Carissimo collega, credo che tu, nella foga di rispondere, non ti sei reso conto che non ho mai parlato del sindacato! Non ho mai usato il singolare ma sempre il plurale.
Credo sia evidente che il "nostro stare a guardare" non possa intendersi riferito al nostro sindacato (ebbene si sono anch'io un iscritto ed anche da molti anni) ma bensì a noi dipendenti.
In pratica volevo solo dire in due parole quello che tu hai ben riportato nel tuo lungo post (sono stato da sempre per commenti sintetici. Diretti e non ti annoia leggerli - ricordo ancora i commenti dei prof. di italiano sui miei temi - soprattutto in questo periodo in cui I COLLEGHI non vogliono perdere tempo dietro qualsiasi cosa che sia seria).
Condivido la quasi totalità del tuo post e non condividendo l'aspettare da parte di NOI DIPENDENTI REGIONALI che qualcun'altro faccia qualcosa, facendo contemporaneamente finta che il problema non esista, non riesco ancor di più ad accettare il nostro (NOI DIPENDENTI REGIONALI) non fare nulla di nulla.
Piccolo o grande che sia.
Eclatante o meno che sia!
Chiarisco che sono dell'idea che NOI DIPENDENTI REGIONALI dovremmo, ognuno per la propria parte ed a cominciare dall'interno del nostro posto di lavoro, fare vedere e fare sapere che non siamo più disposti a subire, sopportare, tollerare alcun che sia contro di noi, dei nostri diritti, del nostro futuro.
Rispettando i nostri doveri dobbiamo pretendere i nostri diritti!
Sono contrario ad azioni tipo il foglio con scritto "mi sono rotto" siamo in un ufficio e dobbiamo avere un certo decoro (che l'Amministrazione non ha nei nostri confronti) ma apprezzo la buona volontà nel proporre un qualcosa che dimostri il nostro malessere.
Ma ciò non significa, per me, aspettare che qualcun'altro indica qualche manifestazione (dove, dici bene, non partecipa nessuno) uno sciopero (dove, anche in questo caso dici bene, partecipano ben pochi - un giorno è poco, una settimana non concludi niente, un mese è troppo ecc ecc-) o altro. Così diamo, appunto, l'occasione di dire
che stiamo bene e non ce ne f------ niente di come ci stanno vessando.
Adesso che anch'io, stranamente, ho scritto abbastanza concludo chiedendo ai colleghi di darci una mossa, pensiamo di fare qualcosa prima che sia troppo tardi, diamo forza al nostro sindacato facendo sapere che siamo pronti a dare manforte ed a partecipare (veramente) a qualsiasi forma di lotta che il nostro sindacato vorrà adottare. Altrimenti faranno, o meglio, continueranno a fare di noi ciò che vorranno e sicuramente non in meglio.
Per come la penso io chiunque è libero, ed anzi, secondo me, ha il dovere di proporre qualsiasi forma di "protesta" ed altrettanto, chiunque è libero di non condividerla, però deve proporre una soluzione alternativa!
Non possiamo più stare con il "sederino" sulla sedia aspettando ......
Spero adesso sia stato chiaro
PS gli altri sindacati .........