Attenzione, qui si sta giocando una partita complessa , con diversi giocatori e obiettivi diversi. Prima la chiamata allo sciopero , poi il dietro front, mentre CGIL e UIL insistono. La confusione non manca e talvolta non è casuale.
A me pare che per la seconda finanziaria consecutiva si utilizzi l’argomento pensione come scudo per la difesa di altre posizioni che da sole avrebbero pochissimo seguito.
Dalle diverse bozze che abbiamo letto è chiaro che Crocetta sta tentando per la seconda volta di ridurre i molti privilegi della dirigenza siciliana ed anche qualche privilegio sindacale, ed è altrettanto chiaro che la dirigenza, pur avendo un suo sindacato, in realtà è poco avvezza alla lotta sindacale diretta: se lo sciopero non fosse stato revocato è probabile che l’adesione dei dirigenti sarebbe stata bassa.
E allora per la seconda finanziaria consecutiva spunta il prepensionamento, di cui la regione ha bisogno, ma accompagnato da penalizzazioni di vario genere capaci di suscitare le ire di migliaia di dipendenti pronti a difendere direttamente la pensione e, più o meno consapevolmente, anche i privilegi dei dirigenti e dei sindacalisti.
Alla fine , come nell’ultima finanziaria, si decide lo stralcio di tutto, con il risultato da una parte di vedere sfumare per un altro anno il prepensionamento, mentre dall’altra di vedere confermati per un altro anno i privilegi.
In pratica con questa tecnica che tiene le bocce ferme pochi ci guadagnano ma molti ci perdono.
Il prepensionamento va separato dalle altre questioni e deve essere acquisito con la finanziaria e senza penalizzazioni che, per ammissione in TV dello stesso Baccei, sono una goccia nel mare e servono solo per dare un segnale politico.
Ma dove è scritto che questo segnale politico si deve dare azzoppando a tradimento le pensioni dopo oltre 30 anni di lavoro?
Un segnale politico si può dare eliminando la cosiddetta clausola di salvaguardia, che non si capisce perchè deve valere solo per la dirigenza, oppure eliminando le centinaia e centinaia di postazioni dirigenziali finte che sono state spesso sotto i riflettori della stampa anche nazionale.
Nel merito della proposta di prepensionamento questo valzer dei numeri è un’indecenza, sembra di assistere alle estrazioni del lotto 2018, 2019, 2016, 2020,2015, ....
Considerato che si tratta di applicare la pre-fornero, ossia la legge sacconi, va utilizzata la scaletta prevista da quella legge che arriva fino al 31/12/2021.
In definitiva al momento non trovo motivi per rallegrarmi di questo passaggio all’ARAN della questione, anzi guardo a questa mossa con grande sospetto perchè l’ARAN ha molta competenza sui privilegi della dirigenza e dei sindacalisti, essendone la madre, ma non ha alcuna competenza in tema di pensioni e prepensionamenti.