seconda rata nel 2020 e residuo (oltre i 100.000 euro) nel 2021.
 BENE, NULLA di tutto questo... è un bluff o che cosa???. Cosa consiglia il Sindacato? si ha diritto agli interessi e rivalutazione del credito maturato? o bisogna rassegnarsi in attesa della morte. Però con quota 100 prendi la prima quota subito,  è normale tutto questo.