buongiorno a tutti,
ritorno sull'argomento perchè probabilmente ,per mia colpa, è stato travisato il nocciolo del problema:
dunque non si sta affatto chiedendo il diritto ai prestiti agevolati,- che sciocchezza - ma è in discussione l'esercizio del diritto dei dipendenti e pensionati della regione siciliana a rivolgersi ad una banca e chiedere un prestito dietro cessioe del quinto; quindi poter usufruire liberamente di una quota del proprio stipendio o pensione per finanziare esigenze familiari. Tutto questo perchè la Regione Sicilia ha bloccato qualsiasi convenzione esterna con le banche da quasi un anno. Aggiungo che la nuova convenzione si dice essere stata predisposta da marzo, ma è solo una farsa.
Sbloccare questa convenzione significa, infine, liberare risorse per finanziare i consumi e dare una mano all'asfittica economia siciliana.Non credo tuttavia che i nostri burocrati si pongano questo problema.
Per concludere due parole sul neonato fondo prestiti della Regione: è certamente buona cosa e dobbiamo dare atto al nostro sindacato del successo avuto. Ma non è la panacea perchè il 30% è da dividere tra dipendenti e pensionati; le commissioni poi per i pensionati prevedono oltre ai 180,00 euro iniziali una quota al fondo rischi che non sarà medialmente meno di 1000 euro e infine bisognerà stipulare privatamente una polizza vita sull'importo lordo ottenuto. Esattamente come se ci rivolgessimo ad una banca.
Ripeto le risorse sono limitate e noi, tra dipendenti e pensionati, siamo circa 40.000.