E' sempre la stessa storia il personale regionale(non di certo quello societario) non percepisce più gli emolumenti accessori turnazione,tutela e vigilanza , cambio consegne in maniera regolare. Anzi, a dir la verità, non li percepisce da più di un anno, chissà perchè!Forse una dimenticanza dei nostri dirigenti? Forse una scarsa attenzione dei nostri sindacati?Forse una sorta di rassegnazione da parte dei diretti interessati ? Eppure sono proprio i diretti interessati che spontaneamente ed in deroga al contratto si sono prodigati a fare i 2/3 dei festivi per permettere all'utenza di fruire del bene culturale con una regolare apertura nei festivi e nelle feste comandate, anche con personale ridotto e con gli acciacchi fisici. A quanto pare ciò non interessa a quei benpensanti che pranzano puntualmente tutti i giorni con le loro famiglie alle 13.00, che si fanno le belle cenette in compagnia sotto le feste comandate, non interessa a quelle testate giornalistiche che ci attaccano pur di fare odiens e dare in pasto all'opinione pubblica i presunti colpevoli di un'amministrazione che ci ha abbandonati a noi stessi segnandoci col dito come una razza riuscita male e dunque destinata all'estinzione e dunque da non rinnovare più. Bene siamo consapevoli di tutto questo e ne prendiamo atto e prendiamo atto anche del fatto che il futuro dei beni culturali sarà appannaggio di volontari che verranno sfruttati e forse anche di extra comunitari. Tuttavia una consapevolezza accomuna comandanti e soldati:le guerre non si vincono con i soli comandanti occorrono per forza i soldati, e il "soldo" al soldato va riconosciuto al pari di come la ricompensa si addice al comandante.Di fatti poichè una "piramide" per poter stare in piedi ha bisogno di un'ampia "base", allo stesso modo un'amministrazione cosi elefantiaca per stare in piedi ha bisogno dei lavoratori che la sostengono.E per sostenerla gli stessi devono ricevere il giusto riscontro economico e se possibile in tempi quantomeno leciti . De resto se a Cesare è stato dato, perchè non dare a Dio ciò che gli spetta?
