Aggiungi una risposta

Attenzione: non sono stati aggiunti messaggi in questo topic negli ultimi 120 giorni.
A meno che tu non voglia realmente rispondere, prendi in considerazione l'idea di iniziare un nuovo topic.
Nome:
E-mail:
Oggetto:
Icona del post:

Verifica:
Digita le lettere visualizzate nell'immagine
Ascolta le lettere visualizzate / Carica una nuova immagine

Digita le lettere visualizzate nell'immagine:
Nel mese di  Settembre quanti giorni ci sono?:

scorciatoie: premi ALT+S per inserire un post o ALT+P per l'anteprima


Sommario del topic

Inserito da: rosario
« il: Dicembre 28, 2017, 05:00:55 pm »

ciao a tutti. mi rendo conto che molto probabilmente la mia sarà una voce nel deserto. il 25/09/15 iniziavo il topic relativo al mancato rinnovo contrattuale. 4429 visite e soltanto 21 commenti. l'ultimo dei quali, effettuato il 17/11/16, recitava "mi manca toto vasa vasa". lo spunto del topic era dato dalla sentenza del 24/06/15 in cui si dichiarava anticostituzionale il blocco dei contratti. purtroppo da allora tutto tace, i sindacati si sono guardati bene dal riprendere il discorso interrotto e i governi dal prendere minimamente in considerazione la possibilità di mettere mano al portafogli. ricordo il simpaticissimo intervento di carlo coseca che a spada difendeva l'operato del cobas paladino dei poveri. il robin hood del futuro. il sindacato che difende oltre misura i dipendenti  del comparto della regione sicilia. quello stesso sindacato, che ha la maggiore rappresentatività nella regione sicilia, in tutto questo tempo  ha prodotto solo inutili proclami. "se ti fai la tessera sindacale ti rappresentiamo nel ricorso del mancato rinnovo contrattuale". 
tutto questo è semplicemente triste.
perchè  con questa affermazione il sindacato cobas dichiara ai quattro venti che lavora solo per incassare soldi dalle tessere sindacali. ma dove è finito lo spirito che muoveva gli ideali del sindacato? nel diritto del lavoro si definisce sindacato  un ente che rappresenta le parti in un rapporto di lavoro.  le parti ! non tizio nè sempronio. le parti. il sindacato deve voler rappresentare i lavoratori per il bene dei lavoratori e  sarei pure dell'avviso di darglieli questi soldi, ma so anche che dandoglieli  butterei dei soldi .
lo stato dopo una sterilissima protesta dei confederali ha rinnovato il contratto statale  con una mangiata di pasta. i confederali come da copione non hanno  accettato e minacciano azioni di ulteriore protesta. sappiamo tutti che si tratta di una messinscena, ma quantomeno uno schifo di risultato lo hanno già  ottenuto e cioè che dopo 8 anni si sono riaperte le danze sugli aumenti contrattuali.
il minimo che potessi aspettarmi era un immediata ulteriore convocazione del  tavolo delle trattative da parte del nostrano robin hodd e paladino dei regionali. invece il cobas dopo aver sbandierato le più vive congratulazione al nuovo governatore ha miserevolmente taciuto perchè si trova (a ragione) in ferie natalizie. evidenzio a ragione perchè i suoi iscritti, quelli che pagano per essere rappresentati al tavolo delle trattative, non hanno a cuore la problematica. non gliene frega una beata pizza. non lo stimolano più e sono  rassegnati ad assistere ad un nero futuro. tutto questo è ancor più triste perchè il sindacato è morto e non c'è nessuno che si preoccupa di fargli il funerale.
Inserito da: gian danilo
« il: Novembre 17, 2016, 11:08:21 am »

MI MANCA TOTO' VASA VASA!!!
Inserito da: nino frassica
« il: Ottobre 06, 2016, 01:31:56 pm »

carissimo Carlo coseca in un forum non puoi scrivere stu po po' di comizio a difesa e per chiarire .... i sindacati "se fanno i caz..... LORO perche ormai e' legge la norma de "io so' io e voi non siete un cazzo!!!!!!!!"
Inserito da: Nemo
« il: Settembre 29, 2016, 05:20:43 pm »

Per essere precisi , su internet ci sono dei calcolatori per l'inflazione,  per sapere a quanto corrisponderebbe oggi una cifra del passato: inserisci anno di inizio (2002) ed anno finale (2015) ed ottieni il coefficiente (1,247) da moltiplicare per la cifra che vuoi "trasportare" ad oggi.
Il netto di un funzionario direttivo nel 2002 era 1.845 €, se non ci fossero stati nè questi pseudo- sindacati siciliani, nè i contratti truffa e i finti miglioramenti salariali per il comparto, ma solo un blocco della struttura dello stipendio al 2002 garantendo solo l'inflazione, nel 2015 lo stesso funzionario direttivo percepirebbe: 1.845 € x 1,247 = 2.300 €
Invece quel funzionario direttivo   oggi percepisce 2.050€ ossia è andato indietro, perde 250€ nette al mese.
E di questo  deve ringraziare questi pseudo-sindacati siciliani che hanno  svenduto  15.000 dipendenti del comparto per interessi di bottega,  dando l'illusione di miglioramenti salariali ed invece  c'è stato un peggioramento per raccogliere le sostanze necessarie a pagare agli ex 8° livello, oggi dirigenti di 3^ fascia, retribuzioni da nababbi con  CUD passati da 35-40.000€ nel  2002 a 70-100.000€ oggi!(esclusi i dirigenti generali)
I numeri si commentano da soli.
Il CUD corretto per un dirigente di 3^ fascia sarebbe 50-55.000€ , il di più lo fornisce il comparto rimettendoci 150-250€ nette al mese (secondo la qualifica) da 15 anni.
Fino a quando non si affronta questo problema il rinnovo contrattuale per il comparto resta una presa per i fondelli (che però a molti piace)
Inserito da: zazzamita
« il: Aprile 17, 2016, 12:18:55 am »

in italiano geco, nella regione siciliana GE.CO.
Cos’è? L’ultima trovata dei dirigenti per farsi scudo con il comparto dalle tegole che rischiano di piovere sulla loro testa.
La stampa si occupa della dirigenza siciliana: il dirigente con indennità di posizione e risultato per dirigere  se stesso, il dirigente pagato per guardare (Repubblica PA 16/4/2016), il dirigente che prende i premi perchè fa le e-mail (che comunque è già qualcosa).
Si sveglia anche la Corte dei Conti e osserva che non è possibile premiare un dirigente perchè usa la posta elettronica in quanto è un’attività ordinaria, e gli obiettivi da raggiungere per intascare i premi non possono essere costituiti da banalità come è stato fatto fino ad ora.
Le attività altamente manageriali in cui sono quotidianamente impegnati molti dirigenti della regione come smistare la posta, fare e-mail, firmare le ferie e i permessi, i fogli di presenza, le visite fiscali ecc., rischiano di non essere più sufficienti per intascare ricchi premi e cotillons.
Quindi per parare l’augello senza zucchero che sta per spiccare il volo, i cari dirigenti hanno pensato bene di farsi scudo con il comparto tirando dentro al ragionamento il FAMP, che invece non c’entra per nulla.
Anche se la dirigenza ha sempre predicato il contrario, in realtà il FAMP non è legato al raggiungimento degli obiettivi , tant’è che al comparto fanno le detrazioni per le assenze (esclusi i casi elencati nel contratto).
Capite bene che se il FAMP fosse legato ad un obiettivo le detrazioni per le assenze non sarebbero lecite, perchè o l’obiettivo è raggiunto o non lo è , indipendentemente dalle assenze.
Ciò nonostante stanno girando lettere “esplorative” in cui si vuole legare il FAMP al raggiungimento degli obiettivi dei dirigenti, proprio ora che questi obiettivi cominciano ad essere più difficili da raggiungere.
Brutalmente: se io non prendo il premio voi restate senza FAMP.
Ma siccome sono raffinati si sono inventati la zazzamita, o GE.CO., “na strunzata” al computer in cui il dirigente inserisce dei parametri ed il programma fornisce la valutazione del dipendente.
Così se il dirigente incazzato perchè non ha preso il premio o perchè non siete stati abbastanza deferenti vi abbasserà la valutazione, non potrete lamentarvi con lui  perchè è stata la zazzamita a penalizzarvi, lui poverino che ci può fare?
I nostri sindacalisti che parlano di rinnovi contrattuali dovrebbero aprire gli occhi , perchè qui si rischia di perdere anche ciò che nel passato è stato acquisito.
Con questo GE.CO. stanno studiando come utilizzare il FAMP a difesa delle indennità di risultato della dirigenza, legando i due istituti ora che  la dirigenza teme un ridimensionamento del salario accessorio.
Quando la dirigenza saliva il comparto è restato fermo, invece ora che la dirigenza tende a scendere il comparto scende con lei; naturale conseguenza di una politica sindacale  totalmente sbilanciata a favore della dirigenza e a danno del comparto.
Comunque queste manovre prima o poi un passaggio davanti ai sindacati lo dovranno fare.
Se la zazzamita rischia di diventare molesta, va schiacciata subito  sul muro prima che faccia danno, vedremo cosa faranno questi sindacati.
Inserito da: snupi
« il: Marzo 19, 2016, 05:42:08 pm »

Quando questi sindacati parlano di rinnovo del contratto invece di essere contento mi viene tristezza.
Negli ultimi 15 anni i contratti sono serviti a diminuire lo stipendio dei dipendenti del comparto non dirigenziale.
L’ultimo stipendio il lire di un assistente 7° livello è stato quasi 3 milioni di lire nette (2950000).
Dopo 15 anni, se non ci fossero stati nè questi  contratti nè questo tipo di  sindacalisti, ma una legge a garanzia del semplice mantenimento del potere di acquisto, senza alcun miglioramento salariale, oggi un ex 7° livello avrebbe uno stipendio  tra 2500 e 2800 € nette.
Grazie ai contratti a perdere pensati da questi sindacalisti invece lo stipendio è addirittura diminuito in termini di potere di acquisto, sia vero che formale , e il maltolto è servito per raddoppiare e oltre lo stipendio dei dirigenti di 3^ fascia.
Quindi , quando sento parlare di rinnovo contrattuale mi intristisco e penso: ecco che ci risiamo, ancora una volta questi sindacalisti ripeteranno l’operazione, toglieranno ai fessi del comparto per riempire ancora di più le tasche gonfie dei dirigenti di 3^ fascia.
Preferisco nessun contratto che il contratto dei fessi.
Inserito da: attilio
« il: Marzo 08, 2016, 12:06:08 am »

In questi giorni alla reggia di Caserta i sindacati si lamentano perchè gli hanno mandato un UFO.
L’UFO è un dirigente bolognese che nientepopodimenochè lavora oltre l’ordinario.
I sindacati della Campania dovrebbero contattare i nostri sindacati, per farsi insegnare come si fa a creare le condizioni ottimali per permettere  ai dirigenti  di   scendere tranquillamente sotto l’ordinario ed essere presenti solo nella fascia obbligatoria 9-13, senza che nessuno abbia qualcosa da dire.
 Il bolognese è dirigente anche lui, ma non conosce queste interpretazioni siculiote dei contratti.
Spiegategliele e si risolverà il problema!
Inserito da: diegotispiego
« il: Febbraio 25, 2016, 10:35:35 pm »

Il comparto è senza tutela. La tutela è sulle stupidaggini tipo la richiesta del codice fiscale del coniuge e cose  simili. Nelle cose serie lo sbilanciamento è totalmente a favore della dirigenza.
 In questa finanziaria era previsto una riduzione del budget per il salario accessorio della dirigenza (che se lo porta anche nella pensione mentre il comparto no) , ed allora tutti i sindacati sono insorti spiegando che era materia riservata alla contrattazione e non alla legislazione.
Nella finanziaria dello scorso anno in alcuni uffici è stato ridotto il salario accessorio dei dipendenti non dirigenti mentre non è stato toccato il salario accessorio dei dirigenti degli stessi uffici. In quel caso i sindacati sono stati muti come i pesci.
Da che parte stanno i sindacati pagati con i soldi dei dipendenti del comparto è chiarissimo.
Inserito da: pro veritate
« il: Febbraio 20, 2016, 01:07:31 am »

Rivendicazione Sindacale Unitaria delle somme mancanti per rinnovi contratti = UN BLUFF
Stanno chiedendo qualche elemosina per giustificare agli occhi del comparto la loro esistenza.
Sono tanti anni che al posto del rinnovo contrattuale c’è l’indennità di vacanza contrattuale, questi sono capaci di chiedere 1 euro in più e di sventolarlo ai 4 venti come una grande conquista sindacale.
Qui il problema principale è la riduzione dell’enorme differenza di retribuzione tra dirigenza e comparto ma nessuno ne parla. Vedete mai un rigo su questo argomento nei comunicati sindacali?  Mai.
A proposito di indennità di vacanza contrattuale:
comparto : 50 + 20 =  totale 70 €
dirigenza : 100 + 40 = totale 140€      + 100% !!! rispetto al comparto
Ma vi pare possibile?  Posso capire un +20-30% , ma +100% significa che il comparto è senza tutela o addirittura peggio.
E non tirate fuori la menata che la dirigenza ha un rinnovo contrattuale in meno. In verità ha molti rinnovi contrattuali in più,  perchè ogni contratto della dirigenza ne vale più di due del comparto
Inserito da: Nemo
« il: Dicembre 18, 2015, 04:42:22 pm »

I  paragoni tra retribuzioni dirigenziali di  Stato e regione  servono solo a  confondere le idee.
Nello stato i dirigenti sono pochissimi in confronto con la Sicilia ( spesso è il solo capo ufficio)  e sono di 1^ o 2^ fascia, ossia dirigenti veri per concorso.
In Sicilia invece hanno inventato la 3^ fascia in cui sono transitati   2000 ex 8° livello , una parte  dei quali sarebbe dovuta entrare per concorso nella dirigenza vera di 1^ e 2^ fascia, man mano che si liberavano i posti e si bandivano i concorsi. 
Quindi il passaggio da 35.000 € degli 8° livello a 75.000/100.000€ della dirigenza di 2^/1^ F era previsto solo per una parte degli 8° livello, ossia per quelli che avrebbero vinto i concorsi per la 2^/1^ F.
Questo è il metodo civile utilizzato nello Stato e che la LR 10/2000 aveva previsto anche per la Sicilia.
Invece con i contratti firmati da questi sindacati i 75.000/100.000 € (dati pubblici per legge nazionale con nome e cognome e disponibili sul sito della Regione) sono stati regalati senza concorso e a tutti i 2000 ex 8° livello ridenominati “dirigenti” di 3^ fascia.
Ovviamente  tale scelta a fatto schizzare in alto la spesa molto più di quanto previsto dalla legge , e si è dovuto compensare la maggiore spesa bloccando nella sostanza (che è quella che conta) per 15 anni  le retribuzioni del comparto (che tanto non capiscono), addirittura diminuite in termini reali.
Si può dare la responsabilità di questo alla dirigenza? Ovviamente no.
La responsabilità è di questi sindacati e soprattutto dei tanti iscritti del comparto non dirigenziale, che pagano una tessera per farsi fare questi servizietti.
Ma chiuso il discorso delle responsabilità , questi sono i fatti e da lì bisogna ripartire , ovvero il grande tema dei prossimi  rinnovi contrattuali deve essere la riduzione dell'enorme sperequazione tra comparto e "dirigenza" di 3^ fascia.
Inserito da: ciccio
« il: Dicembre 17, 2015, 02:07:25 pm »

SMETTIAMOLA CON QUESTA STORIA! non è vero che i contratti sono fermi da 15 anni. La dirigenza è ferma dal 2005, mentre il comparto dal 2007. credo dal 2009 lo stato ha bloccato per legge i rinnovi contrattuali. invece di fare fronte comune contro questa classe politica che in questi anni ci ha fatto perdere il 25-30% del potere di acquisto dei nostri stipendi, ve la prendete ANCORA contro la dirigenza, che ha il peccato originale di avere avuto un contratto dignitoso per le proprie funzioni e responsabilità. la verita è che prima GLI STIPENDI ERANO DA FAME. FACCIO NOTARE INOLTRE CHE LA DIRIGENZA NELLO STATO PERCEPISCE DA 2 A 5 VOLTE LO STIPENDIO DEL DIRIGENTE REGIONALE. Forse qualcuno pensa ai dirigenti generali e si confonde con i dirigenti di strutture intermedie. Ricordo che un alto burocrate sosteneva che i dirigenti guadagnavano 7-8000 euro NETTI al mese.
Inserito da: pro veritate
« il: Dicembre 16, 2015, 08:30:59 pm »

Ma di che parlate?
Sono 15 anni che il comparto è senza rinnovo contrattuale . Basta guardare i numeri.
Ex 5° livello  oggi collaboratore     da 25.000   a  27.000    in 15 anni!
Ex 7° livello oggi funzionario direttivo   da 30.000   32.000    in 15 anni!
Se considerate l’inflazione, grazie ai contratti firmati da questi sindacalisti, in pratica al comparto hanno ridotto lo stipendio .
Ex 8° livello oggi dirigente di 3^ fascia   da 35.000   a 75.000 , ovvero hanno più che raddoppiato lo stipendio e non erano 100 o 200, erano 2500 ( in lettere : duemilacinquecento)
Ecco a cosa sono serviti i soldi levati al comparto.
Inserito da: rosario surrusca
« il: Novembre 20, 2015, 02:57:54 pm »

caro Carlo Coseca, tu citi: "Io vedo che i governatori di turno e loro accoliti di questi ultimi 15 anni, hanno sempre più, progressivamente, agito unilateralmente, hanno soppiantato i diritti acquisiti, non convocano più le parti sociali ed agiscono irresponsabilmente, legiferano in materia di "personale" annullando le "conquiste" sindacali maturate nel corso degli anni, anche col versamento di sangue; è palese che la "minaccia" sindacale non impensierisce il potere che, all'occasione, sfrutta l'arma dell'opinione pubblica, notoriamente avversa e crudele nemica  etc. etc. Quindi a tuo modo di vedere le cose il sindacato ( poverino) in materia contrattuale (ed in tante altre cose sottolineo io) non ha più voce in capitolo. Il comparto deve aspettare la manna cadere dal cielo?Inoltre vorrei precisare che il vero motivo per cui varrebbe la pena di pagare la tessera sindacale rimarrebbe quello della rappresentatività in sede legale nei casi di controversia. Ebbene il sottoscritto nel 2006 ha più volte chiesto ai sindacati tutti (incluso cobas codir) di essere rappresentato legalmente in una causa per mobbing contro l'amministrazione senza alcun esito.  Per cui sono stato costretto a  chiedere aiuto ad uno studio legale estraneo al sindacato.Ribadisco ciò che ho scritto all'inizio e cioè che i proclami dei sindacati servono solo a mettere folklore nella vita dei dipendenti del comparto e a null'altro. "ma che fine ha fatto il rinnovo del contratto ?"
Inserito da: Nemo
« il: Novembre 14, 2015, 08:24:15 pm »

Come previsto, basta accennare alla riduzione degli squilibri tra comparto e dirigenza di 3^ fascia e subito se ne sentono di bellissime: “Perbacco, mi stupisce che si chieda al sindacato una riduzione degli squilibri tra comparto e dirigenza, non è tra i suoi poteri, magari lo fosse!!!”
Questo è un ragionamento del tipo:
Tizio: “Minchia, nella stanza della dirigenza giocano ai gavettoni, ed io nella stanza del comparto sto morendo di sete.” 
Caio: “Allora chiedi un bicchiere d’acqua.”
Tizio: ”Perbacco , mi stupisco di tale suggerimento, non è tra i miei poteri chiedere un bicchiere d’acqua, magari lo fosse !!!”
Questi sono autentici  ragionamenti del menga, se il sindacato nemmeno chiede che fa? Lo studio legale scontato per gli iscritti ?
Vi risulta che il sindacato abbia mai richiesto  realmente una riduzione dell’enorme  squilibrio tra comparto e dirigenza di 3^ fascia?
Ovviamente no , perchè i sindacati sono i principali artefici e soprattutto  i ferrei custodi di tale squilibrio.
Sono 15 anni che lo difendono a spada tratta con ragionamenti risibili come quello sopra detto, e anche peggiori.
I sindacati, Cobas compreso, in questi 15 anni si sono intestati il compito di tenere buoni i dipendenti del comparto mentre la loro retribuzione  veniva addirittura DIMINUITA in termini reali, ed i risparmi ottenuti con tale operazione truffaldina venivano trasferiti a 2000 (DUEMILA)  dirigenti di 3^ fascia che  hanno più che RADDOPPIATO gli emolumenti annui.
Qui l'unica cosa che fa male ai dipendenti del comparto è l'oppio che gli fanno assumere quotidianamente da 15 anni.
Inserito da: Carlo Coseca
« il: Novembre 12, 2015, 08:22:49 pm »

Bene hai detto, qui si confrontano le opinioni, non le persone, pertanto mi astengo da considerazioni in merito alla illogica deduzione sulla mia posizione lavorativa; comunque, per soddisfare la tua curiosità, sono un dipendente di ruolo, vincitore del concorso, bandito nel 1985, per operatore archivista, quindi, oggi, Istruttore direttivo di categoria C8.
Nel mio intervento, che ho riletto, non vi è alcuna traccia a tutela della classe dirigente, nè tanto meno, alcun riferimento al "rapporto" fra una categoria e l'altra, che ha determinato un incredibile allargamento della forbice. Non ho mai sostenuto il contrario, e condivido pienamente la tua considerazione in merito, che hai fatto soltanto in risposta al mio intervento; non mi pare, del resto, che nei tuoi precedenti post vi sia alcun riferimento.
Credimi, non mi affascina e non mi interessa la polemica, ma ribadisco che mettere tutto nel medesimo calderone potrà anche far male a tutti i sindacati, ma fa peggio a tutti i lavoratori, ed io respingo la logica del "muoia sansone con tutti i filistei". La separazione dei contratti, è appena il caso di ricordare, è stata voluta da Crisafulli e dai confederali, il Cobas manco esisteva ancora; poi, è bene ricordare che, il Cobas ha potuto cominciare a partecipare ai tavoli della Dirigenza soltanto nel 2009, perchè prima non era firmatario di contratto, poi non aveva la rappresentatività, infine quando l'aveva raggiunta l'Amministrazione si prendeva qualche annetto di tempo per certificarla! Non possiamo, quindi, mettere tutti i sindacati sullo stesso piano, ma quand'anche, se pur qualche sindacalista da strapazzo ancora si pattia qualche cortesia, mi spieghi cosa avrebbero dovuto e potuto fare i sindacati? Mi spigo meglio: come si rivendica la giusta pretesa di una distanza fra i comparti, più congrua? Il credo nello strumento sindacale: senza occuparmi degli altri sindacati, è possibile fare una verifica a ritroso per vedere copiosi volantini che trattano l'argomento, nonchè ripetute manifestazioni ai tavoli contrattuali. Credo che altro non sia possibile, almeno fra le azioni lecite e legittime. Probabilmente, nel responsabilizzare, genericamente, il "sindacato", qualunque esso sia, ed a prescindere dalla correttezza operativa di chi lo rappresenta, si dimentica che il medesimo sindacato non ha "poteri", non decide nulla, e men che meno non stabilisce alcunchè, non ha nemmeno poteri consultivi, tanto è vero che l'Amministrazione, pur avendo l'obbligo della convocazione dei sindacati rappresentativi dei comparti, alla fine "decide" unilateralmente, anche il parere contrario di parte o di tutti i sindacati. E la storia degli ultimi anni, addirittura, ci evidenzia che tutto ciò che era materia di confronto sindacale, è stato bypassato a colpi di norme parlamentari ad hoc.
Mi sorprende, pertanto, l'invito a chiedere ai sindacati di ridurre gli squilibri (questa è la tua affermazione), nella diffusa consapevolezza che non rientra fra i poteri di un sindacato (magari, lo fosse!!!); se non si prende coscienza che il "sindacato" è unica controparte del datore di lavoro e organo a tutela del lavoratore (condivido, comunque, che sovente taluni sindacati in talune circostanze sono quanto meno assenti), si finisce per fare confusione, esprimere gravi inesattezze che possono anche apparire strumentali e di parte, e che comunque fanno male ai lavoratori.