Autore Topic: prepensionamento  (Letto 32051 volte)

rino

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Re:prepensionamento
« Risposta #15 il: Gennaio 14, 2015, 09:08:34 pm »
Personalmente sono in disaccordo con diversi obiettivi strategici del Cobas, ed infatti ho disdetto l'iscrizione, però oggettivamente in tema di pensione non credo che si possa accusare quel sindacato di collusione:  nei comunicati si schiera chiaramente contro questa schifezza.
In generale non credo che la paternità di queste operazioni sia dei vertici sindacali, sarebbe masochistico.
Piuttosto esaminerei il ruolo del "cerchio magico"  tecnico-dirigenziale che circonda i soggetti politici al governo , che poi è quello che decide la stesura pratica dei provvedimenti sulla base delle linee guida ricevute e che, ferma restando la direzione generale tracciata dal potere politico, può variare anche significativamente  l'applicazione pratica dei provvedimenti.
Su questa emergenza auspicherei da parte dei sindacati un'attività di contrasto più stringente che evidenzi le contraddittorietà di questo D.L., perchè partendo dal dato fondamentale che dal pensionamento dei dipendenti la regione risparmia, lo scippo ai dipendenti che si vuole portare a termine farà diminuire le adesioni al pensionamento e conseguentemente il risparmio per la regione.
E' vero che hanno previsto il pensionamento forzato, ma bisogna vedere se è compatibile con la Costituzione e con lo Statuto siciliano.

pasquale

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Re:prepensionamento
« Risposta #16 il: Gennaio 19, 2015, 08:54:04 am »
sempre che sia vero quel che si vocifera.
ma cosa potrai fare per contrastare un eventuale accordo tra governo e sindacati che prevede un calcolo pensionistico solo contributivo? andare in pensione su base volontaria o meno non avrà alcuna importanza. non sono un commercialista ma cancellandoci gli anni calcolati con il retributivo di fatto un buon 30% della pensione resterà nelle casse della regione. il sindacato DEVE invece battersi perchè i diritti acquisiti non vengano cancellati. a livello statale si discute già di riforma che permetta a chiunque di andare in pensione a 60 .... e per tutti. le penalità si fermano massimo ad un 10%.
mentre, se è vero,  i sindacati siciliani vogliono barattare un accordo prefornero applicabile  solo per un  triennio  con il passaggio definitivo al calcolo pensionistico SOLO contributivo.
ripeto sempre che sia vero ( ma non mi meraviglierei più di tanto se lo fosse) sai che fregatura quando andrai in pensione e ti mancheranno 400/500 euro in busta?

rino

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Re:prepensionamento
« Risposta #17 il: Gennaio 19, 2015, 04:07:10 pm »
Si possono far circolare le idee in questo forum e in altri simili e si possono pressare i due principali attori: la politica ed il sindacato.
La prima è sensibile soprattutto al voto elettorale, ed è lì che bisogna avere la memoria lunga; il secondo è sensibile soprattutto alle tessere d’iscrizione ed è lì che bisogna incidere iscrivendosi o cancellandosi in relazione alle politiche sindacali portate avanti.

Osservatore

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Re:prepensionamento
« Risposta #18 il: Marzo 11, 2015, 08:28:33 am »
Modificare le pensioni poco prima del pensionamento è una porcata uguale a quella della legge Fornero, che oggi viene attaccata da tutti, anche da quelli che la votarono.
Vogliono cambiare le regole del gioco poco prima della fine della partita per motivi pubblicitari, perchè  il risparmio che intendono ricavare da questa carognata lo potrebbero ottenere riducendo uno qualsiasi dei moltissimi sprechi che sono sotto gli occhi di tutti.
Non capisco che c’entra la difesa  delle pensioni con la difesa  della clausola di salvaguardia, una furberia  che riguarda solo la dirigenza, o con la difesa  delle postazioni dirigenziali finte, o con la difesa dell’orario “ridotto” dalle 9 alle 13 prerogativa esclusivamente dirigenziale.
I sindacati dovrebbero separare le questioni, perchè altrimenti la difesa delle pensioni viene indebolita  dall’accostamento con altre questioni che sono indifendibili.

Tano

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Re:prepensionamento
« Risposta #19 il: Marzo 19, 2015, 07:31:10 pm »
Crocetta non sa di che parla. Ha detto che gli assunti prima del 1986 che non accettano il prepensionamento sono soggetti che “vogliono fare i furbi”. Non sa che ci sono dipendenti che con la scaletta fatta da questi improvvisatori, che danno i numeri senza alcuna logica, pur essendo entrati ben prima del 1986 semplicemente non riusciranno a raggiungere la pensione, altro che fare i furbi.
Perchè si tirano  fuori i numeri a casaccio?
2018 poi 2019, poi 2020 , poi si ritorna a 2018, poi chi va in pensione  entro il 2015 non ha le penalizzazioni , gli altri invece si, ecc. ecc.
Scusate, ma sembrano scorregge  che assumono importanza solo in funzione del buco da cui escono!
Non c’è nulla da inventare, la pre-fornero si chiama legge sacconi , fu approvata solo pochi mesi prima  che la fornero partorisse quell’indecenza, e prevede una scalettatura fino al 31/12/2021.
Se si vuole applicare la pre-fornero  deve essere mantenuta la scalettatura fino al 31/12/2021.

rino

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Re:prepensionamento
« Risposta #20 il: Marzo 20, 2015, 06:59:04 pm »
Attenzione, qui si sta giocando una partita complessa , con  diversi giocatori e obiettivi diversi. Prima la chiamata allo sciopero , poi il dietro front, mentre CGIL e UIL insistono. La confusione non manca e talvolta non è casuale.
A me pare che per la seconda finanziaria consecutiva si utilizzi l’argomento pensione    come  scudo per la difesa di altre posizioni che da sole avrebbero pochissimo seguito.
Dalle diverse bozze che abbiamo letto  è chiaro che Crocetta sta tentando per la seconda volta di ridurre i molti privilegi della dirigenza siciliana ed anche qualche privilegio sindacale, ed è altrettanto chiaro che la dirigenza,  pur avendo un suo sindacato, in realtà è poco avvezza alla lotta sindacale diretta: se lo sciopero non fosse stato revocato è probabile che l’adesione dei dirigenti sarebbe stata bassa.
E allora per la seconda finanziaria consecutiva spunta il prepensionamento, di cui la regione ha bisogno, ma accompagnato da penalizzazioni di vario genere capaci di suscitare le ire di migliaia di dipendenti pronti a difendere direttamente la pensione e, più o meno consapevolmente, anche i privilegi dei dirigenti e dei sindacalisti.
Alla fine , come nell’ultima finanziaria, si decide lo stralcio di tutto, con il risultato da una parte di vedere sfumare per un altro anno il prepensionamento, mentre dall’altra di vedere confermati per un altro anno i privilegi.
In pratica con questa tecnica che tiene  le bocce ferme pochi ci guadagnano ma molti ci perdono.
Il prepensionamento va separato dalle  altre questioni  e deve essere acquisito con la finanziaria e senza penalizzazioni che, per ammissione in TV dello stesso Baccei, sono una goccia nel mare e servono solo per dare un segnale politico.
Ma dove è scritto che questo segnale politico si deve dare azzoppando a tradimento le pensioni dopo oltre 30 anni di lavoro?
Un segnale politico si può dare eliminando la cosiddetta clausola di salvaguardia, che non si capisce perchè deve valere solo per la dirigenza, oppure eliminando le centinaia e centinaia di postazioni dirigenziali finte che sono state spesso sotto i riflettori della stampa anche nazionale.
Nel merito della proposta di prepensionamento questo valzer dei numeri è un’indecenza, sembra di assistere alle estrazioni del lotto 2018, 2019, 2016, 2020,2015, ....
Considerato che si tratta di applicare la pre-fornero, ossia la legge sacconi, va utilizzata la scaletta prevista da quella legge  che arriva fino al 31/12/2021.
In definitiva al momento non trovo motivi per rallegrarmi di questo passaggio all’ARAN della questione, anzi guardo a questa mossa con grande sospetto perchè l’ARAN ha molta competenza sui privilegi della dirigenza e dei sindacalisti, essendone la madre, ma non ha alcuna competenza in tema di pensioni e prepensionamenti.

ex corsista L.R. 8/81

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Re:prepensionamento
« Risposta #21 il: Marzo 26, 2015, 12:43:14 pm »
Il personale chiamato CORSISTA, EX L.R. 8/81, che rappresenta un buon numero di dipendenti con anzianità di servizio dal settembre 1981, se la finestra per il prepensionamento non verrà sposta al 2021 difficilmente potrà accedere al prepensionamento. Lo spostamento al 31/12/2021 consentirebbe a tutti di avere una anzianità contributiva di anni 40, requisito per la pensione di anzianità con la riforma Sacconi o pre-Fornero. Sicuramente in questo modo si azzererebbe il numero dei cosiddetti FURBI di cui parla il governatore Crocetta, che spesso parla senza sapere di cosa. I sindacati tutti dovrebbe spingere in tale direzione in quanto tale problematica sfugge ai più: governo, sindacati e personale interessato.

Osservatore

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Re:prepensionamento
« Risposta #22 il: Marzo 26, 2015, 05:50:23 pm »
Leggendo il testo della finanziaria approvata dalla Giunta nella seduta del 20 marzo 2015 è probabile  che a Crocetta abbiano già assicurato un posto a Roma o a Bruxelles, quindi non si fa scrupolo di rapinare le pensioni dei propri dipendenti per «lanciare un segnale politico» a Roma.
Gli attuali deputati dell’ARS non dovrebbero assecondare il gioco di questo “signore” e dello staff tecnico – dirigenziale che gli scrive queste bozze,  e che sicuramente ha già un roseo futuro assicurato dopo questa vigliaccata che renderà invece grigio il futuro dei dipendenti regionali.
Anche il sindacato  ha i mezzi per impedire che questa azione vergognosa venga portata a compimento,   a meno che non decida di passare allo scambio sottobanco.
In qualunque contesto civile i patti si fanno prima e vanno rispettati.
Al momento dell'assunzione si instaura  un patto tra i  dipendenti e l’amministrazione relativo al trattamento pensionistico.
Crocetta non può violare il patto allineando a tradimento il sistema pensionistico regionale a quello statale, non può ripetere le stesse nefandezze attuate dalla fornero, dovrebbe invece seguire l’esempio di Renzi con jobs-act.
Con questa finanziaria siamo arrivati ad esagerazioni insopportabili, si vuole addirittura calpestare lo Statuto Siciliano a danno dei dipendenti regionali.
L'articolo 14 dello Statuto prevede che lo stato giuridico ed economico degli impiegati e funzionari della Regione deve essere  in ogni caso non inferiore a quello del personale dello Stato.
Il concetto è ribadito dalla LEGGE REGIONALE 29 luglio 1950, n. 65 con l'art.14 : gli impiegati della Regione godono dei benefici assistenziali previdenziali e di ogni altra natura corrisposti agli impiegati dello Stato ed in misura non inferiore.
Nelle amministrazioni statali ed anche negli enti locali  in caso di esuberi è stata applicata la pre-fornero, punto e basta.
Crocetta vuole attuare il prepensionamento con la pre-fornero per esuberi come nello stato e negli enti locali, ma intende aggiungere una penalizzazione assurda per dare “un segnale politico” a Roma.
Penalizzazione assurda sia perchè è disincentivante rispetto all'obiettivo da raggiungere, sia perchè aggiungendo le penalizzazioni rispetto a quanto operato nello Stato violano lo Statuto regionale.
Questa finanziaria deliberata dalla Giunta deve essere modificata per rispettare il patto con gli attuali dipendenti, sostituendo all'art 4 comma 1 le parole "destinatario delle disposizioni di cui all'art.10, commi 2 e 3, della legge regionale 9 maggio 1986, 21," con le parole:"assunto dopo la predetta data".
Questa  finanziaria deve essere modificata per armonizzarla con la legge Sacconi sostituendo all'art 5 comma 1 la data "31 dicembre 2020" con "31 dicembre 2021"
In questa finanziaria deve essere eliminato tutto il comma 3 dell'art 5 , che prevede una penalizzazione del 10% nonostante si tratti di prepensionamenti a causa di esuberi , perchè Crocetta non  può calpestare  lo Statuto Siciliano.
 A dare il "segnale politico" resti l'attuale comma 4 dell'art 5 ( che diventerebbe comma 3 nella nuova stesura), fermo restando che Crocetta i  veri segnali politici  li deve dare intervenendo sulle partecipate d'oro, sui i tanti cortigiani che lo circondano ,sulle spese pazze, sugli enti inutili che non chiudono mai , su affittopoli, sulle postazioni dirigenziali finte, sui  gabinettisti , sulle consulenze d’oro, ecc.  ecc.
In giro c’è poca fiducia e  troppa rassegnazione sul comportamento del sindacato in questa partita che si sta giocando all’ARAN.
Il sindacato farà quello che chiedono gli iscritti, ma gli iscritti devono farsi sentire!

LUPARELLO

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Re:prepensionamento
« Risposta #23 il: Marzo 29, 2015, 11:54:48 pm »
INTANTO APPRENDIAMO CHE IL COBAS-CODIR HA GIA’ RECEPITO, DIGERITO E VUOLE FARE DIGERIRE AI DIPENDENTI CHE VOLESSERO ACCEDERE AL PENSIONAMENTO CON LA NORMATIVA SACCONI, CHE NON AVREBBE MAI PENSATO DI RAPPRESENTARE UN’ANCORA DI SALVATAGGIO PER I PENSIONANDI, LA PENALIZZAZIONE DEL 10% IMPOSTA DA BACCEI SOLO PER DARE UN SEGNALE, CHE COME DALLO STESSO AMMESSO, RAPPRESENTA UNA GOCCIA D’ACQUA NEL MARE MAGNUM DEI RISPARMI DA CONSEGUIRE CON UNA VERA MANOVRA ECONOMICA DI RIGORE CHE VOLESSE VERAMENTE TAGLIARE GLI SPRECHI, LE REGALIE, ECC. ECC. DI CUI VI RISPARMIO IL RIEPILOGO. IL COBAS ACCETTANDO DETTA PENALIZZAZIONE, COSA POTRà ASPETTARSI PER I DIPENDENTI CHE VOLESSERO ANDARE IN PENSIONE DOPO QUESTA FINESTRA DI CUI SI PARLA? HANNO ALLORA RAGIONE QUINDI TUTTI COLORO CHE PENSANO CHE L’OBBIETTIVO DI QUESTO SINDACATO E’ QUELLO DI MANTENERE I PERMESSI ED ANDARE AVANTI CON LA PROPRIA PUTIA. SE E’ COSI’ E’ UN PERCORSO DI POCA LUNGIMIRANZA PERCHè RAPPRESENTA L’INIZIO DELLA FINE DELLA DIFESA DEI LAVORATORI SUL PIANO DEL PENSIONAMENTO, CHE FINIRà PER ALLINEARSI ALLA POSIZIONE DELLA CGIL CHE ADESSO CRITICA.
P.S. RICORDO AI COBAS CHE QUANTO MENO DOVREBBE CHIEDERE DI SPOSTARE LA FINESTRA AL 31/12/2021 PERCHè UN’INTERA CATEGORIA DI DIPENDENTI CHE HA UNA ANZIANITà A PARTIRE DEL 1981 POTRà RAGGIUNGERE I 40 ANNI DI CONTRIBUZIONE NEL 2021  >:( >:( >:( >:(

rino

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Re:prepensionamento
« Risposta #24 il: Marzo 30, 2015, 05:03:08 pm »
Già venduti! Leggere la fine del Comunicato stampa   del 28/3/2015 del Cobas che benedice il taglio del 10% per chi va in pensione  con le norme pre-fornero.
Perdono i dipendenti che usciranno  rimettendoci il 10% della pensione per il resto della loro vita; incassano sicuramente i sindacati con i permessi e altri favoritismi , e molto probabilmente i dirigenti con un ammorbidimento dell'attuale stesura della finanziaria sulla clausola di salvaguardia e riduzione delle postazioni diriginziali fittizie.
Inoltre in quel comunicato l'uscita dall'amministrazione viene presentato come un favoritismo ai dipendenti , invece in realtà vi stanno estorcendo un pizzo del 10%.
La regione ha un plateale esubero di dipendenti dei quali si deve disfare per risparmiare, e attualmente le pubbliche amministrazione in caso di esubero possono applicare la pre-fornero punto e basta, invece qui si sono inventati il pizzo del 10% e i sindacati sono pure d'accordo!
Questi sindacati sono diventati delle aziende il cui fine prioritario non sono i lavoratori ma la difesa dell'azienda e dei suoi introiti, e purtroppo mi devo ricredere  dando ragione ad alcuni interventi che dipingevano i sindacati come celatamente contrari al pensionamento, perchè interessati soprattutto  alla quota mensile d’iscrizione che in caso di pensionamento viene a mancare.
Il pizzo del 10% è solo il primo gradino , alla finanziaria dell'anno prossimo inventeranno altri argomento per giustificare il secondo passo: il completo allineamento con gli statali.
L’importante è che l’amministrazione contraccambi sul fronte dei permessi e quant’altro.


Osservatore

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Re:prepensionamento
« Risposta #25 il: Aprile 02, 2015, 06:24:20 pm »
Molti mesi fa  alcuni intervenuti sul Forum dicevano che i sindacati erano contrari al pensionamento con la legge Sacconi, perchè sotto sotto sono interessati a ritardare il più possibile il pensionamento dei dipendenti per non perdere tessere e quindi introiti.
L’attuale comportamento dei sindacati conferma tale previsione e fa di questi sindacati siciliani i grandi difensori della legge fornero.
E’ indubbio che questa invenzione della penalizzazione del 10%, da applicare a vita, è stata immediatamente sposata dal sindacato, ed  è altrettanto certo che questa penalizzazione non ha alcun fondamento giuridico considerato che nello stato e negli enti locali l’applicazione della sacconi non ha comportato alcuna penalizzazione.
Perchè allora questa penalizzazione viene difesa dal sindacato?
Per due motivi : di cassa e di marketing
Questi sindacati operano come piccole aziende e la difesa degli introiti ( le trattenute sindacali) diventano l’obiettivo prioritario,  quindi  ogni elemento che possa scoraggiare il pensionamento, che si tradurrebbe in una diminuzione degli introiti, è il benvenuto.
Inoltre in questi sindacati-azienda gli iscritti diventano come clienti, e quindi ci sono clienti più o meno  buoni.
Gli “anziani” sono cattivi clienti perchè hanno pochi anni di trattenute da versare all’azienda, i “giovani” invece sono ottimi clienti; ne consegue un marketing aziendale disposto a scelte deleterie per i cattivi clienti se in cambio può ottenere l’approvazione e la fidelizzazione degli ottimi clienti.
La stessa asimmetria si riscontra nella riclassificazione del personale.
Sia chiaro che gli attuali “giovani” ottimi clienti, che il sindacato oggi compiace   con questo pegno del 10% da far pagare agli “anziani” , domani non saranno più in cima alla lista , e dovranno pagare a loro volta un pegno per compiacere clienti migliori di loro che nel frattempo il sindacato avrà acquisito.

Nemo

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Re:prepensionamento
« Risposta #26 il: Aprile 04, 2015, 12:08:29 am »
Ma da che parte stanno i sindacati?
La CGIL vuole applicare a tutto l’universo la normativa statale della fornero delle lacrime, la CISL dice che la pre-fornero è inapplicabile ovvero bisogna applicare a tutto il mondo la fornero delle lacrime, il COBAS dice che chi vuole evitare la fornero delle lacrime deve pagare un pizzo del 10% per tutta la vita.
Questi sindacati invece di opporsi alla vergognosa legge fornero, ne sono diventati i migliori sponsor,  i severi custodi di un’applicazione di massa.
La legge forneo è entrata nel DNA dei sindacati  così profondamente che sono diventati più realisti del re, promotori di un’estensione totale , fautori di una politica di allineamento al ribasso; un ribasso progressivo e senza fine per finanziare il cerchio magico di Crocetta, le  partecipate d'oro, le spese pazze della politica, gli enti inutili che non chiudono mai , affittopoli, gettonopoli, le consulenze d’oro, il sistema Giachetto, i danni erariali dei dirigenti generali che non vengono recuperati, ecc. ecc.
In realtà nessun ostacolo giuridico impedisce l’applicazione della pre-fornero e da nessuna parte sono previste queste penalizzazioni perpetue che vogliono applicare in Sicilia. Nello stato e negli enti locali per risolvere problemi di esubero hanno applicato la pre-fornero, punto e basta.
In Sicilia i sindacati parlano di penalizzazioni, di allineamento al sistema statale, di inapplicabilità della pre-fornero , per compiacere le folle; questi sindacati se vedono un uomo camminare sulle sue gambe in un gruppo di azzoppati dalla fornero delle lacrime, lo additano come un privilegiato e corrono ad azzopparlo in nome di una uguaglianza che pesca negli incoffessabili istinti umani, del tipo “mal comune mezzo gaudio”.
Con questo modo di pensare è solo questione di tempo (c'è una finanziaria ogni anno) ma alla fine perderanno tutti i lavoratori, anche gli attuali compiaciuti che si ritroveranno spianati sul fondo del barile con paghe e pensioni peggiori delle attuali, in nome di un risparmio che possa garantire le risorse per la festa perpetua dei Crocetta, dei vari cerchi magici  e di tutto il circo Barnum che gira intorno.

rosario

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Re:prepensionamento
« Risposta #27 il: Aprile 04, 2015, 10:43:36 pm »
ma c'è un laureato che mi possa spiegare che c.....o è una regione  a statuto speciale? nelle amministrazioni statali quando vogliono svecchiare promettono mare e monti. conosco amici del veneto che sono stati sommersi di somme extra pur di mandarli in prepensionamento con uno scivolo di 5 o addirittura di 10 anni. o amici a cui hanno dato una mobilità fittizia con  liquidazioni gonfiate ad oc. la nostra regione a statuto speciale, che piange un assurdo indebitamento regalatoci da politici ottusi, pur sapendo che otterrebbe grandissimi vantaggi economici dalla messa in  prepensionamento aspetta trepidante il battesimo del capriccioso bambino prodigio renzi. il nostro governatore vuole nascondere i veri problemi della regione  invitando l'opinione pubblica a guardare alla pagliuzza e scordandosi della trave....

Tano

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Re:prepensionamento
« Risposta #28 il: Aprile 06, 2015, 11:34:26 pm »
Non c’è dubbio che sulle pensioni la Sicilia può decidere autonomamente, ed è altrettanto certo che ovunque il prepensionamento è stato incentivato e non penalizzato per risolvere problemi di esubero.
Solo qui in Sicilia, dove governo e sindacati fanno a gara a chi è più schizofrenico, hanno inventato queste penalizzazioni a vita.
Per fargli tornare la ragione ci vorrebbe una bella batosta elettorale per i politici e una pioggia di disdette per i sindacati.

rino

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Re:prepensionamento
« Risposta #29 il: Aprile 08, 2015, 07:57:20 pm »
Alla vigilia della “scopertura” delle carte  vanno fatte alcune puntualizzazioni sul tema:
1. la Sicilia non ha alcun obbligo di fare cassa  allineando totalmente le pensioni dei propri dipendenti al sistema statale, nè di introdurre penalizzazioni a vita per coloro che dovessero lasciare con le regole pre-fornero, quindi se il governo insistesse sarebbe una scelta non una necessità.
2. La Sicilia non ha alcuna necessità di fare cassa con le pensioni dei propri dipendenti perchè ha centinaia di voci di spreco, che non sto a ripetere,  dalle quali trarre i risparmi per far quadrare i conti, quindi se il governo insistesse sarebbe una scelta non una necessità.
3. Il comportamento dei sindacati è contraddittorio; invece di opporsi al continuo depauperamento delle pensioni, invece di lavorare per il superamento della legge-fornero delle lacrime , vogliono che si applichi a tutti (CGIL e CISL) oppure che venga penalizzato a vita chi dovesse lasciare con le regole pre-fornero (COBAS)
4. Dopo questa finanziaria la Sicilia non diventerà la Svizzera d’Italia.
Da questo quadro risulta evidente che se decideranno di penalizzare i dipendenti regionali, sarà una scelta di levare ai propri  dipendenti per regalare al cerchio magico di Crocetta ed a tutto il circo che gli gira intorno, appoggiata da sindacati dal comportamento incomprensibile